Il corso di laurea magistrale in Pianificazione e politiche per la città, l'ambiente e il paesaggio è a numero programmato. Prevede per lo studente la possibilità di seguire un percorso interamente locale o un percorso internazionale.
Il CdS si focalizza sul progetto del territorio, del paesaggio e della città, nonché sulla sua capacità di intessere relazioni con le dinamiche ecologiche, con le tendenze socio-economiche e culturali di un contesto, con i processi in atto di gestione e governo del territorio.
Il CdS indirizza gli studenti su metodi di lavoro interdisciplinari che consentano loro di operare in contesti multiscalari, complessi e incerti, anche a livello internazionale.
Il percorso formativo si misura sulla possibilità di innovazione dei territori a partire dalla conoscenza profonda delle matrici della storia e dell'ambiente e la possibilità di stabilire interconnessioni strategiche con la realtà delle diverse situazioni insediative, anche dei contesti extra-europei, in relazione ai temi cruciali della contemporaneità (cambiamento climatico, processi di planetarizzazione dell'economia, modificazioni urbane indotte dalle dismissioni, dall'abbandono e dal riuso, forme della disuguaglianza, movimento di popoli e culture, ecc.).
Il laureato pianificatore nell'arco del percorso formativo sviluppa capacità e competenze finalizzate a governare le trasformazioni, agendo su temi urbani strategici che individuano ad esempio modelli alternativi di sviluppo locale, che applicano metodi di pianificazione strategica e innovativa delle risorse ambientali, approcci della pianificazione urbana e
territoriale in relazione al tema del riuso, approcci della governance dei processi complessi, metodi di mediazione di conflitti, ecc..
Il percorso di studi fornisce le competenze per costruire una figura in grado di:
- interpretare le dinamiche dell'ambiente e delle diverse forme della città, di saper favorire il dialogo con le sue differenti popolazioni e culture, e di aprire scenari futuri di sviluppo urbano e territoriale;
- progettare scenari di sviluppo urbano e territoriale che affrontano i problemi che attraversano i paesaggi contemporanei e in particolare la crisi degli ecosistemi ambientali e della società contemporanea anche in relazione ai cambiamenti climatici e al depauperamento delle risorse non rinnovabili.
I laureati magistrali sono in grado di:
- analizzare, rappresentare e interpretare problemi urbani e ambientali nei processi di trasformazione del territorio e del paesaggio;
- interpretare tendenze ed esiti delle trasformazioni della città e del territorio, anche in relazione alle dinamiche ed alle morfologie socioeconomiche;
- costruire scenari e politiche ambientali finalizzati alla tutela, valorizzazione, riqualificazione urbana, del territorio e del paesaggio;
- applicare teorie, metodi e tecniche per progettare piani e programmi con particolare attenzione alle risorse ambientali;
- configurare processi di attuazione ancorati alle politiche e strategie all'educazione ambientale, alla partecipazione degli abitanti, alle pratiche spaziali che mettono al centro il diritto alla città;
- monitorare e valutare azioni di trasformazione insediativa, culturale e socio-economica di un territorio, con strumenti in grado di "misurare" processi e risultati;
- dirigere attività di management e auditing ambientale, coordinando anche specialisti con diverse basi culturali e competenze.
- definire strategie per amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, alla valorizzazione e alla trasformazione della città, del territorio, del paesaggio e dell'ambiente.
Descrizione del percorso formativo e modalità didattiche
Le diverse discipline contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi formativi in coordinamento tra loro rispetto ai temi del progetto urbano e territoriale a cui fa capo il laboratorio di progettazione interdisciplinare che caratterizza ogni semestre.
Il percorso formativo è infatti organizzato in quattro semestri in cui si articolano unità didattiche e moduli che hanno un "titolo" distintivo. Le unità didattiche si focalizzano su un tema portante di progetto attorno a cui si integrano diverse discipline; ogni laboratorio prevede la produzione di un elaborato individuale o di gruppo.
Durante il primo anno si approfondiscono due temi progettuali:
_progetto alla scala territoriale che sperimenta il rapporto tra progetti dell'insediamento e politiche per il paesaggio in cui sono prevalenti temi ambientale legati alla gestione del suolo e delle acque in relazione a differenti paesaggi di un contesto di studio e agli obiettivi del laboratorio progettuale; si indaga inoltre sulle matrici fondative della storia dei luoghi e si sperimenta il confronto con le popolazioni locali.
_progetto alla scala urbana che si misura sul rapporto tra città, ambiente e architettura in cui si declinano nella città i temi della sostenibilità rispondendo ai requisiti dell'approccio sistemico dell'ecologia urbana e dell'igiene ambientale; si esplorano inoltre i modelli e gli strumenti di valutazione e di supporto alla decisione in campo urbanistico, territoriale ed ambientale.
Nel secondo anno il percorso si concentra sull'interpretazione del paesaggio attraverso l'architettura delle trasformazioni anche di tipo infrastrutturale, si indaga sul patrimonio esistente di un contesto e sulle possibilità di risignificazione e riuso. L'anno si completa con un percorso di tirocinio e di prova finale, che potrà essere svolto presso le sedi convenzionate del DADU o presso le sedi convenzionate dei partner.
Il manifesto degli studi e il regolamento didattico del CdL evidenziano le attività formative che possono essere scelte autonomamente dagli studenti, nell'ottica di un approfondimento del proprio percorso.
Le attività di progettazione prevedono la presenza di tutores, che seguono le attività di laboratorio e progetto, e in alcuni casi le attività didattiche delle lezioni frontali. Alcuni insegnamenti si sviluppano in modo indipendente dalle attività di progettazione (anche se in molti casi possono approfondire aspetti interdisciplinari e indagini specifiche che riguardano il lavoro progettuale).
Sono previste attività intermedie di verifica dell'apprendimento (prove scritte e orali, critiche intermedie dei progetti dei laboratori).
Gli esami si svolgono alla fine dei corsi nei mesi di Febbraio, Luglio e Settembre.
L'offerta formativa va incontro alle diverse esigenze degli studenti che, oltre ad imparare un metodo di lavoro e ad avere maggiori opportunità di job placement, hanno l'opportunità di proiettarsi in un ambiente di apprendimento e di scambio internazionale.
La dimensione internazionale del Corso di Studi, offre l'opportunità di misurarsi su contesti e approcci progettuali differenti che possono fornire metodi di lavoro inediti, maggiore spendibilità dei titoli rilasciati. e più ampie prospettive occupazionali in un contesto globale sempre più competitivo.
Le prospettive verso contesti più ampi anche extra-europei come la Cina e la sponda sud del Mediterraneo (e in particolare la Tunisia), rafforzano il percorso formativo e le prospettive dei pianificatori in relazione ai propri progetti di vita, grazie alla possibilità di approfondire metodi di lavoro che consentiranno di accogliere le sfide dei diversi contesti in cui potrà operare, non solo a livello locale o nella dimensione esclusivamente europea, ma anche in contesti extra continentali.