I laureati della classe potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali organizzazioni private nazionali e multinazionali; amministrazioni, enti, organizzazioni pubbliche nazionali, sovranazionali e internazionali; organizzazioni non governative, del terzo settore e imprese. Tali attività saranno svolte in diverse aree: di aiuto nei processi di inclusione sociale, preventivo-promozionali, organizzative, didattico-formative e di ricerca. Ai fini indicati il curriculum del corso di laurea attua la completezza della formazione sia di base sia caratterizzante assumendo discipline dai settori scientifico-disciplinari di cui in tabella ed attua la coerenza complessiva della formazione orientandone i contenuti in rapporto agli obiettivi della classe. Il curriculum del corso di laurea, oltre a rispettare i minimi indicati dalla tabella, prevede almeno 18 CFU per Tirocinio e Guida al tirocinio con supervisione da parte di assistenti sociali.
funzione in un contesto di lavoro:
Tecnico dell'aiuto nei servizi alla persona.
competenze associate alla funzione:
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
possedere un'adeguata conoscenza e padronanza delle discipline di base, dei metodi e delle tecniche proprie del servizio sociale;
possedere conoscenze disciplinari e metodologiche adeguatamente utili alla programmazione ed alla realizzazione di interventi integrati tra vari ambiti operativi;
possedere competenze nel campo della rilevazione e del trattamento di situazioni di disagio sociale tanto di singoli quanto di famiglie, gruppi e comunità;
possedere adeguate competenze per la comunicazione e la gestione dell'informazione, in particolare per quanto attiene ai diritti di cittadinanza e all'accompagnamento di soggetti in difficoltà;
possedere competenze e capacità di interagire con le culture, comprese quelle di genere e delle popolazioni immigrate, nella prospettiva di relazioni sociali multiculturali e multietniche;
essere in grado di attivare azioni preventive del disagio sociale, promozionali del benessere delle persone, delle famiglie, dei gruppi e delle comunità; azioni di pronto intervento sociale e di sostegno nell'accesso alle risorse e alle prestazioni;
possedere un'adeguata padronanza del metodo della ricerca sociale;
possedere capacità di operare con i gruppi e in gruppi di lavoro;
conoscere efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano.
sbocchi professionali:
Lo sbocco professionale previsto è quello dellassistente sociale, figura che da oltre 60 anni in Europa rappresenta il principale punto di riferimento per la realizzazione di politiche e servizi alla persona nel settore del welfare pubblico (Enti Locali singoli o associati, A.S.L., A.O., Ministero della Giustizia, Ministero del Lavoro, Ministero dellInterno, INAIL etc.), nel privato sociale (associazionismo, cooperazione sociale, fondazioni, enti di ricerca, osservatori, imprese solidali), nel privato profit, come pure nella cooperazione internazionale (Organizzazioni governative e non governative) e negli organismi internazionali.
LOrdine Regionale degli Assistenti Sociali segnala che nel corso del 2008 il Consiglio dellOrdine della Sardegna ha svolto una ricerca relativamente alla presenza degli assistenti sociali nei comuni della Sardegna (...) La situazione è diversificata secondo le Provincie con una presenza massima in quelle di Cagliari, Medio Campidano, e Carbonia-Iglesias, ed una presenza minima nella Provincia di Sassari dove troviamo lassistente sociale solo in 29 comuni su 66. Tale aspetto risulta di fondamentale importanza stante la situazione regionale riportata dalle analisi dellISTAT che mettono in evidenza come 191 comuni della Sardegna su 377 (51%) si trovano nella condizione di molto deprivati nellambito dellindagine che rileva lindice di deprivazione materiale, il 45% allultimo gradino nello studio della deprivazione sociale ed il 57% degli stessi comuni appartengono alle aree di maggior bisogno socio-sanitario, essendo risultati molto svantaggiati nella ripartizione dellindice di ripartizione svantaggiata. Lazione dellOrdine Regionale degli Assistenti Sociali sarà pertanto orientata (...) a sostenere la formazione di base, specialistica e superiore.
LOrdine Regionale degli Assistenti Sociali prevede pertanto che nel prossimo decennio (2010/2020) lattuazione delle politiche sociali ed il normale turn over richiederà limmissione nel mercato del lavoro di circa mille assistenti sociali. Ritiene inoltre che il numero degli assistenti sociali attualmente iscritti allAlbo della Sardegna se raffrontato alle necessità lavorative nellambito delle Province, Comuni, Asl e privato sociale è assolutamente insufficiente a coprire il fabbisogno del mercato del lavoro.