Chi consegue la laurea dovrà:
-possedere uno spettro di conoscenze scientifiche e di competenze riguardanti i vari settori dei beni demoetnoantropologici e ambientali, storico-artistici e archeologici. Tale corso, quindi, dovrà soddisfare una doppia esigenza di base:l'acquisizione di una conoscenza sicura e problematicamente aperta alla discussione delle tematiche archivistiche, demoetnoantropologiche ed ambientali, storico-artistiche e archeologiche, insieme alla conoscenza delle teorie e delle metodologie che lo studio scientifico, la tutela e la valorizzazione degli stessi beni culturali comportano.
I laureati dovranno dunque acquisire:
-una conoscenza delle scuole e delle metodologie utilizzate nella tradizione antropologica e geografico-ambientale: ciò permetterà loro di condurre analisi sulla storia delle forme assunte in epoca moderna dal rapporto identità-alterità, sui processi di globalizzazione e le loro origini, sull'impatto con le realtà locali e le nuove forme di acculturazione;
-una conoscenza approfondita di tutte le problematiche sull'ambiente, il territorio e il paesaggio;
-una conoscenza delle forme di gestione, di conservazione e di trasformazione del paesaggio, inteso come bene culturale;
- una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze scientifiche e di competenze riguardanti i vari settori del patrimonio archeologico che presenta importanti emergenze a partire dalla preistoria, all'archeologia fenicio-punica, classica, cristiana e medievale.
Queste conoscenze verranno conseguite e supportate con interventi didattici mirati, lezioni, seminari, esercitazioni, brain-storming, attraverso laboratori multimediali e specifici (archeologia, ricerche etnografiche sul campo, cartografia, ricerche documentali in archivio, etc.), corredati da puntuali verifiche in itinere.