Il laureato, al termine del percorso triennale, deve essere in grado di:
Formulare la diagnosi e la prognosi fisioterapica.
- Raccogliere i dati relativi all’anamnesi, funzioni, attività, partecipazione e ai fattori personali ed ambientali.
- Eseguire la valutazione a carico dei diversi sistemi funzionali utilizzando strumenti e misure validate, linee guida, secondo i principi della Pratica Basata sulle prove di efficacia (EBP).
- Analizzare e interpretare criticamente i dati rilevanti per individuare una diagnosi funzionale fisioterapica e ipotesi prognostiche tenendo conto anche degli indici di recupero.
- Individuare il livello di disabilità in riferimento all’ICF (menomazione, disabilità, partecipazione sociale) (ICF).
- Definire le possibili ipotesi alternative nell’interpretazione dei dati.
- Esplicitare il ragionamento clinico utilizzato in riferimento alla diagnosi funzionale fisioterapica.
- Confrontare i dati emersi dalla valutazione con gli eventuali approfondimenti bibliografici in funzione della tutela della salute del paziente.
Definire e pianificare l’intervento fisioterapico.
- Coinvolgere il paziente richiedendo la sua partecipazione attiva e informarlo della sequenza del percorso fisioterapico.
- Definire i problemi fisioterapici e i relativi obiettivi da raggiungere progressivamente nel corso del trattamento.
- Identificare i possibili interventi di natura preventiva, educativa terapeutica e palliativa.
- Scegliere le risorse utilizzabili all’interno del percorso riabilitativo.
- Motivare le scelte della pianificazione in riferimento alle conoscenze teoriche, costruite sui dati della valutazione e basate sulle migliori evidenze disponibili e le scelte/preferenze del paziente. - -- Formulare la propria proposta fisioterapica al team per la definizione degli obiettivi del progetto riabilitativo del paziente.
- Partecipare alla programmazione degli interventi di educazione-informazione e suggerire attività rivolte alla gestione della persona e all’autocura ai pazienti ed ai familiari.
Gestire il proprio lavoro nell’ambito del Servizio.
- Pianificare il proprio lavoro tenendo conto degli obiettivi e delle priorità del servizio in conformità alle esigenze organizzative e all’utilizzo ottimale delle risorse disponibili.
- Valutare nella pianificazione del trattamento fisioterapico la durata e la frequenza dell’intervento in relazione agli eventuali effetti collaterali dei farmaci che possono influenzare il trattamento fisioterapico.
- Pianificare la singola seduta riabilitativa secondo le priorità degli interventi, in relazione a problemi e bisogni di ogni singolo paziente.
Effettuare il trattamento fisioterapico
- Perseguire gli obiettivi fisioterapici secondo il percorso stabilito nella programmazione dell’intervento.
- Scegliere le proposte fisioterapiche in relazione alla presenza di eventuali comorbilità.
- Preparare il setting per attuare l’intervento fisioterapico.
- Attuare interventi di natura preventiva.
- Proporre alla persona assistita attività coerenti al programma predisposto, garantendo la sicurezza del paziente e rispettando la normativa vigente.
- Proporre e suggerire con creatività eventuali soluzioni alternative in relazione ai risultati ottenuti dal paziente.
- Utilizzare eventuali ausili/ortesi per facilitare le capacità funzionali.
- Mantenere un crescente e continuo processo di collaborazione, nella presa in carico, con paziente e/o famiglia e/o caregivers.
Verificare e valutare i risultati ottenuti.
- Analizzare criticamente in modo propositivo il piano di trattamento e le proposte riabilitative.
- Verificare in itinere i risultati della proposta fisioterapica, in collaborazione con altri professionisti.
- Valutare il raggiungimento degli obiettivi e misurare gli outcomes dell’intervento fisioterapico utilizzando metodologie e strumenti validati.
- Valutare l’intero processo fisioterapico elaborato in relazione all’efficacia e all’efficienza dei risultati ottenuti.
Documentare gli atti professionali
- Documentare le attività svolte sul caso clinico rispettando la sequenza della metodologia del percorso fisioterapico utilizzando la cartella fisioterapica didattica ispirata ai principi “ICF” per le competenze richieste.
- Stendere report pertinenti all’area di tirocinio frequentata utilizzando la metodologia di stesura degli articoli scientifici.
Assumere atteggiamenti professionali nel rispetto del codice deontologico.
- Assicurare la riservatezza delle informazioni relative alla persona.
- Rispettare l’individualità, le idee e le aspettative del paziente.
- Operare con rigore metodologico applicando le continue acquisizioni scientifiche al campo di competenza.
- Dimostrare consapevolezza dei propri limiti rispetto all’atteggiamento professionale, alle proprie abilità e competenze autovalutandosi criticamente.
Instaurare una relazione efficace con la persona assistita, con i familiari e l’équipe.
- Instaurare una comunicazione efficace nell’ambito della relazione di aiuto attraverso la comprensione della comunicazione non verbale, l’espressività corporea e l’assunzione di un comportamento conforme alle caratteristiche della persona.
- Illustrare alla persona come le proposte fisioterapiche possano influire e /o modificare l’attività funzionale.
- Condividere il progetto fisioterapico con la persona e con i familiari.
Percorso formativo:
1° anno
Finalizzato a fornire le conoscenze essenziali biologiche, biomediche, chinesiologiche/biomeccaniche, neurofisiologiche, cognitive, igienico-preventive di base, quali fondamenti della disciplina e metodologia professionale, requisiti fondamentali per affrontare la prima esperienza di tirocinio finalizzata all’orientamento dello studente agli ambiti professionali di riferimento e all’acquisizione delle competenze di base.
2° anno
Finalizzato a fornire le conoscenze relative alle modificazioni motorie, cognitive e funzionali nell’ambito della patologia ortopedica e neurologica dell’adulto e ad acquisire, nelle esperienze di tirocinio, le relative competenze professionali nei contesti clinici in cui lo studente può sperimentare abilità intellettive, relazionali e gestuali; individuare aspetti teorici che emergono nella pratica clinica, ricercando le migliori evidenze disponibili in letteratura per confrontarsi con una comunità professionale di riferimento allo scopo di acquisire la “miglior pratica possibile”.
3° anno
Finalizzato all’approfondimento specialistico ma anche all’acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l’esercizio professionale, la capacità di lavorare in team e in contesti organizzativi complessi. Aumenta la rilevanza assegnata all’esperienze di tirocinio e lo studente può sperimentare una graduale assunzione di autonomia e responsabilità con la supervisone di esperti (nei vari settori specialistici neurologia, ortopedia e traumatologia, cardiovascolare, area critica, oncologia, infettivologia, pneumologia, area materno-infantile, ecc.); competenze metodologiche di ricerca scientifica anche a supporto di elaborazione della tesi; nonché elementi di gestione e management utili allo sviluppo professionale nei contesti di lavoro.
Questa logica curriculare si è concretizzata nella scelta di crediti assegnati alle esperienze di tirocinio che aumentano gradualmente dal 1° al 3° anno.