Il percorso formativo del corso di laurea in Ostetricia ha come obiettivo specifico, la acquisizione di competenze complessive alle quali concorrano la conoscenza (sapere), nonchè le attitudini e le abilità pratiche/applicative (saper fare).
In particolare, nella formazione dell’ostetrica/o, gli obiettivi sono finalizzati ad ottenere che il laureato in ostetricia sia in grado di:
1. Identificare bisogni fisici, psicologici e sociali e diagnosticare le necessità di aiuto della donna, coppia e collettività , nei vari ambiti socio-sanitari, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche per rispondere ad esse con competenza tecnico-scientifica.
2. Identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica che richiedono competenze preventive, curative, riabilitative e palliative in specifici settori della ginecologia e dell’ostetricia ultraspecialistici quali la patologia mammaria, le alterazioni della statica pelvica, la sterilità, l’infertilità, le malattie metaboliche e le malattie infettive etc…
3. Fornire una buona informazione e dare consigli per quanto concerne i problemi della pianificazione familiare secondo il principio della maternità e paternità responsabile.
4. Fornire alla donna/coppia una buona informazione e dare consigli per quanto concerne il percorso nascita.
5. Realizzare interventi di educazione alla salute riproduttiva alla donna/coppia ed alla collettività, con specifico riferimento alle malattie sessualmente trasmesse ( MST ).
6. Realizzare interventi di educazione alla prevenzione delle patologie neoplastiche dell’apparato genitale femminile e delle ghiandole annesse, attraverso processi informativi e metodologia di cui risulta competente (es. : autopalpazione seno, Pap-test, etc.).
7. Identificare i bisogni socio-sanitari della donna gravida fornendo ogni supporto informativo -educativo che miri a rimuovere situazioni conflittuali in presenza di tossicodipendenza, stato di povertà, disabilità etc…
8. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al ciclo biologico-sessuale della donna.
9. Valutare le manifestazioni cliniche connesse, specificamente, alla gravidanza, avendo effettuato
visite a gestanti con almeno 100 esami prenatali.
10. Pianificare, fornire e valutare l’assistenza ginecologica e ostetrico-neonatale rivolta a persone sane e malate all’interno di un sistema complesso ed integrato socio-assistenziale, promuovendo stili di vita positivi per la salute e adottando sistemi di assistenza orientati all’autogestione e all’autocura.
11. Monitorare il benessere materno-fetale in corso di gravidanza fisiologica, in corso di parto spontaneo e (in collaborazione con lo specialista) in situazioni patologiche, avendo pratica di
sorveglianza e cura di almeno 40 partorienti.
12. Praticare il parto normale in presentazione di vertice avendo pratica di almeno 40 parti o almeno 30 a condizione di avere inoltre partecipato ad altri 20 parti .
13. Avere partecipato attivamente ad almeno due parti podalici, o, in assenza di casi, avere svolto opportune esercitazioni in forma simulata.
14. Pratica dell’episiotomia e iniziazione alla sutura (incluse le lacerazioni semplici del perineo); la pratica, in assenza di casi, può essere svolta in forma simulata
15. Prevenire, individuare, monitorare e gestire situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza attraverso l’ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente, avendo partecipato attivamente alla sorveglianza e cura di almeno 40 gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti difficili.
16. Valutare le manifestazioni cliniche connesse alle patologie ginecologiche ed ostetrico-neonatali, alle reazioni allo stato di malattia, agli interventi realizzati in regime di ricovero, di day-hospital e di day-surgery, nonchè di assistenza domiciliare, avendo partecipato attivamente durante il tirocinio, all’assistenza e cura in ambito ginecologico-ostetrico, nonché di neonati e lattanti.
17. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico immediato, intermedio e
tardivo in regime di ricovero, nonchè di assistenza domiciliare compresa la valutazione di
neonati senza rilevanti patologie, avendo partecipato attivamente all’esame di almeno 100
puerpere e neonati senza rilevanti patologie.
18. Aver partecipato, all’assistenza e cura di neonati necessitanti di cure speciali , compresi quelli
pre- e post-termine, di peso inferiore alla norma o con patologie varie.
19. Realizzare interventi assistenziali pianificati secondo l’adozione di Linee Guida verificate e
verificabili sulla base di evidenze scientifiche ( Ebm/ Ebc).
20. Esaminare il neonato ed averne cura, prendere ogni iniziativa che s’imponga in caso di
necessità e, eventualmente, praticare la rianimazione immediata, avendo partecipato in strutture di III livello, alla sorveglianza e cura di almeno 25 neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN).
21. Garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute riproduttiva e non, della donna e della coppia.
22. Contribuire ad individuare, definire ed organizzare l’assistenza ginecologica ed ostetrica in regime ordinario ed in regime di emergenza ed urgenza secondo il criterio di priorità garantendo continuità assistenziale, attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane e materiali.
23. Definire, realizzare, valutare progetti di ricerca per obiettivo al fine di applicarne i risultati nel processo assistenziale ginecologico-ostetrico-neonatale e migliorarne la qualità in termini di efficienza ed efficacia delle cure.
24. Realizzare interventi di valutazione delle prestazioni preventive, curative, palliative e riabilitative ginecologiche ostetriche e neonatali secondo specifici indicatori di processo e di esito.
25. Dimostrare capacità professionale e decisionale nel progettare e realizzare interventi di educazione sanitaria e sessuale alla donna, coppia e collettività.
26. Dimostrare capacità di progettare, realizzare e valutare interventi formativi del personale di supporto, nonché, di concorrere direttamente alla formazione ed all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale, anche in riferimento al tirocinio clinico guidato degli studenti dei corsi universitari in ambito ostetrico-ginecologico e neonatale.
27. Dimostrare di possedere conoscenze, competenze, ed abilità nella pratica di procedure chirurgiche innovative e tradizionali realizzate in collaborazione con medici specialisti ed altro personale sanitario, avendo collaborato, attivamente, ad almeno 30 parti cesarei, 30 interventi di ginecologia tradizionale e 20 di laparoscopia ed isteroscopia.
28. Dimostrare di conoscere principi e norme di ordine etico-deontologico e medico-legale e di saperne realizzare e valutare l’applicazione in ambito ginecologico-ostetrico e neonatale.
29. Dimostrare di riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell’èquipe assistenziale, ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità e campi di azione propri dell’ostetrica/o, in autonomia ed in collaborazione con altri operatori sanitari.
30. Dimostrare di conoscere e di saper proporre le diverse tecnologie appropriate alla nascita nel rispetto delle diverse etnie e secondo il principio della personalizzazione e dell’appropriatezza delle cure.
31. Dimostrare di conoscere e saper utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
In relazione a tali obiettivi specifici di formazione, l’attività formativa, prevalentemente organizzata in “Insegnamenti specifici”, garantisce una visione unitaria e, nel contempo, interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi con l’approfondimento, altresì, di conoscenze derivanti dagli ambiti disciplinari caratterizzanti, inclusi quelli più specificamente professionalizzanti e dagli ambiti disciplinari affini ed integrativi. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, seminari, gruppi di lavoro e di discussione su tematiche pertinenti e su simulazioni, atti a perseguire gli obiettivi del percorso formativo. Il processo d'insegnamento si avvarrà di moderni strumenti didattici. All’attività didattica tradizionale si affianca l’attività di tirocinio guidato presso servizi sanitari: Cliniche Universitarie, Reparti e Servizi Ospedalieri, Servizi territoriali ( Distretto/Consultorio ecc.), Istituzioni private accreditate ed altre strutture di rilievo scientifico per il raggiungimento degli obiettivi formativi, situati in Italia o all'estero e sulla base di specifiche convenzioni.
Tale didattica consente progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale, nell’ambito delle quali gli studenti di ostetricia acquisiscono la capacità di valutare le diverse problematiche legate all’assistenza in ambito ostetrico, a pianificare la corretta assistenza in ambito ostetrico, ginecologico e neonatale ad integrarsi in un lavoro di gruppo cooperando con le diverse figure coinvolte in ambito assistenziale nei diversi contesti della sanità .
Le attività di laboratorio e di tirocinio vengono svolte con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente designati ed adeguatamente formati per tale funzione. Le attività di Laboratorio e di tirocinio sono coordinate da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per i profili della specifica classe.
La verifica di apprendimento viene attuata attraverso prove d'esame, articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte, gli strumenti utilizzati sono test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; redazione di elaborati scritti su temi assegnati con analisi delle attività, anche a commento delle esercitazioni svolte.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire competenze, conoscenze ed abilità previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e dagli obiettivi specifici del Corso. Tali specifici obiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti, ai fini dell’accreditamento della qualità della didattica. Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento della laurea, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi specifici del percorso formativo stesso.