Il piano degli studi triennale abbraccia il design di prodotto e della comunicazione, e al contempo tocca i vari ambiti in cui si articola la professionalità del designer contemporaneo: il design strategico, il design dei servizi, la progettazione audiovisiva e multimediale, l’ideazione di eventi ed esperienze culturali, l’info-design e la promozione e comunicazione integrata sui nuovi media. Su questa base, l’obiettivo al centro del progetto didattico è formare un progettista dotato di familiarità con i processi ideativi, realizzativi e distributivi della progettazione di beni e servizi e con le tecniche, i linguaggi e le modalità di comunicazione dello scenario attuale. Una figura ibrida che sulla base di una preparazione che combina competenze specifiche, metodologia progettuale e capacità di visione, sia in grado di farsi interprete di una molteplicità di istanze diverse, individuandone la sintesi e la soluzione nella relazione con aziende, enti e attori sociali a livello regionale, nazionale e internazionale.
L’organizzazione didattica è strutturata per semestri tematici articolandosi, lungo il percorso triennale, in una sequenza di esperienze formative, secondo un modello che parte da un inquadramento generale mettendo via via a fuoco ambiti di riferimento specifici.
Nel primo semestre del primo anno di studi il punto di vista inquadra la dimensione dei problemi emergenti alla scala planetaria (corso Design per il pianeta), sottolineando in particolare l’urgenza di intervento sulle grandi questioni ambientali. I corsi Immagini I (Disegno e Fotografia), Storia del Design e gli insegnamenti diretti a offrire ulteriori competenze di base (Geometria, Filosofia dell’arte) completano questo ciclo introduttivo.
Nel secondo semestre, col corso Design e luoghi, l’attenzione si trasferisce sulla dimensione territoriale, evidenziando la necessità di un confronto costante dell’uomo col suo intorno. Al corso di Culture del Design è assegnato il compito di introdurre gli studenti agli aspetti metodologici della progettazione e alla funzione di mediazione culturale che il design può svolgere nella società. Un corso di Antropologia culturale fa da integrazione e complemento.
Il primo semestre del secondo anno accoglie insegnamenti legati alle pratiche comunicative che caratterizzano l’attuale scenario dei media: Design della cultura digitale (Info Design e Digital Design), Teoria dei linguaggi audiovisivi, insieme al corso Immagini II (dedicato ai Linguaggi grafici).
Nel secondo semestre, l’insegnamento del design si sposta sui temi della cultura materiale e del prodotto (Design della cultura materiale), aggiornati alle pratiche del nuovo artigianato e della fabbricazione digitale. Gli insegnamenti di Tecnologia dei processi di lavorazione, Modelli e tecnologie dei materiali per il design e Marketing corroborano l’itinerario.
Al terzo anno, il laboratorio di Exhibit Design presenta agli studenti l’intreccio complesso tra linguaggi della comunicazione e organizzazione dello spazio, mentre il corso di Design per la società delinea gli scenari delle relazioni e interazioni tra le discipline del design e la progettazione di processi e servizi.
Il secondo e ultimo semestre è dedicato alle attività di sintesi e completamento del processo di apprendimento: tirocini professionalizzanti, elaborazione del portfolio personale, corsi a scelta, perfezionamento della lingua inglese, preparazione dell’elaborato di fine carriera.
Il progetto formativo assegna un compito di particolare rilievo per lo sviluppo dell’attitudine al progetto alla serie di workshop annuali interclasse, pensati per un confronto diretto con le problematiche espresse dai territori e dal mondo del lavoro. Le attività di workshop si baseranno sul dialogo con soggetti esterni (enti, aziende, artigiani, iniziative imprenditoriali) che porteranno le esperienze di esercitazione progettuale a confrontarsi con temi e problematiche del mondo reale. Gli indirizzi prevalenti dei workshop seguono le linee tematiche dell’heritage design, della valorizzazione dei prodotti del territorio e del rapporto tra design e artigianato, ma possono includere campi trasversali quali moda, spettacolo, comunicazione tecnica, sociale e scientifica.
I workshop d’anno sono la spina dorsale di un progetto formativo volto a responsabilizzare gli studenti nella costruzione della propria maturazione personale, culturale e professionale. I tre filoni tematici principali, che configurano corridoi 'passanti’ lungo i tre anni di Corso, offrono loro occasioni di scoperta e di scelta, così che possano tracciare in piena autonomia percorsi individuali attraverso il piano base degli studi.
Tali tracciati potranno inoltre arricchirsi con la partecipazione alle previste attività parallele (scuole estive, corsi a crediti liberi), con la scelta di un tirocinio mirato, con la frequentazione di un Laboratorio di sintesi finale e l’elaborazione della prova di fine carriera.
Il percorso complessivo – in linea con la tradizione del nostro Dipartimento – sarà inoltre caratterizzato dall’offerta di un articolato programma di tirocini professionalizzanti, dentro e fuori dalla Sardegna, con spiccato orientamento verso l’internazionalizzazione.