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Il Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza a ciclo unico (LMG/01), offre ai propri studenti un progetto formativo radicato su un patrimonio di ricerca scientifica e di formazione professionale ampiamente elaborato e consolidato. Gli insegnamenti impartiti tendono a coprire tutto l'arco delle conoscenze rilevanti nell'ambito giuridico.
La Laurea Magistrale garantisce l'accesso a tutte le attività professionali di profilo giuridico elevato, assicurando le competenze necessarie allo svolgimento delle professioni legali tipiche della laurea medesima: vale a dire magistratura, notariato e avvocatura. Consente, inoltre, di operare in quei settori per i quali risulta fondamentale una approfondita preparazione giuridica relativa ai diversi campi del diritto: ad esempio, ruoli dirigenziali nelle amministrazione dello Stato, degli Enti locali e di tutti gli altri Enti pubblici e privati, ovvero in Organizzazioni non governative del c.d. terzo settore; libera professione in qualità di consulenti del lavoro o di tributaristi. L'approfondimento delle materie internazionalistiche permette l'accesso in qualità di funzionari ad organismi internazionali quali Unione europea, Consiglio d'Europa, O.N.U., F.A.O., Unesco. La presenza nel piano di studi anche di materie economiche fornisce le competenze idonee a svolgere l'attività di amministratore di enti o imprese private.
Status professionale conferito dal titolo. Avvocato, Magistrato, Notaio, Esperto legale nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni La laurea Magistrale garantisce la possibilità di accesso a tutte le attività professionali di profilo giuridico elevato: avvocatura, magistratura, notariato; ruoli dirigenziali all'interno di banche, assicurazioni, imprese, autorità indipendenti, amministrazioni pubbliche, istituzioni europee e internazionali. Per ciò che concerne l'accesso alle professioni legali, i laureati dovranno seguite iter differenti a seconda della professione a cui ambiscono. Per avvocatura e notariato, alla laurea si accompagna un periodo di pratica legale o notarile di durata varia, a seconda che la si inizi durante la fase finale del percorso di studio o che si frequenti contemporaneamente la scuola di specializzazione per le professioni legali. Per la magistratura alla laurea magistrale si devono aggiungere altri titoli, tra i quali quello di competenza diretta delle università è la scuola di specializzazione per le professioni legali. I concorsi per le altre professioni particolarmente elevate prevedono procedure interne o accesso dall'esterno, sempre con il possesso della laurea in Giurisprudenza.
Caratteristiche prova finale. Il titolo si consegue con la realizzazione di un elaborato finale (tesi di laurea) che abbia le caratteristiche di prodotto originale, ottenuto sotto la guida di un relatore e successivamente presentato alla commissione di laurea per la discussione finale.
Conoscenze richieste per l'accesso. Per accedere al corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza è necessario essere in possesso del titolo di scuola media superiore. Non è prevista dalla legge alcuna limitazione numerica delle iscrizioni. All'inizio dell'anno accademico tutti gli iscritti devono sostenere un test per la verifica delle conoscenze iniziali - riguardante nozioni di cultura generale - che consiste in una prova non selettiva di accesso volta a verificare il grado di preparazione degli studenti e preceduta da un corso di introduzione agli studi giuridici.
Titolo di studio rilasciato. Laurea Magistrale in GIURISPRUDENZA
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati. Avvocato, Magistrato, Notaio, Esperto legale nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni La laurea Magistrale garantisce la possibilità di accesso a tutte le attività professionali di profilo giuridico elevato: avvocatura, magistratura, notariato; ruoli dirigenziali all'interno di banche, assicurazioni, imprese, autorità indipendenti, amministrazioni pubbliche, istituzioni europee e internazionali. Per ciò che concerne l'accesso alle professioni legali, i laureati dovranno seguite iter differenti a seconda della professione a cui ambiscono. Per avvocatura e notariato, alla laurea si accompagna un periodo di pratica legale o notarile di durata varia, a seconda che la si inizi durante la fase finale del percorso di studio o che si frequenti contemporaneamente la scuola di specializzazione per le professioni legali. Per la magistratura alla laurea magistrale si devono aggiungere altri titoli, tra i quali quello di competenza diretta delle università è la scuola di specializzazione per le professioni legali. I concorsi per le altre professioni particolarmente elevate prevedono procedure interne o accesso dall'esterno, sempre con il possesso della laurea in Giurisprudenza.
Abilità comunicative. I laureati devono essere in grado di comunicare in modo chiaro ed articolato i dati normativi ed i relativi principi. Dovranno, inoltre, essere capaci di enucleare i problemi e fornire la soluzione degli stessi adeguando le modalità di comunicazione ai diversi interlocutori. A tal fine il corso di laurea è orientato anche a far acquisire un idoneo e rigoroso linguaggio giuridico oltre alla capacità di elaborazione di testi scritti.
Capacità di apprendimento. I laureati devono possedere in modo approfondito le capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando fatti a fattispecie), di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto. Devono, inoltre, essere in possesso degli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie competenze.
Autonomia di giudizio. I laureati del corso della classe di laurea devono essere in grado di individuare, raccogliere ed analizzare in maniera critica i dati normativi correlandoli ai problemi concreti che possono presentarsi, anche mediante lo studio della dottrina e della giurisprudenza. I laureati devono, inoltre, avere la capacità sia di elaborare giudizi autonomi, sia di inquadramento interdisciplinare dei problemi.
Conoscenza e comprensione. Area Generica I laureati del corso della classe di laurea devono: - aver conseguito elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo - aver conseguito approfondimenti di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell'evoluzione storica degli stessi
Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Area Generica I laureati del corso della classe di laurea devono: - possedere capacità di produrre testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, ben argomentati, anche con l'uso di strumenti informatici Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati di apprendimento vengono conseguiti sono costituiti da: - lezioni - esercitazioni - seminari - laboratori giuridici - colloqui individuali, in particolare con il relatore della tesi di laurea nel corso dell'elaborazione della stessa. Rilevanti sono anche i tirocini svolti dallo studente che costituiscono utili strumenti per applicare le conoscenze conseguite. Quanto agli strumenti didattici di verifica: -relativamente all'attività seminariale: relazioni scritte o orali; -esami finali nei singoli corsi, preceduti eventualmente da prove intermedie; -esito dei tirocini certificato dagli organismi ospitanti.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione. ITALIANO, INGLESE
Competenze associate alla funzione. Avvocato, Magistrato, Notaio, Esperto legale nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni La laurea Magistrale assicura le competenze necessarie allo svolgimento delle professioni legali tipiche della laurea medesima: vale a dire magistratura, notariato e avvocatura. Consente, inoltre, di operare in quei settori per i quali risulta fondamentale una approfondita preparazione giuridica relativa ai diversi campi del diritto: ad esempio, ruoli dirigenziali nelle amministrazione dello Stato, degli Enti locali e di tutti gli altri Enti pubblici e privati, ovvero in Organizzazioni non governative del c.d. terzo settore; libera professione in qualità di consulenti del lavoro o di tributaristi. L'approfondimento delle materie internazionalistiche permette l'accesso in qualità di funzionari ad organismi internazionali quali Unione europea, Consiglio d'Europa, O.N.U., F.A.O., Unesco. La presenza nel piano di studi anche di materie economiche fornisce le competenze idonee a svolgere l'attività di amministratore di enti o imprese private e completa la preparazione per le professioni pubblicistiche.
Funzione in contesto di lavoro. Avvocato, Magistrato, Notaio, Esperto legale nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni I laureati del corso della classe, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell'informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazione internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.
Descrizione obiettivi formativi specifici. I laureati del corso della classe di laurea devono: - aver conseguito elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo; - aver conseguito un plafond di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell'evoluzione storica degli stessi; - possedere capacità di produrre - anche con l'uso di strumenti informatici - testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego e ben argomentati; - possedere in modo approfondito le capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando fatti concreti a fattispecie astratte studiandone l'applicazione giurisprudenziale), di comprensione, di rappresentazione, di valutazione necessarie per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto; - possedere in modo approfondito gli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie competenze. I laureati del corso della classe, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell'informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazione internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.