Sala "Antonio Milella" La attuale Sala Milella è sita al piano terra, entrando nel chiostro posto a destra dell’androne dell’edificio che sorge nell’omonima Piazza Università.La sala, dalla pianta rettangolare, è oggi utilizzata per attività non di rappresentanza come riunioni, conferenze stampa e altre attività che riguardano l’Ateneo centrale. È dedicata al rettore emerito Antonio Milella, docente di Coltivazioni arboree e preside della Facoltà di Agraria. Milella ricoprì a lungo la carica di rettore dell'Ateneo sassarese dal 1973 al 1991 e, in epoca contemporanea, è colui che ha maggiormente contribuito alla crescita dell’Ateneo. Si deve alla sua lungimiranza nel campo delle coltivazioni arboree l’innovazione agro-meteorologica della Sardegna.Alle sue capacità diplomatiche si devono i rapporti con illustri personalità come Papa Giovanni Paolo II e il Rabbino Toaff, che visitarono il nostro Ateneo, così come fece il neoeletto Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che in questo Ateneo conseguì la laurea.L’ambiente della Sala Milella, a pianta rettangolare, non presenta tracce di fregi pittorici o plastici, ma è arricchito da quattro tondi a olio su tela. Dal diametro di un metro ciascuno, raffigurano due vedute di campagna e due marine, entro cornici in stucco, «quasi fossero finestre aperte su un paesaggio». I due paesaggi hanno luce e colore che cambiano a seconda delle stagioni e delle ore del giorno.Le tele furono eseguite da Stanislao Dessy, al quale il Delitala affidò i lavori di ristrutturazione dell’Ateneo turritano. Delitala lo scelse perché Dessy era stato nominato direttore della Scuola del Libro di Urbino. Legato a Delitala da stretta amicizia, Dessy gli subentrò nei lavori sulla scorta di un documento del 1934, con il quale l’artista si impegnava, di fronte al Genio Civile, «a eseguire la decorazione della sala dei professori nella Regia Università di Sassari», per la somma complessiva di 2.250 lire. Anche la pavimentazione, in marmo policromo, fu eseguita nei primi anni Trenta del secolo scorso, su indicazione del Dessy.La Sala Milella è, inoltre, arricchita da una xilografia dal titolo Forza Paris! del 1934 (650x500) che riprende una scena della Grande Guerra, e una calcografia dal titolo Lungo il fiume del 1955 (450x320) a vernice molle su zinco, che riproduce un paesaggio agreste con in primo piano l’immagine del cavallo che si abbevera al fiume dove anche i cani del cacciatore che gli è in groppa hanno potuto rinfrescarsi. Entrambe le opere sono state donate dagli eredi del Dessy, come riporta la targa in ottone affissa sulla parete nord della sala. Ricordiamo che Stanis Dessy fu uno dei più intelligenti, attivi e raffinati incisori di Sardegna.Gli arredi in legno riportano il fregio dell’Ateneo e sono stati realizzati dal laboratorio Arteintaglio di Mastru Mimmiu Solinas di Buddusò, un laboratorio che nel tempo ha saputo far valere l’arte dell’intaglio in tutto il mondo, da Parigi ai Paesi Arabi, passando per la Fenice di Venezia. Naviga la sezione Atrio Aula Magna Sala "Antonio Milella" Sala "Camillo Bellieni"