Edizione 2019

Il giorno 6 giugno 2019 alle ore 10:30, presso l’aula “Segni” (dipartimento di Giurisprudenza), si è tenuta la cerimonia di premiazione degli elaborati del concorso intitolato alla memoria del Dr. Francesco Farace, su temi correlati alla disabilità, rivolto agli studenti iscritti al III, IV e V anno delle scuole secondarie di secondo grado delle provincie di Sassari, Olbia-Tempio, Nuoro e Oristano. Hanno aderito l’Istituto di Istruzione Superiore “De Castro” – Liceo Artistico “C. Contini” di Oristano, il Liceo Artistico “F. Figari” di Sassari, il Liceo Classico, Musicale e Coreutico “D. A. Azuni” di Sassari e il Liceo Scientifico, Classico e delle Scienze Umane “G. Galilei” di Macomer.

La cerimonia, giunta alla XIV edizione, è stata organizzata dall’Ufficio Orientamento dell’Università e dalla Commissione di Ateneo per le problematiche degli studenti disabili e con DSA e si è tenuta alla presenza del Prof. Filippo Dettori, delegato del Rettore per le problematiche degli studenti disabili e con DSA, il Prof. Roberto Furesi, delegato del Rettore al Sistema bibliotecario, archivi, museo, rapporti con i media, promozione immagine di ateneo e divulgazione scientifica, il Dott. Giuseppe Fara, componente della commissione giudicatrice degli elaborati, già dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, e il Dott. Raimondo Piras, presidente regionale dell’Unione italiana ciechi e degli ipovedenti Onlus.

I quattro premi di studio, del valore di mille euro ciascuno, sono stati consegnati agli studenti sotto elencati, con le rispettive motivazioni:

Rita Latte (elaborato figurativo dal titolo: “Pesanti come parole”), Liceo Artistico “Filippo Figari” di Sassari, classe V/G.
MOTIVAZIONE: con la forza rappresentativa dell’elaborato l’autrice mette in evidenza le difficoltà che il disabile incontra nel trovare un ruolo nella società di cui fa parte.
La mongolfiera non riesce infatti a spiccare il volo perché è ancorata a terra dai pesi che rappresentano le offese, gli insulti, la derisione che vengono indirizzati al disabile. Si tratta solo di parole, ma parole pesanti, che feriscono e non consentono al disabile di affrontare serenamente le sfide della vita.

Irene Raga (elaborato figurativo dal titolo: “Immagina il mondo in cui sogni di vivere”), Liceo Artistico “Filippo Figari” di Sassari, classe IV/B.
MOTIVAZIONE: l’opera rappresenta una ragazza non vedente immersa in un mondo colorato che lei può solo immaginare; un’opera pittorica che ben raffigura i versi del cantautore Fabrizio De André “perché le pupille abituate a copiare, inventino i mondi sui quali guardare”.
L’efficacia immediata del dipinto, con i suoi colori vivaci nella parte superiore, e con quelli più cupi in quella inferiore, restituisce all’osservatore da un lato l’ottimismo e la positività e dall’altro le difficoltà per il disabile di scoprire il mondo e avere un ruolo attivo nella società di cui fa parte.

Giovanna Deriu (elaborato figurativo dal titolo: “Dietro ogni scemo c’è un villaggio), Liceo Artistico “Filippo Figari” di Sassari, classe IV/B.
MOTIVAZIONE: l’elaborato in maniera molto efficace mette in evidenza i pregiudizi che impediscono al disabile di integrarsi nella società.
Opera anche questa ispirata ad un testo di De André “Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo a parole”, evidenzia la solitudine del disabile, rappresentata dal buco nel petto della donna in primo piano, per l’incomunicabilità tra il disabile e la società.
Il grande cuore mostrato dalla mano della donna agli “altri” indistinti, figure appena tratteggiate sullo sfondo, rappresenta un esplicito invito a capire le emozioni di chi è diverso, dello “scemo” che non viene compreso dal “villaggio”.

Marta Garau (elaborato figurativo dal titolo: “La disabilità: prima e dopo”), Istituto di Istruzione Superiore “De Castro” – Liceo Artistico “C. Contini” di Oristano, classe III/C.
MOTIVAZIONE: l’elaborato propone una riflessione tra prima e dopo il verificarsi di un evento traumatico che porta la persona a perdere l’autonomia motoria. 
Il prima è rappresentato dalla parziale figura di ragazzo sorridente che corre in bici, il dopo da un’altra parziale figura di ragazzo triste, con le lacrime agli occhi, seduto su una carrozzina per una disabilità motoria. Il messaggio immediato dell’opera è quello che nella disabilità si trova un modo diverso di muoversi; viene quindi posta in evidenza l’importanza di non fermarsi sulle difficoltà ma di insistere nel portare avanti i propri progetti di vita.

La Commissione ha attribuito inoltre le seguenti tre “menzioni”:

Antonello Marchesi, (elaborato figurativo dal titolo: “Il Blocco”), Liceo Artistico “Filippo Figari” di Sassari, classe III/G.
MOTIVAZIONE: l’autore propone un’opera che rappresenta la disabilità con un “blocco” fisico per indicare il “blocco” mentale che spesso impedisce al disabile di andare sicuro nel mondo. Il contesto sociale dove il disabile vive è rappresentato con una scatola colorata al di fuori e nera all’interno per sottolineare con estrema efficacia la sofferenza e l’inquietudine che il disabile vive.

Simona Pes, (elaborato figurativo dal titolo: “Non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male”), Liceo Artistico “Filippo Figari” di Sassari, classe V/B.
MOTIVAZIONE: l’elaborato propone una lettura approfondita delle diverse possibilità di interpretare la disabilità. Essa può essere vista come un qualcosa da nascondere (non vedere, non sentire, non parlarne) ma anche come un’opportunità per non vedere e non sentire le brutture del mondo.

Gianluca Scanu, Andrea Simone Budroni, Mario Careddu, Leonardo Carta, Agostino Pintus, Simone Serra (elaborato musicale dal titolo: “Voglio amare, come tutti”) Liceo Classico, Musicale e Coreutico Azuni di Sassari, classe IV/L
MOTIVAZIONE: il brano musicale affronta la tematica della disabilità e della possibilità di uscire dall’isolamento. L’amore, possibile anche tra disabili, rappresenta la forza per superare i limiti e affrontare con tenacia le sfide della vita.