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Status professionale conferito dal titolo. Educatore professionale sociopedagogico (3.4.5.2.0) L’educatore professionale opera in diversi ambiti e contesti lavorativi: strutture pubbliche e private (residenziali e semiresidenziali, territoriali, domiciliari) che gestiscono e/o erogano servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza; comunità per minori; sostegno alla genitorialità; percorsi di reinserimento per soggetti in difficoltà a vario titolo e a rischio di marginalità sociale, quali: anziani, detenuti ed ex detenuti, stranieri, diversamente abili; soggetti con dipendenze patologiche. Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale: (3.4.5.2.0) Cooperative sociali, strutture territoriali pubbliche e private che si occupano della riduzione e prevenzione del disagio a vari livelli e del reinserimento socio-lavorativo. Esempi: educatore professionale sociale esperto reinserimento ex carcerati mediatore interculturale tecnico per l’assistenza ai giovani disabili tecnico della mediazione sociale Esperto assistenza anziani attivi (3.4.5.2.0) Cooperative sociali, strutture territoriali pubbliche e private che si occupano dei centri sociali per anziani. Esempi: educatore professionale sociale esperto assistenza anziani attivi esperto reimpiego pensionati Educatori della prima infanzia (3.4.5.2.0) Asili nido e strutture per la prima infanzia. Esempi: addetto all’infanzia con funzioni educative, assistente di atelier creativo per bambini, assistente per le comunità infantili
Caratteristiche prova finale. La prova finale consiste nella redazione di un elaborato di riflessione teorico-critica sul tirocinio curricolare realizzato o di un breve saggio di ricerca, progetto, indagine critica.
Conoscenze richieste per l'accesso. Sono ammessi al corso di laurea tutti gli studenti che abbiano conseguito un diploma di maturità di scuola media secondaria superiore o altro titolo equipollente. Lo studente deve avere una preparazione di base relativa alle conoscenze proprie del corso di laurea. L'accesso al corso sarà vincolato al superamento di una prova d'ingresso, con test CISIA TOLC-SU. I punteggi acquisiti nelle singole aree del test CISIA TOLC-SU (con esclusione dell'area Lingua inglese) saranno valutati da una apposita commissione del CdS che, ove riscontrasse carenze formative nel curriculum formativo dello studente, attribuire degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da assolvere entro il primo anno di corso (vedere il regolamento didattico del CdS https://dissuf.uniss.it/it/didattica/cds-l-19-scienze-delleducazione/documentazione-l19).
Obiettivi formativi specifici. Obiettivo formativo specifico per i laureati del Corso è l'acquisizione di una solida preparazione culturale nell'ambito delle scienze dell'educazione grazie ad approfondimenti di discipline pedagogiche, psicologiche, filosofiche, socio-antropologiche. Tali competenze e conoscenze pluridisciplinari sono essenziali sia per l'ingresso nel mondo del lavoro sia per la prosecuzione degli studi (frequenza a lauree magistrali). Esse appaiono indispensabili per l'attività dell'educatore che risponda alle diverse esigenze del territorio in merito ai bisogni educativi declinati in svariati ambiti. Pertanto, ulteriori obiettivi formativi specifici sono: - l'acquisizione di competenze teoriche e competenze operative per la comprensione e l'analisi dei contesti socio-culturali, che si realizza grazie agli insegnamenti delle discipline antropologico-sociali, storiche e di geografia economica e sociale, di lingue straniere e dei linguaggi multimediali contemporanei; - l'acquisizione di competenze riferite al campo di attività dell'educatore che si sviluppa con gli insegnamenti specialistici di scienze dell'educazione e con l'obbligatorietà di tirocini curriculari presso istituzioni ed enti educativi e formativi, aziende e strutture della pubblica amministrazione, e può anche prevedere soggiorni presso altre università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali. Anche la prova finale è relativa al lavoro sul campo. La metodologia didattica utilizzata nella laurea triennale sarà principalmente legata all'attività in aula (anche con il supporto di strumenti multimediali, interattivi ed in rete), che potrà assumere la forma di comunicazione frontale, approfondimento di nodi problematici (attività di gruppo, esercitazioni e laboratori), lettura e confronto con fonti, documenti, testi originali, tabelle, repertori, studio di casi, ecc.., anche mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie multimediali in rete. Verranno, altresì, realizzati seminari di studio e di approfondimento tematico anche con il supporto di esperti esterni, nonché attività di tirocinio, indirizzate all'apprendimento e al perfezionamento di competenze professionali. In merito al percorso formativo, l’acquisizione delle competenze teoriche avviene prevalentemente nel primo e secondo anno, mentre gli insegnamenti specialistici sono affidati al secondo e terzo anno. Le attività di riflessione teorica sugli sbocchi professionali si svolgono in varie occasioni nel triennio mentre l’esperienza sul campo avviene tramite il tirocinio affidato al secondo e/o terzo anno. La tesi conclude l’itinerario di L-19, ma è preceduta da attività di raccolta bibliografia e tecniche di ricerca trattati come aspetti integrativi di diverse discipline e anche nell'ambito dell’insegnamento finalizzato all'acquisizione della metodologia della ricerca in ambito educativo.
Titolo di studio rilasciato. LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del loro percorso formativo i laureati in Scienze dell'educazione dovranno dimostrare di avere buone conoscenze e adeguate capacità di comprensione negli ambiti di loro competenza. Tali conoscenze e capacità di comprensione interessano campi di studi di livello post-secondario. I laureati dovranno innanzitutto avere conoscenze specifiche nelle discipline pedagogiche, psicologiche e sociologiche. L'acquisizione di solide basi pedagogiche, sarà accompagnata dallo sviluppo delle metodologie della ricerca, con specificità determinate dall'approccio ad ambiti differenziati, in una prospettiva multidisciplinare. Le conoscenze socio-pedagogiche sono integrate dallo studio di una disciplina di ambito medico (Neuropsichiatria infantile). L'arricchimento delle competenze trasversali e di cultura generale avviene tramite discipline in grado di fornire inquadramenti storici (Storia medioevale, moderna e contemporanea) e geografici (Politica dell'ambiente). È inoltre richiesta la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, ad un livello B1 (classificazione CEFR) oltre l'Italiano. I docenti verificano nella prima lezione un livello di entrata della lingua pari a A2 (proponendo agli studenti in caso di necessità i corsi 0 (zero) organizzati dall'Ateneo. I corsi (da 12 CFU) sono incentrati principalmente sulle esercitazioni con i lettori madrelingua (120 ore nell'arco dell'anno) più le lezioni frontali col docente. Tali competenze verranno verificate innanzitutto nel corso delle lezioni, stimolando gli studenti a sviluppare un approccio critico alle tematiche affrontate, e soprattutto nelle verifiche intermedie e finali.
II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione Le capacità di applicare le conoscenze sono espresse nello spazio dato alle discipline metodologiche, scientifiche e tecniche. Ma la maggiore espressione di applicazione delle conoscenze viene sviluppata nell'ambito del tirocinio curriculare obbligatorio, in collaborazione con enti e istituzioni differenti, pubbliche e private, impegnate nel campo dell'educazione. In questo modo la teoria si declina nella prassi professionale con l'obiettivo di sviluppare competenze, riflessione critica, e la capacità di problem solving e di applicare le conoscenze teoriche in un contesto operativo concreto. Inoltre gli studenti dovranno seguire dei seminari, laboratori ad integrazione dell'attività pratica. Le competenze nell'applicare le conoscenze acquisite e la comprensione delle stesse potranno essere verificate a livello teorico nel corso delle stesse lezioni, nelle attività di tutoraggio, quando previsto in occasione delle verifiche intermedie e soprattutto in quelle finali, in occasione degli esami di profitto.
III - Autonomia di giudizio I laureati dovranno aver acquisito la capacità di confrontare i nodi tematici emersi nel pensiero psico-pedagogico con eventi, problemi, fenomeni che hanno la loro origine in altri settori del sapere, nelle loro applicazioni e nelle molteplici situazioni di vita, dimostrando padronanza critica e indipendenza di giudizio. Dopo il percorso di formazione, costituito da studio teorico, esercitazioni e lavori di gruppo, attività di tirocinio e approfondimenti, il laureato dovrà essere in grado di porsi in maniera critica, consapevole e creativa davanti alle problematiche educative e psico-pedagogiche ipotizzando e mettendo in atto azioni mirate alla promozione della persona ed al sostegno dell'individuo in difficoltà. Il raggiungimento di tali risultati attesi sarà promosso all'interno di alcune discipline specifiche e, trasversalmente, mediante le diverse attività di insegnamento e apprendimento proposte nel corso di laurea (lezioni, laboratori, seminari e convegni, tirocinio ed elaborato finale). La loro valutazione si realizzerà sia nelle prove in itinere e finali dei singoli insegnamenti e dell’attività di tirocinio curriculare, sia complessivamente, al termine del percorso, attraverso l’elaborazione e discussione da parte dello studente di un elaborato finale.
IV - Abilità comunicative I laureati dovranno: essere in grado di comunicare, in forma scritta o orale, le conoscenze e le elaborazioni psico-pedagogiche ad un'ampia varietà di interlocutori (un pubblico di soggetti in formazione oppure di specialisti), appartenenti al medesimo ambito di sapere o ad ambiti differenti, adattando di volta in volta la comunicazione alle esigenze dell'uditorio cui si rivolgono; possedere competenze e strumenti adeguati per la comunicazione e la gestione dell'informazione, comprese le capacità di efficace utilizzo di almeno una lingua dell'UE nella comunicazione scientifica e nella consultazione bibliografica; acquisire e potenziare capacità empatiche che favoriscono il confronto autentico con l'altro, specie se in condizione di svantaggio personale- sociale-familiare e culturale; avere una buona capacità di elaborazione scritta che consenta di redigere relazioni, resoconti, rapporti, progetti educativi. Il raggiungimento di tali risultati attesi sarà promosso all'interno di alcune discipline specifiche e, trasversalmente, mediante le diverse attività di insegnamento e apprendimento proposte nel corso di laurea (lezioni, laboratori, seminari e convegni, tirocinio ed elaborato finale). La loro valutazione si realizzerà sia nelle prove in itinere e finali dei singoli insegnamenti e dell’attività di tirocinio curriculare, sia complessivamente, al termine del percorso, attraverso l’elaborazione e discussione da parte dello studente di un elaborato finale.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione. ITALIANO
V - Capacità di apprendimento Fin dal primo anno gli studenti saranno invitati a soffermarsi sui problemi, a riflettere sulle situazioni, a ricercare risposte alle possibili domande in maniera critica e personale. Dovranno essere in grado di problematizzare le conoscenze, in modo da poterle accrescere ulteriormente con studi successivi, arrivando ad imparare dalle situazioni, a soffermarsi sulle esperienze e, riflettendo su di esse, ad individuare idonee strategie di intervento. Il raggiungimento di tali risultati attesi sarà promosso all'interno di alcune discipline specifiche e, trasversalmente, mediante le diverse attività di insegnamento e apprendimento proposte nel corso di laurea (lezioni, laboratori, seminari e convegni, tirocinio ed elaborato finale). La loro valutazione si realizzerà sia nelle prove in itinere e finali dei singoli insegnamenti e dell’attività di tirocinio curriculare, sia complessivamente, al termine del percorso, attraverso l’elaborazione e discussione da parte dello studente di un elaborato finale.
Competenze associate alla funzione. Educatore professionale sociopedagogico (3.4.5.2.0) Competenze pedagogiche e conoscenze teoriche ed operative di analisi delle principali problematiche educative e formative nelle loro diverse dimensioni; conoscenza dei principi e dei metodi di progettazione, gestione e valutazione di interventi educativi; competenze relazionali e conoscenza delle dinamiche di gruppo e dei principi del lavoro di équipe e di rete; capacità di analisi e di valutazione della situazione personale, familiare e sociale della persona. Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale: (3.4.5.2.0) Conoscenza delle principali problematiche educative e formative; conoscenza delle principali influenze e tendenze sociali, dei fenomeni migratori ed interculturali; competenze applicative in riferimento all’analisi dei bisogni, alle tecniche di progettazione di interventi e di prevenzione del disagio, alle tecniche di lavoro di gruppo e gestione dei gruppi. Esperto assistenza anziani attivi (3.4.5.2.0) Conoscenza delle principali problematiche formative relative alla andragogia e alla gestione dell'anziano; competenze applicative in riferimento all’analisi dei bisogni, alle tecniche di progettazione di interventi, alle tecniche di lavoro di gruppo e gestione dei gruppi. Educatori della prima infanzia (3.4.5.2.0) Comprensione e conoscenza della condizione infantile nella società contemporanea e delle diverse fasi evolutive del percorso di crescita; conoscenza dei principali modelli di intervento pedagogico e didattico esistenti; competenze operative funzionali alla conduzione concreta dell'azione educativa nel contesto dei servizi rivolti alla prima infanzia.
Funzione in contesto di lavoro. Educatore professionale sociopedagogico (3.4.5.2.0) Progettano, elaborano e gestiscono interventi in rete nell’area dei servizi alla persona ed educativi, al fine di promuovere lo sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di inserimento sociale di persone (minori ed adulti) che si trovano in stato di disagio, difficoltà, marginalità e/o devianza. Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale: (3.4.5.2.0) Lavorare in sinergia con la rete dei servizi territoriali al fine di elaborare strategie di intervento che promuovano nuove opportunità sociali ed occupazionali per il reinserimento e lo sviluppo di percorsi di autonomia di soggetti svantaggiati (giovani e adulti) con particolari difficoltà personali e socio-familiari e/o in situazione di disagio o devianza. Esperto assistenza anziani attivi (3.4.5.2.0) Lavorare in sinergia con la rete dei servizi territoriali al fine di elaborare strategie di intervento che promuovano nuove opportunità sociali, culturali e di animazione rivolti ad anziani attivi e al reimpiego di pensionati per sviluppo di percorsi di autonomia in un'ottica di apprendimento per tutto l'arco della vita. Educatori della prima infanzia (3.4.5.2.0) Analisi dei bisogni educativi individuali e di gruppo dei bambini. Progettazione e programmazione educativa finalizzate allo sviluppo delle potenzialità evolutive dei bambini, anche attraverso il coinvolgimento delle realtà familiari di provenienza, esercitando funzioni dirette ed indirette di sostegno della genitorialità.