Info corso

DIpartimento di

ARCHITETTURA, DESIGN E URBANISTICA

Durata corso

3 anni

ALGHERO

Tipologia di accesso

Libero

Lingua del corso

Italiano
Il piano degli studi
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA

Requisiti

Titoli obbligatori
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore

Programma, testi e obiettivi

Status professionale conferito dal titolo.
Architetto Junior
Il laureato in seguito all'ottenimento del titolo di studio e del superamento dell'esame all'esercizio della professione trova una sua naturale collocazione nel mondo del lavoro presso uffici tecnici di enti pubblici ed imprese private, in studi di architettura e di ingegneria operanti nel campo del progettazione architettonica o della produzione dei processi e dei manufatti edilizi.
In dettaglio il laureato potrà trovare occupazione presso:
- strutture private di progettazione organizzate anche come società di ingegneria;
- uffici tecnici di enti pubblici integrato nei ruoli di progettazione e gestione del processo di affidamento dei lavori che competono alla stazione appaltante;
- uffici tecnici di enti pubblici integrato nei ruoli funzionario addetto di istruzione dei processi legati in vario modo al controllo del territorio dal punto di vista dell’attività edilizia in senso generale;
- società private legate alla produzione e commercializzazione dei prodotti edilizi, dei manufatti e dei servizi connessi.
Caratteristiche prova finale.
La prova finale consiste nella consegna di un portfolio sulle attività svolte nel corso di laurea e nella discussione in seduta pubblica di un elaborato finale, redatto con la guida di un docente referente, nella forma di elaborazione grafico-progettuale o saggio monografico, che potrà essere redatto anche in lingua inglese.

L'elaborazione grafico-progettuale consiste in max 3 tavole (formato massimo A0) e/o presentazione video delle elaborazioni grafiche. Potranno essere utilizzati modelli esplicativi a corredo delle elaborazioni grafiche.

Il breve saggio monografico potrà essere di max 40.000 battute, escluse note e bibliografia che potrà essere discusso anche attraverso una presentazione video. Il testo potrà essere redatto in lingua inglese.

I CFU previsti per la prova finale sono 3.
I punti attribuiti complessivamente alla prova finale sono 9 di cui
- 6 per la discussione dell'elaborato finale
- 3 per la mobilità internazionale.
Conoscenze richieste per l'accesso.
Sono quelle acquisibili in tutte le scuole medie superiori riconosciute.
E' inoltre necessario aver sostenuto la prova di ammissione ai corsi di laurea finalizzati alla formazione di architetto, secondo le indicazioni ministeriali vigenti in ciascun anno accademico.
Per gli studenti ammessi al corso con una votazione inferiore a 1/3 dei punti complessivamente assegnabili sono previsti degli obblighi formativi formativi aggiuntivi da soddisfare entro il primo anno di corso che verranno definiti nel Regolamento didattico del corso di studi al quale si rimanda.
La prova d'ammissione darà luogo alla graduatoria per l'accesso al corso che avverrà secondo le modalità specificate nel Regolamento didattico del corso di studio.
Obiettivi formativi specifici.
Il corso di laurea in Scienze dell'Architettura e del Progetto persegue i seguenti obiettivi formativi:
- conoscere i metodi e avere la capacità di utilizzare le tecniche per l'analisi e la definizione dell'architettura, dello spazio e degli oggetti in esso contenuti, del territorio e del paesaggio;
- saper impostare programmi progettuali di conservazione e di trasformazione dall'oggetto al territorio sia in riferimento alle varie discipline che alle metodiche di organizzazione e di competenze dei gruppi progettuali;
- padroneggiare i contenuti degli ordinamenti giuridici che regolano la tutela e la trasformazione dell'architettura, delle città e del paesaggio in relazione ai livelli di progettazione e ai risultati attesi;
- capacità di interagire con committenze complesse (sia pubbliche che private) e con gruppi di lavoro interdisciplinari.
Il corso di studio sarà orientato alla formazione di figure professionali in grado di riconoscere e comprendere le opere di architettura, sia nei loro aspetti logico-formali, compositivi, tipologico-distributivi, strutturali, costruttivi, tecnologici, sia nelle loro relazioni con il contesto storico, fisico, istituzionale ed ambientale. In questo campo le competenze specifiche del laureato riguardano le attività connesse con la progettazione architettonica e urbanistica nei diversi ambiti e alle diverse scale di applicazione.
Il regolamento didattico del corso di studio prevede, in relazione ad obiettivi specifici, la possibilità di attività esterne, come tirocini formativi presso aziende, imprese ed enti pubblici e stage presso altre università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali.

Definizione dell'offerta e modalità didattiche
Il Corso di laurea è organizzato con una concezione innovativa che si basa sostanzialmente sui seguenti aspetti:
- imparare facendo: non solo tutte le nozioni teoriche acquisite vengono sistematicamente verificate rispetto alla realtà, ma il confronto stesso con condizioni reali diventa ulteriore argomento per sviluppare ragionamenti critici;
- ne consegue una strutturazione dei piani di studio orientata al progetto già dal primo anno, che consente di applicare direttamente quanto appreso nelle sezioni teoriche dei corsi; si acquisisce così la capacità di trasformare i concetti appresi in elaborati, e ci si abitua ai ritmi e alle scadenze imposte dall'attività professionale;
- una formazione pluralistica realizzata sia attraverso la cooperazione di diverse discipline su ogni singolo progetto, sia attraverso l'insegnamento di docenti provenienti da scuole diverse, italiane ed estere;
- l'apprendimento delle lingue durante il lavoro, anche attraverso blocchi in cui l'insegnamento si svolge in lingua inglese, per sviluppare oltre alla conoscenza della lingua quella del lessico disciplinare specifico;
- la possibilità di svolgere un'attività intermedia e finale di tirocinio professionale all'estero supportata dall'attivazione di specifici progetti Erasmus;
- un ottimale rapporto tra il numero di docenti e il numero degli studenti, che permette agli allievi di essere seguiti costantemente durante le ore di lezione e di laboratorio;
- un uso ampio e creativo delle nuove tecnologie sia come ambiente di studio e di lavoro, sia come apprendimento ed utilizzo di nuovi strumenti professionali.
Quest'organizzazione dei corsi di laurea (innovativa per lItalia, ma già adottata con successo da alcune scuole estere) nasce da un'attenta analisi e da un'approfondita valutazione delle principali esperienze internazionali in relazione all'evoluzione delle discipline, delle modalità di apprendimento e delle attività professionali. Ogni anno è suddiviso in due semestri, nei quali sono distribuiti i crediti formativi universitari (CFU).
L'attività formativa, secondo le norme del Regolamento didattico di Ateneo e del Regolamento del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanisica si articola in:
- blocchi didattici progettuali e di approfondimento
- corsi monodisciplinari
- attività a scelta dello studente e tirocini
- lingua straniera (inglese)
- prova finale.
I blocchi didattici sono caratterizzati da un tema progettuale che è elaborato attraverso diverse discipline, scelte tra quelle più importanti per lo sviluppo teorico e pratico del progetto. In ogni blocco e per ogni disciplina sono svolte attività di lezione frontale, esercitazioni e laboratori progettuali integrati con docenti e tutores. Nel corso di tutto l'anno accademico si svolgono inoltre le lezioni dei corsi a sviluppo prolungato e dei corsi monodisciplinari. Un uso diffuso delle nuove tecnologie caratterizza i programmi del piano di studi, creando un ambiente di studio e di lavoro creativo e permettendo l'apprendimento e l'utilizzo di nuovi strumenti professionali. Il calendario degli esami si articola in tre sessioni: febbraio, luglio e settembre. Il terzo anno prevede nella sua prima parte la consueta articolazione in blocchi, mentre la seconda contiene un'area per i crediti liberi, un blocco per attività preparatorie alla prova finale e la prova finale, anche in vista del completamento del percorso di formazione nella Laurea Magistrale in Architettura dello stesso Dipartimento.
I CFU di attività preparatorie alla prova finale possono essere dedicati al tirocinio, consentendo una durata sufficiente all'attivazione di un Erasmus Placement, o al conseguimento di altre conoscenze utili alla redazione di un progetto o altro elaborato da discutere nella prova finale e che verranno meglio definite nel Regolamento . Questa organizzazione è rappresentata nella griglia dell'ordinamento come un intervallo di crediti che possono essere assegnati o ai “Tirocini formativi e di orientamento” o alle “Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro”. L'attivazione di uno o di entrambi gli intervalli di crediti avverrà in corso di definizione del Manifesto agli Studi, insieme alla definizione delle “altre conoscenze utili”, in modo da garantire la flessibilità necessaria ad un corso di studi che deve offrire sia la possibilità di accesso al mondo del lavoro sia una formazione orientata al proseguimento nella Laurea Magistrale.
Titolo di studio rilasciato.
Laurea in SCIENZE DELL'ARCHITETTURA E DEL PROGETTO
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione
Gli studenti che ricevono la laurea triennale devono possedere una conoscenza approfondita e analitica di tutte le discipline coinvolte nel percorso formativo. I laureati triennali, utilizzando le fondamenta delle competenze, acquisiscono competenze in ciascun campo disciplinare, andando oltre una visione di base verso a costruzione di una conoscenza personale, flessibile, dinamica, adattabile alle molteplici situazioni del mondo professionale. In particolare devono essere in grado di affrontare i diversi temi progettuali con sicurezza e capacità di orientamento che superi i confinamenti disciplinari e le trattazioni manualistiche, sapendo gestire con perizia la complessità della interdisciplinarità del pensiero e la profondità della ricerca, seppur all'interno del quadro delle proprie competenze riferibili ad un architetto junior.
Occorre che essi:
- sappiano analizzare le variabili circostanziali e contestuali assumendo che il progetto architettonico abbia uno spessore storico, sociologico e filosofico sempre di alta qualità e di grande forza di retroazione sulle azioni e sulle giustificazioni;
- comprendano la natura delle questioni scientifiche e tecniche poste dall'impegno progettuale concreto, e sappiano impostarne lo studio con criteri corretti e la capacità di rendere tali momenti occasioni di ricerca teorica;
- non guardino all'oggetto architettonico come isolato dal suo ambiente, dal suo territorio, dalla storia e dalla complessità del contesto;
- sappiano arricchire ciascuna incursione nell'approfondimento analitico di un tema disciplinare attraverso la convocazione cognitiva delle risorse derivanti dagli altri saperi;
- siano capaci di estrarre dagli stili e dalle esperienze progettuali gli schemi logici e non rigidi di impostazione e interazione con i problemi;
- siano in grado di vedere il disegno e la progettazione architettonica come occasioni di conoscenza della realtà;
- siano in grado di collocare il progetto dentro un processo metodologico che sia perfettamente integrato rispetto alle tematiche economiche e della sostenibilità.

Gli strumenti di valutazione dei risultati consistono nelle prove d'esame scritte e orali, nelle attività laboratoriali e progettuali e nella loro discussione critica da parte della classe guidata dai docenti, nel giudizio di docenti e tutores sull'operato dello studente nei laboratori di progetto, nelle eventuali attività professionali e di tirocinio, nel laboratorio di tesi triennale. Particolare attenzione sarà impiegata da tutores e docenti nel monitorare la capacità dello studente di gestire nel modo migliore la dialettica individuo/gruppo, in particolare per quanto riguarda la cura dell'interdisciplinarità, della profondità di analisi e della necessità di una visione sinottica.
 II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I dottori in Scienza dell'Architettura e del Progetto devono possedere l'abilità di applicare le proprie conoscenze a situazioni nuove e inedite – abilità non rispondente a regole rigide e prefissate né d'altra parte intuitiva o istintiva, bensì rispondente a una metodologia esplorativa che è parte integrante del progetto di conoscenza del Corso di Studi rispetto ad alcuni aspetti dell'architettura e del design.
Essi rivelano di sapere integrare ed arricchire ogni applicazione di conoscenza attraverso una presa in carico responsabile delle dimensioni sociali, psicologiche, culturali, epistemologiche ed etiche, debitamente sviluppate per ciò che concerne l'analisi, e debitamente integrate per ciò che attiene alla costruzione e alla gestione della complessità rispetto ai livelli di approfondimenti prefissati
Sanno sviluppare le proprie competenze tecnico-scientifiche e storico-critiche in contesti parzialmente nuovi o innovativi, in condizioni di graduale conoscenza dell'informazione rilevante.
Sono in grado di adattare le proprie esperienze e conoscenze in funzione delle specificità principali che contraddistinguono le nuove sfide; sono consapevoli che l'analisi preliminare al progetto non può fornire una comprensione totale della realtà né può suggerire univocamente in quale direzione del possibile compiere le proprie scelte; hanno una visione olistica e al contempo profonda dei problemi, e sanno specificarli e ampliarne il quadro con strumenti che sono adeguati a quelli utilizzati nella ricerca più avanzata delle varie discipline.

In aggiunta agli strumenti menzionati in relazione al precedente indicatore "Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)", i laboratori progettuali e di tesi sono importanti per la verifica della sussistenza di capacità di comprensione e di applicazione delle conoscenze negli studenti da parte dei docenti. La messa in opera delle capacità acquisite in situazioni concrete di progetto coordinato da docenti strutturati, da visiting professors e da esperti e professionisti internazionali costituirà un momento ulteriore di verifica.
 III - Autonomia di giudizio
I laureati sanno formulare giudizi pertinenti e perspicui sulle varie questioni sia disciplinari che interdisciplinari e transdisciplinari, e lo fanno utilizzando le conoscenze acquisite in modo corretto e logico, mostrando di sapere utilizzare le nozioni e le teorie, e di reclutare i saperi in funzione degli obiettivi conoscitivi e operativi del momento. La capacità di giudizio che essi hanno è sorvegliata e aperta alla molteplicità degli approcci possibili, strutturata dalla consapevolezza della complessità delle questioni e lontana da una concezione meramente risolutiva del progetto architettonico o urbanistico. I giudizi tipicamente formulati dai laureati contengono elementi notevoli di originalità, ma sono in ogni caso ancorati alla fondamentale capacità di esplorare e conoscere il mondo, in modo che anche la formulazione di un giudizio si trasformi, sempre, in una ulteriore euristica e in una ipotesi da mettere alla prova. Inoltre, i laureati sottopongono ogni giudizio alla propria stessa capacità di discutere e dubitare, e lo supportano con il ragionamento argomentativo. È particolarmente importante far emergere, in ogni occasione, gli aspetti culturali, sociali, filosofici, storici e tecnico-scientifici che approfondiscono e danno spessore a qualunque questione progettuale. Tali risultati sono perseguiti attraverso:
- blocchi di insegnamento integrati in cui lo stesso confronto fra i docenti costringe gli studenti a un continuo lavoro di traduzione e confronto fra i punti di vista personali e disciplinari;
- laboratori di progetto ispirati alla complessità e alla interdisciplinarità;
- costante richiamo didattico alla adozione di nuovi punti di vista teorici e alla necessità di fornire giustificazioni ragionate per le scelte effettive e possibili;
- confronto interpersonale, ottenuto attraverso lavoro di gruppo e discussioni critiche in classe;
- coltivazione dell'autonomia di giudizio.

Gli strumenti di valutazione consistono qui, oltre a quelli indicati nei precedenti descrittori, nella verifica costante da parte dei docenti e dei tutores della capacità degli studenti di lavorare in gruppo con spirito critico e capacità autonoma di giudizio. Sarà importante sia, nel momento di verifica dell'esame e della dissertazione, richiedere e premiare l'autonomia di giudizio; sia, nelle attività didattiche collettive, valutare che le dinamiche fra individuo e gruppo (sia nelle discussioni che nelle cooperazioni progettuali) siano al servizio tanto della sinergia quanto della valorizzazione dei contributi personali innovativi e ragionati.
 IV - Abilità comunicative
I laureati hanno la capacità di curare una comunicazione efficace dei presupposti e degli scopi dei propri interventi progettuali, sapendola calibrare e modulare in funzione dei vari obiettivi da realizzare, ed essendo in grado di mutare il livello di approfondimento – ma anche il registro linguistico e lessicale – in relazione al destinatario, alla situazione, e agli altri parametri rilevanti. In particolare, gli studenti devono sapere utilizzare con disinvoltura le strutture argomentative, in un quadro di organizzazione della comunicazione in base ai requisiti dell'argomentazione razionale.
Tali obiettivi sono realizzati mediante una costante attenzione didattica e docimologica rivolta al potenziamento della capacità di motivare ciascuna scelta con strutture argomentative razionali, di esplicitare le premesse implicite e le implicature, di avere coscienza dei punti di forza e di debolezza delle posizioni possibili, di sapere assumere nuovi punti di vista e financo punti di vista non congruenti con i propri. In questo quadro, inoltre, è importantissima la relazione ricca di interazioni con i docenti e i compagni, e il lavoro di continua discussione critica svolto in classe e nei laboratori. La pratica di lingue diverse dall'italiano e la familiarità con i linguaggi digitali, nonché con i registri comunicativi diversi utilizzati non solo nelle situazioni reali ma anche in quelle virtuali, costituisce il completamento della costruzione delle abilità comunicative dei laureati, che dovranno sapersi confrontare con pareri, culture, ideologie e impostazioni culturali diverse dalle proprie, ed eventualmente capire la natura dei disaccordi per poter intervenire proficuamente con la mediazione, la negoziazione e l'eliminazione del malinteso.

In aggiunta ai criteri di valutazione indicati per gli indicatori precedenti, i docenti e i tutores saranno pronti a valutare – per ogni specifica attività didattica: progettazione, discussione teorico-critica, analisi preprogettuale, lavoro di gruppo, costruzione di una proposta, presentazione progettuale – il grado di abilità comunicativa esibita dallo studente. Esercitazioni scritte e orali saranno dedicate allo scopo principale di curare e affinare le abilità argomentative. Particolare rilievo nella valutazione della dissertazione sarà affidato alla valutazione delle capacità espressive e soprattutto argomentative.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
ITALIANO
 V - Capacità di apprendimento
I laureati sanno sintetizzare le conoscenze acquisite in modo che costituiscano una base valida per gli approfondimenti successivi, e sono in grado di formulare giudizi autonomi sulle varie questioni - ancorché guidati dagli orientamenti teorici principali. Essi hanno desunto dal corso di studi una metodologia di apprendimento che li mette in grado di affrontare ulteriori studi utilizzando al meglio le competenze acquisite in una cornice di crescente autonomia e di via via maggiore complessità concettuale e teorica. Ogni occasione di crescita professionale diventa per essi, in modo naturale, anche un momento di approfondimento conoscitivo e teorico. Essi hanno la consapevolezza critica per sapere individuare, tra le proprie esperienze, quante hanno una rilevanza per motivare a una ricerca teorica che rappresenta la continuazione della formazione universitaria durante l'impegno professionale successivo.
Il laboratorio di progetto – con i suoi molteplici momenti di valutazione in itinere – è lo strumento principe della valutazione della capacità degli studenti di selezionare le esperienze didattiche più importanti per i nuovi compiti che si trovano via via ad affrontare. I docenti e i tutores hanno la possibilità di riscontrare la crescita nel tempo delle capacità di apprendimento, mediante il contatto costante durante l'attività di progetto, l'interazione continua e la progressiva richiesta di riscontri.
Competenze associate alla funzione.
Architetto Junior
Il laureato triennale in architettura potrà svolgere attività professionale autonoma dopo essersi iscritto all'Ordine degli architetti Sezione B.
Il laureato potrà inoltre eseguire la progettazione, la direzione e gestione dei lavori, la misura, la vigilanza, la contabilità e la liquidazione di costruzioni civili semplici realizzate con metodologie standardizzate.
Rientrano altresì tra le prestazioni professionali i rilievi strumentali e diretti sull’edilizia attuale e storica.
Funzione in contesto di lavoro.
Architetto Junior
Il laureato in seguito al superamento del relativo esame di stato potrà iscriversi all'Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori come Architetto junior e potrà svolgere attività professionali, concorrendo e collaborando alle attività di programmazione, progettazione e attuazione degli interventi di organizzazione e trasformazione dell’ambiente costruito alle varie scale.
In particolare il laureato avrà le seguenti competenze:
- conoscenza degli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio e capacità di identificare e risolvere i problemi dell'architettura e dell'edilizia utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati;
- adeguate conoscenze degli aspetti riguardanti la fattibilità tecnica ed economica, il calcolo dei costi e il processo di produzione e di realizzazione dei manufatti architettonici ed edilizi, nonché gli aspetti connessi alla loro sicurezza;
- capacità di utilizzare le tecniche e gli strumenti della progettazione dei manufatti architettonici ed edili.
Le suddette competenze possono consentirgli autonomia progettuale o capacità di collaborazione:
- nella ricerca applicata nel campo dell’architettura e dell’ingegneria civile;
- nella progettazione di edifici e manufatti civili e nei processi ideativi e procedurali connessi;
- nei processi utili per rilevare, rappresentare, progettare, sovrintendere alla costruzione e alla manutenzione dei manufatti e degli impianti d’uso e dei sistemi legati alla sicurezza;
- nella analisi dei prezzi dei processi di architettura e nelle economiche delle opere edilizie.