Info corso

DIpartimento di

STORIA, SCIENZE DELL'UOMO E DELLA FORMAZIONE

Durata corso

3 anni

SASSARI

Tipologia di accesso

Libero

Lingua del corso

Italiano
Il piano degli studi
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA

Requisiti

Titoli obbligatori
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore

Programma, testi e obiettivi

Status professionale conferito dal titolo.
Operatore museale
Potranno essere ricoperti vari ruoli di carattere tecnico-scientifico nell'ambito di diversi Enti pubblici e privati quali: Musei archeologici, artistici, etnografici, Pinacoteche, Antiquaria, Fondazioni e altri luoghi e Istituti della cultura. I laureati potranno quindi lavorare nei seguenti ambiti: progetti di schedatura, catalogazione e pubblicazione di beni culturali materiali e immateriali patrocinati e finanziati dagli Enti pubblici e privati; mostre temporanee; interventi di adeguamento del materiale informativo e di riallestimento delle collezioni museali pubbliche e private; servizi di accoglienza al pubblico e iniziative didattiche; redazione di contenuti scientifico-divulgativi.

Insegnante nella formazione professionale:
Nello specifico settore di riferimento, i laureati lavoreranno come Insegnanti nella formazione professionale, ma anche in relazione ai ruoli di Assistenza alla didattica che possono prevedere iniziative di ideazione, progettazione, allestimento e gestione di laboratori e workshop tematici e il coordinamento di iniziative di didattica integrative.

Accompagnatore turistico:
I laureati potranno lavorare nello specifico settore come professionisti per i seguenti ruoli: guide turistiche presso Enti e soggetti gestori pubblici e privati di Parchi e aree di valore culturale; accompagnatori turistici presso le agenzie di viaggi e i tour operators; fondatori, gestori e membri di Cooperative e Associazioni impegnate nella valorizzazione e promozione del comparto turistico-culturale; ideatori di nuovi percorsi e iniziative di valorizzazione dei Beni Culturali.

Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali
Nell’ambito prevalente, ma non esclusivo, della pubblica amministrazione, i laureati svolgeranno i ruoli di Segretario amministrativo e tecnico degli affari generali, con specifico riferimento alle attività lavorative di organizzazione interna degli uffici e di supporto alle attività gestionali, con mansioni di segreteria, gestione del personale e interfaccia con il pubblico. Anche le imprese e le strutture amministrative private potranno giovarsi delle capacità di interrelazione con i colleghi e delle abilità di gestione, archiviazione, comunicazione in possesso dei laureati in Scienze dei Beni Culturali.
Caratteristiche prova finale.
L'esame di laurea consiste nella stesura di un breve elaborato scritto (su una tematica concordata con un Relatore) e nella successiva discussione dello stesso; l'argomento dovrà essere coerente con il percorso formativo seguito dallo studente, e, attraverso l'elaborato, il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito adeguate conoscenze sullo specifico tema prescelto e le necessarie competenze sia a livello critico che comunicativo.
Conoscenze richieste per l'accesso.
Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Le conoscenze e le competenze fondamentali richieste per un ottimale ingresso al Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali, acquisibili nel percorso curriculare delle scuole medie superiori o tramite approfondimenti personali, sono in particolare:
a) la padronanza della lingua italiana;
b) la conoscenza di base di una lingua dell'Unione Europea;
c) una buona preparazione culturale di base di tipo umanistico.
Le conoscenze e le competenze per l'accesso verranno verificate tramite un test di orientamento obbligatorio. Nel caso in cui tali conoscenze/competenze risultino insufficienti si prevedono/consigliano specifici percorsi di allineamento secondo le modalità indicate dal Regolamento del Corso di Laurea.
Obiettivi formativi specifici.
Il percorso formativo del Corso di Studi in Scienze dei Beni Culturali è articolato in più curricula, al fine di offrire un'ampia gamma di scelte che rispondano ad una domanda differenziata.
Per tutti i percorsi è prevista una solida base storica e filologico-letteraria, per la quale sono impartite, nei primi anni del corso, tutte le principali discipline utili ad avere un inquadramento storico (Storia greca, Storia romana, Storia medievale, Storia moderna, Storia contemporanea) e quelle finalizzate ad avere un quadro storico-letterario e a permettere una conoscenza delle fonti principali delle diverse epoche (Cultura greca, Letteratura latina, Letteratura cristiana antica e agiografia, Letteratura latina medievale e umanistica, Storia della cultura e tradizione classica, Letteratura italiana): ovviamente la scelta delle specifiche discipline, in questa ampia offerta, è determinata dallo specifico percorso per cui si opta e/o dagli interessi personali. Fondamentale per tutti è la conoscenza delle norme che regolano la Legislazione dei Beni Culturali, nonché quella delle discipline geografiche, soprattutto per quanto riguarda aspetti applicativi delle stesse (Fondamenti di cartografia tematica e sistemi informativi geografici) o specifici approfondimenti (Geografia del paesaggio).
Tra le discipline affini e integrative, sempre con possibilità di opzione, sono previsti approfondimenti che riguardano l'ambito tecnico-scientifico (Scienze applicate ai Beni culturali) e storico (Storia delle istituzioni giuridiche ed economiche della Sardegna).
Per tutti i percorsi è inoltre richiesta la conoscenza scritta e orale, ottenuta con un corso annuale, di almeno una lingua dell'Unione Europea (liv. B1 - con riferimento alla classificazione CEFR - Common European Framework of Reference for Languages), oltre l'Italiano.
Fondamentale è inoltre l'attività di Tirocinio che, seguita dai docenti del Corso di Studi (scavi, ricognizioni, laboratorio GIS ecc.) o svolte presso istituzioni esterne convenzionate (quali musei, Soprintendenze, Centro di restauro etc.), permette agli studenti d’integrare e approfondire, attraverso percorsi specifici, le conoscenze maturate a livello teorico.
In particolare, l’attività di tirocinio presso enti esterni, accertate da parte dell’apposita commissione, sono mirate all'apprendimento di competenze professionali in ambiti disciplinari strettamente collegati al percorso del CdS.
Nel primo curriculum, Archeologico, sono attive, oltre alle metodologie della ricerca archeologica, discipline differenziate per ambiti cronologici e culturali, a partire da quelle relative alle età più antiche, come la Preistoria e la Protostoria; seguono l'Archeologia Fenicio-Punica, l'Etruscologia e le Antichità Italiche, l'Archeologia e la Storia dell'arte greca e romana, l'Archeologia e la Storia dell'Arte cristiana, fino all'Archeologia medievale.
Il secondo curriculum approfondisce tematiche connesse alla fruizione e alla valorizzazione dei Beni culturali, come il Marketing territoriale e le Politiche dell'ambiente, unitamente al Management dei beni Culturali; questo percorso inoltre vede l'attivazione di discipline dell'ambito demo-etno-antropologico (Metodologia della ricerca antropologica, Antropologia culturale ed Etnologia), cui si aggiungono, strettamente collegate a queste, la Sociologia urbana e l'Ecologia).
Un ulteriore curriculum prevede una formazione Storico-Artistica, per la quale sono previste tutte le discipline di tale ambito: Storia dell'Arte medievale, Moderna e Contemporanea, cui si aggiungono l'Archeologia e Storia dell'arte greca e romana, e Archeologia e la Storia dell'Arte cristiana, a completamento del percorso. Si aggiunge a queste materie, con un'impostazione trasversale, la Museologia.
Titolo di studio rilasciato.
Laurea in SCIENZE DEI BENI CULTURALI
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del loro percorso formativo i laureati in Scienze dei Beni culturali dovranno dimostrare di avere buone conoscenze e adeguate capacità di comprensione in diversi ambiti, anche in considerazione delle diverse tipologie dei beni. Tali conoscenze e capacità di comprensione interessano campi di studi di livello post-secondario, incluse tematiche innovative e aggiornate negli specifici campi di studi.
I laureati dovranno innanzitutto avere conoscenze specifiche nelle discipline storiche, archeologiche, demoetnoantropologiche, storico-artistiche, geografiche, con approfondimenti che possono variare secondo il percorso individuale scelto, cui si unisce la conoscenza delle fonti antiche, medievali e moderne attraverso lo studio di discipline di ambito filologico e letterario. L'acquisizione di solidi basi storiche, indispensabile per una corretta applicazione delle conoscenze in ambito culturale, sarà accompagnata dallo sviluppo delle metodologie della ricerca, anche in questo caso con specificità determinate dall'approccio ad ambiti differenziati, pur in una prospettiva multidisciplinare.
È necessaria un'estensione delle conoscenze per quanto concerne le disposizioni legislative italiane ed europee in materia di Beni culturali, considerate la peculiarità del tema e le problematiche ad esso connesse, e alcune specifiche materie di ambito economico, finalizzate all'inserimento dei beni nel contesto produttivo e nello sviluppo territoriale.
Le conoscenze e soprattutto le capacità di comprensione sono incrementate nell'affrontare discipline di ambito scientifico e tecnico, in una prospettiva di trasversalità con le discipline di base e caratterizzanti. È inoltre richiesta la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, ad un livello B1 (classificazione CEFR) oltre l'Italiano.
Tali competenze verranno verificate innanzitutto nel corso delle lezioni, stimolando gli studenti a sviluppare un approccio critico alle tematiche affrontate, e soprattutto nelle verifiche finali, in occasione degli esami di profitto: in alcuni casi sono previste verifiche intermedie.
 II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Le capacità di applicare le conoscenze sono espresse nell'ampio spazio dato alle discipline metodologiche, scientifiche e tecniche, cui si accompagnano le attività di ricerca sul campo, di laboratorio, di tirocinio, condotte sia come didattica integrativa che come esperienze all'esterno, in collaborazione con enti e istituzioni differenti, pubbliche e private, impegnate nel campo della ricerca, della tutela, della fruizione, della valorizzazione dei Beni culturali. Nello specifico il tirocinio formativo (sia nella didattica integrativa che nelle attività esterne) vede gli studenti impegnati in scavi archeologici, ricerche sul territorio, attività di laboratorio, nei musei, nelle biblioteche e archivi, indagini ambientali, altre attività. In questo modo il supporto teorico delle conoscenze passa, attraverso la comprensione delle stesse e la loro valutazione critica, allo sviluppo di competenze specifiche, presupposto fondamentale per la prosecuzione degli studi del laureato e/o il suo inserimento nel mondo del lavoro, nei cui ambiti sarà in grado di applicare un approccio professionale e di risolvere specifici problemi relativi ai Beni Culturali e sostenere argomentazioni complesse.
Le competenze nell'applicare le conoscenze acquisite e la comprensione delle stesse potranno essere
verificate a livello teorico nel corso delle stesse lezioni, nelle attività di tutoraggio, quando previsto in occasione delle verifiche intermedie e soprattutto in quelle finali, in occasione degli esami di profitto; tali competenze potranno essere anche verificate, a livello pratico per alcuni specifici ambiti disciplinari caratterizzanti, anche nelle attività sul campo e nei tirocini.
 III - Autonomia di giudizio
I laureati dovranno aver acquisito la capacità di ragionare criticamente sui nodi tematici e metodologici propri dei Beni Culturali, rifunzionalizzando temi e problemi relativi al mondo antico. Dopo il percorso di formazione, costituito da conoscenze teoriche, esercitazioni e lavoro di gruppo, attività di tirocinio, i laureati dovranno essere in grado di porsi in maniera analitica, consapevole e creativa davanti alle richieste di nuova fruizione e ricontestualizzazione dei beni archeologici, demoetnoantropologici e ambientali. Sapranno inoltre valutare le esigenze di attività di ricerca e valorizzazione sia in ambito locale, sia nazionale, collaborando e supportando diversi progetti promossi da Enti pubblici e privati. I laureati svilupperanno, in tal modo, la capacità di raccogliere e interpretare i dati per lo sviluppo di giudizi autonomi.
L'autonomia di giudizio, competenza che viene acquisita gradatamente, viene verificata in maniera costante nel corso delle lezioni, stimolando gli studenti ad intervenire sulle tematiche affrontate e a collegare gli eventi; fondamentali sono inoltre i servizi di ricevimento e di tutoraggio, le attività sul campo e di tirocinio e soprattutto gli esami finali.
 IV - Abilità comunicative
I laureati dovranno essere in grado di comunicare, in forma scritta e orale, le conoscenze, le teorie e le pratiche sui Beni culturali ad un'ampia varietà di interlocutori, appartenenti al medesimo ambito di saperi, ad ambiti interculturali affini o ad ambiti differenti, adattando di volta in volta il registro della comunicazione alle esigenze diversificate dell'uditorio. Dovranno possedere la conoscenza di almeno una lingua dell'UE per la comunicazione scientifica, divulgativa e per la consultazione bibliografica.
Dovranno possedere una buona capacità orale di comunicazione delle informazioni (verificata innanzitutto nelle prove dei singoli esami) e una buona capacità di elaborazione scritta per redigere testi su specifici argomenti, a cominciare dall'elaborato finale.
Le abilità comunicative sono verificate innanzitutto in sede di lezione, nel rapporto docente-studente (ricevimento e tutoraggio), nelle attività seminariali e di laboratorio.
Verifiche fondamentali si hanno inoltre nel corso degli esami di profitto e soprattutto in occasione dell'esame di laurea: questa verifica finale serve per dimostrare le abilità acquisite e le capacità di esprimere in modo articolato, con un testo scritto e con una esposizione orale, i risultati del percorso formativo individuale.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
ITALIANO
 V - Capacità di apprendimento
I laureati saranno portati ad acquisire spirito critico, a soffermarsi sui problemi con riflessione, a coltivare forme di intraprendenza conoscitiva personale che potranno permettere ai futuri ricercatori di accrescere i dubbi e, quindi, di alimentare un processo virtuoso di acquisizione di ulteriori saperi. Per questo motivo, agli studenti verranno forniti gli strumenti concettuali che, durante le varie fasi dell'insegnamento (lezioni frontali, seminariali, ricerche bibliografiche, ricerche archivistiche, scavi archeologici, ricerche etnografiche sul campo), verranno privilegiati rispetto a quelli di tipo nozionistico. I laureati potranno dunque intraprendere ulteriori studi specialistici in autonomia, avendo acquisito un preciso metodo di apprendimento.
Le capacità di apprendimento sono verificate in diverse occasioni: nel corso delle lezioni, nei momenti di incontro tra studenti e docenti (ricevimento, attività di tutorato), nelle attività pratiche e di tirocinio, nelle prove in itinere se previste, nelle attività seminariali, in occasione degli esami di profitto. Un’ulteriore verifica, globale, si ha nella stesura dell'elaborato finale e nella sua discussione.
Competenze associate alla funzione.
Operatore museale
I laureati applicheranno le conoscenze e le competenze acquisite per fornire un valido supporto a tutte le attività scientifico-divulgative-gestionali dei Musei e dei luoghi della cultura, avendo la possibilità di esprimere il proprio potenziale professionale attraverso il bagaglio di esperienze maturate durante il percorso formativo che, attraverso le numerose attività di didattica integrativa e di tirocinio formativo, consente di: sperimentare forme di collaborazione continuativa in gruppi di lavoro differenziati, applicare le conoscenze per la stesura di testi sintetici, effettuare ricerche bibliografiche, elaborare schede di catalogo, digitalizzare diverse tipologie di documentazione, utilizzare i principali dispositivi digitali e le principali piattaforme internet.

Insegnante nella formazione professionale:
I laureati potranno applicare le competenze acquisite nel reperimento, studio, riordino, sistematizzazione e presentazione di contenuti scientifici, che saranno declinati in forma atta a garantire il trasferimento di nozioni e concetti specifici di discipline a carattere storico, archeologico, geografico, etno-antropologico e storico-artistico.

Accompagnatore turistico:
Le funzioni di guida e accompagnatore turistico consentiranno ai laureati di esprimere le conoscenze acquisite e di poter declinare utilmente il registro comunicativo per le differenti tipologie di utenti e fruitori dei Beni Culturali. L'ampio spettro di conoscenze acquisite si rivelerà un fattore determinante nella capacità di spaziare nei diversi ambiti dei Beni Culturali e le competenze maturate nelle dinamiche del lavoro di gruppo consentiranno di operare in forma professionale con gli Enti locali e i diversi Soggetti pubblici e privati deputati alla gestione, promozione e valorizzazione dei luoghi della cultura.

Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali
Le funzioni di segretari e tecnici degli affari generali consentono ai laureati in Scienze dei Beni Culturali di applicare le competenze argomentative e le abilità linguistico-discorsive maturate durante il percorso formativo. Potranno inoltre essere applicate le capacità di integrazione e interazione con gruppi di lavoro esterni e con i colleghi.
Funzione in contesto di lavoro.
Operatore museale
I laureati potranno svolgere funzioni di assistenza didattica e organizzativa presso musei di varia tipologia, collaborando nell'articolazione degli allestimenti museali, nella realizzazione di mostre, nella redazione di testi e pannelli scientifico-divulgativi e didascalie, nelle campagne di promozione e divulgazione nei social media e nell'assistenza alle attività didattiche e ad altro genere di iniziative destinate al pubblico. Le funzioni di supporto nell'ambito della gestione di Musei, Pinacoteche, Antiquaria, Fondazioni e altri Istituti della cultura, potrà altresì concretizzarsi nei lavori di schedatura informatizzata e riordino documentario e nel supporto di tutte le attività progettuali che necessitano di conoscenze adeguate nello specifico contesto di intervento.

Insegnante nella formazione professionale:
I laureati potranno collaborare nei percorsi di formazione professionale che si avvalgono di qualificate figure per la Docenza e l'assistenza alla Docenza nell'ambito dei Corsi rivolti al settore dei Beni Culturali.

Accompagnatore turistico:
I laureati in Scienze dei Beni Culturali svolgeranno le funzioni di guide e accompagnatori turistici nell'ambito di contesti lavorativi ramificati nel settore del turismo culturale, potenziando l'organico di diverse realtà pubbliche e private, quali Cooperative e altri Soggetti gestori di Musei, Aree e parchi archeologici, sentieri naturalistici, letterari, storico-artistici etc. Le funzioni potranno anche essere svolte attraverso attività di lavoro libero-professionale.

Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali
I laureati svolgeranno attività lavorative con funzioni di responsabilità nei servizi generali e di segreteria presso le amministrazioni pubbliche e private. Le attività riguardano prevalentemente, ma non esclusivamente, la redazione di rapporti informativi, la preparazione di dossier specifici, la redazione di verbali, l’archiviazione delle informazioni sensibili, l’organizzazione di meeting e riunioni, il supporto alla redazione e presentazione di contenuti, la gestione dei rapporti con le utenze.