A partire dagli anni ’70 del XX secolo, il filone di studi noto come Law and Humanities ha visto, soprattutto negli Stati Uniti, il fiorire di ricerche, studi e corsi universitari dedicati specificamente al rapporto tra diritto e cinema. Soltanto negli ultimi anni, le Università italiane hanno cominciato ad introdurre corsi ad hoc dedicati al tema. Il corso si propone, quale obiettivo principale, quello di fornire agli studenti un nuovo approccio critico al diritto attraverso l’analisi del linguaggio cinematografico. In particolare, il corso seguirà, da una parte, la prospettiva denominata film-as-law, ossia relativa all’indagine su come i film funzionino quali pratiche di costruzione di una vera e propria «cultura giuridica» dello spettatore, creando determinate aspettative in merito a ciò che un sistema giuridico dovrebbe o non dovrebbe essere, veicolando determinate concezioni dei diritti e della giustizia. Dall’altra, esso fornirà allo studente strumenti per pensare il diritto attraverso i film, ossia mostrando come il linguaggio cinematografico possa funzionare come pratica per pensare alcuni problemi e questioni giuridiche attraverso forme e logiche differenti rispetto a quella propria del linguaggio giuridico tradizionale.