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Status professionale conferito dal titolo. Manager naturalista dell'ambiente e del territorio Il laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio ha prospettive di impiego nel settore pubblico, in quello privato e nella libera professione. Nel settore pubblico può trovare impiego nei Ministeri e altri Enti quali l'Istituto Superiore di Sanità, l'ISPRA, le Stazioni Sperimentali, i Parchi e le Riserve Naturali. Può inoltre trovare impiego negli Enti di Ricerca come Università o CNR, nelle Amministrazioni Regionali, Provinciali, Comunali, o altri Enti Pubblici che richiedano competenze apicali di tipo ambientale e territoriale. Per quanto riguarda le possibilità di sbocchi occupazionali nel settore privato sono sempre più numerose le società e consorzi di società che richiedono figure d'alto livello formativo che, successivamente alla raccolta e all'elaborazione dei dati ambientali, siano in grado di elaborare modelli descrittivi e funzionali dello stato dell'ambiente e del territorio con i quali formalizzare, progettare e realizzare la pianificazione territoriale ambientale e piani di risanamento ambientale a varie scale spaziali e temporali in termini complessi e articolati. Sono inoltre sempre più richieste figure come quelle del laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio in grado di gestire, in termini di management, tutte le operazioni di valutazione di impatto, di eco-bilancio, di certificazione ambientale e di sviluppo permissibile nell'ambito di specifici ecosistemi. Il laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio, come tutti i laureati magistrali della Classe LM-75 Scienze e Tecnologie per l'Ambiente ed il Territorio, può accedere all'esame di stato degli ordini professionali di Architetto paesaggista, Biologo, Geologo e Agronomo per svolgere attività libero professionale.
Caratteristiche prova finale. La prova finale consiste nella preparazione e discussione di una tesi sperimentale svolta sotto la supervisione di uno o più docenti afferenti al Consiglio di Corso di Studi in un arco di tempo non inferiore ad un anno. La tesi dovrà consistere in un elaborato originale sviluppato in maniera autonoma dallo studente sulla base di un'attività sperimentale di laboratorio o di campo incentrata su problematiche proprie della ricerca scientifica nel campo delle scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio e di quelle naturali. La tesi è finalizzata al conseguimento di capacità di lavoro sperimentale autonomo, acquisizione ed elaborazione dei dati, discussione e presentazione critica dei risultati e delle fonti bibliografiche internazionali.
Conoscenze richieste per l'accesso. Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio occorre essere in possesso di una Laurea di primo livello (classe 27 o classe L-32) o di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. L'ammissione è consentita anche a studenti in possesso di altre Lauree, previa valutazione di congruità complessiva del percorso formativo precedente all'iscrizione. Il Consiglio di Corso di Studio valuterà il livello scientifico-culturale specifico dei candidati, che deve essere tale da permettere il raggiungimento del titolo di laurea magistrale nei termini previsti. In particolare la presentazione della domanda per l'accesso al corso di laurea magistrale è subordinata al possesso di almeno uno dei seguenti requisiti. - laurea triennale della classe 27 o L-32; - laurea triennale della classe 12 o L-13; - laurea triennale della classe L-25; - laurea quinquennale in Scienze Ambientali dell'ordinamento previgente; - laurea in Scienze Naturali dell'ordinamento previgente; - laurea in Scienze Biologiche dell'ordinamento previgente; -lauree di altro tipo purché si siano precedentemente acquisiti i crediti di seguito elencati nei settori scientifico-disciplinari richiesti: CHIM/02, CHIM/03 e/o CHIM/06: 12 CFU; BIO/01 e/o BIO/02 e/o BIO/03 e /o BIO/05 e/o BIO/07: 12 CFU; GEO/03 e/o GEO/02 e/o GEO/04 e/o GEO/07: 12 CFU. Nel caso di un percorso formativo non rispondente ai criteri sopra indicati, prima dell'iscrizione dovranno essere acquisiti i crediti mancanti relativi alle attività formative nei SSD sopra indicati. Infatti, chi non avesse acquisito in precedenza i CFU richiesti, deve acquisire i relativi CFU prima dell'iscrizione alla Laurea Magistrale. Per raggiungere l'obiettivo è possibile l'iscrizione ai corsi singoli degli insegnamenti dei relativi SSD del Corso di Laurea di I livello in Scienze Naturali dell'Università degli Studi di Sassari. È inoltre richiesta la conoscenza della lingua inglese almeno al livello B1, certificata o riconosciuta con idoneità linguistica di pari livello in un corso universitario o verificata tramite colloquio.
Titolo di studio rilasciato. Laurea Magistrale in GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati. Manager naturalista dell'ambiente e del territorio Il laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio ha prospettive di impiego nel settore pubblico, in quello privato e nella libera professione. Nel settore pubblico può trovare impiego nei Ministeri e altri Enti quali l'Istituto Superiore di Sanità, l'ISPRA, le Stazioni Sperimentali, i Parchi e le Riserve Naturali. Può inoltre trovare impiego negli Enti di Ricerca come Università o CNR, nelle Amministrazioni Regionali, Provinciali, Comunali, o altri Enti Pubblici che richiedano competenze apicali di tipo ambientale e territoriale. Per quanto riguarda le possibilità di sbocchi occupazionali nel settore privato sono sempre più numerose le società e consorzi di società che richiedono figure d'alto livello formativo che, successivamente alla raccolta e all'elaborazione dei dati ambientali, siano in grado di elaborare modelli descrittivi e funzionali dello stato dell'ambiente e del territorio con i quali formalizzare, progettare e realizzare la pianificazione territoriale ambientale e piani di risanamento ambientale a varie scale spaziali e temporali in termini complessi e articolati. Sono inoltre sempre più richieste figure come quelle del laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio in grado di gestire, in termini di management, tutte le operazioni di valutazione di impatto, di eco-bilancio, di certificazione ambientale e di sviluppo permissibile nell'ambito di specifici ecosistemi. Il laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio, come tutti i laureati magistrali della Classe LM-75 Scienze e Tecnologie per l'Ambiente ed il Territorio, può accedere all'esame di stato degli ordini professionali di Architetto paesaggista, Biologo, Geologo e Agronomo per svolgere attività libero professionale.
Abilità comunicative. Il laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio è in grado di comunicare, in modo chiaro e senza equivoci, informazioni, dati scientifici e conclusioni ad interlocutori specialisti e non, anche attraverso l'elaborazione di relazioni scritte, presentando i dati sperimentali in forma di schemi, tabelle e grafici, anche con l'uso della lingua inglese. È capace di comunicare efficacemente le proprie conoscenze e competenze all'interno di gruppi e in ambiti lavorativi, sia in fase di progettazione che di gestione. Modalità di acquisizione e strumenti didattici: i corsi frontali e le esercitazioni richiederanno allo studente una continua partecipazione e interazione con gli altri anche attraverso la risoluzione di casi studio e attività di rilevazione e studio svolte sul campo. Le prove d'esame richiedono l'esposizione scritta e/o orale di un modello teorico, o di un paradigma scientifico o di un concetto con pertinenza e padronanza oltre che proprietà di linguaggio. Verifica: presentazione e discussione di elaborati, prove intermedie (ove previste) e prove finali.
Capacità di apprendimento. I laureati magistrali sono dotati, in virtù della formazione ricevuta, della capacità di sviluppare e approfondire continuamente le competenze durante l'intero arco temporale della loro professione. In particolare, sono in grado di consultare ed elaborare dati, adottare metodologie e tecniche d'indagine desunte da pubblicazioni scientifiche internazionali. Sono inoltre in grado di consultare banche dati specialistiche, adottare tecnologie innovative, utilizzare strumenti conoscitivi avanzati per l'aggiornamento delle conoscenze. Modalità di acquisizione e strumenti didattici: l'insieme delle modalità e degli strumenti didattici già illustrati per gli altri descrittori consentiranno allo studente di acquisire la capacità di apprendere facilmente le diverse tematiche oggetto di studio e raggiungere gli obiettivi formativi qualificanti e specifici prefissati. Verifica: valutazione di elaborati, prove intermedie ove previste, esami finali e prova finale a conclusione del percorso formativo.
Autonomia di giudizio. I laureati magistrali acquisiscono elevate capacità di ragionamento critico e sono in grado di svolgere attività tecnico-scientifica in modo autonomo, individuando i metodi più appropriati per affrontare problematiche nell'ambito delle scienze naturali, ambientali e territoriali e della gestione delle risorse biotiche ed abiotiche. La loro autonomia di giudizio deriva da una formazione interdisciplinare che garantisce la comprensione e la capacità di agire in contesti ampi e complessi, valutando anche gli apporti delle singole discipline specialistiche. Tale autonomia si esplica nella valutazione di progetti e nei processi decisionali relativi alla loro gestione, come anche nella responsabilità di strutture e personale e nell'individuazione di prospettive/strategie di sviluppo innovative. Inoltre, i laureati magistrali sanno gestire, con assunzione di responsabilità personale, la valutazione e interpretazione di dati sperimentali in ricerche applicate. Modalità di acquisizione e strumenti didattici: i corsi frontali e le esercitazioni richiederanno allo studente una continua partecipazione e interazione con gli altri anche attraverso la risoluzione di casi studio. Le prove d'esame richiedono l'esposizione scritta e/o orale di un modello teorico, o di un paradigma scientifico o di un concetto con pertinenza e padronanza oltre che proprietà di linguaggio. Verifica: presentazione e discussione di elaborati, prove intermedie (ove previste) e prove finali.
Conoscenza e comprensione. Area di Apprendimento: Ecosistemi terrestri Il laureato conosce e comprende: -la diversità biologica e la sua evoluzione; -i metodi di analisi e di monitoraggio delle popolazioni della macrofauna terrestre e delle piante vascolari; -le dinamiche naturali e indotte da processi antropici in seguito allo sfruttamento di georisorse, che incidono sugli elementi fisici della superficie terrestre; -la diversità dei paesaggi naturali e rurali; -i principali protocolli internazionali e nazionali per la conservazione degli habitat e delle specie; -la legislazione legata alle problematiche ambientali; -le problematiche legate all'inquinamento del suolo e i metodi di bonifica. E' in grado di lavorare in gruppo e di interagire con altre figure professionali, anche con ruoli di coordinamento, nella gestione dell'ambiente e del territorio. Modalità di acquisizione e strumenti didattici: le conoscenze di metodo e contenuto scientifico e professionale sono acquisite attraverso lezioni frontali, integrate da esercitazioni e/o esperienze pratiche sul campo o in laboratorio. Verifica: gli studenti sono valutati, anche in base alla loro partecipazione attiva alle esercitazioni ed alle esperienze pratiche, con un esame finale e, ove previsto, con prove conoscitive intermedie e presentazione e discussione di elaborati. Area di Apprendimento: Ecosistemi marini Il laureato conosce e comprende: -le dinamiche che incidono sul litorale ed i rapporti tra l’idrodinamica ed il movimento dei sedimenti, anche in relazione allo sfruttamento di georisorse; -la dimensione economica e giuridica delle risorse naturali della fascia costiera e i metodi di stima del valore economico dei beni ambientali; -la diversità biologica marina a diversi livelli (genetico, specie, comunità ed ecosistema); -le forze evolutive che modellano la diversità biologica; -i metodi di analisi e di monitoraggio della struttura e funzionamento di habitat marino costieri e le principali interazioni tra specie e attività antropiche, stimando gli impatti e strategie di ripristino; -i principali protocolli internazionali e nazionali per la conservazione degli habitat marini e costieri e di specie vulnerabili; -i principi fondamentali per l’individuazione di aree di rilevante interesse per la conservazione ed il recupero della biodiversità; A tal fine, il Corso di Laurea Magistrale prevede intense attività didattiche sul campo perché lo studente, attraverso l'esperienza diretta, acquisisca ampie conoscenze e padronanza delle principali e moderne metodologie e tecniche concettuali e strumentali di valutazione delle risorse. Modalità di acquisizione e strumenti didattici: le conoscenze di metodo e contenuto scientifico e professionale sono acquisite attraverso lezioni frontali, integrate da esercitazioni e/o esperienze pratiche sul campo o in laboratorio. Verifica: gli studenti sono valutati, anche in base alla loro partecipazione attiva alle esercitazioni ed alle esperienze pratiche, con un esame finale e, ove previsto, con prove conoscitive intermedie e presentazione e discussione di elaborati.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Area di Apprendimento: Ecosistemi terrestri Il laureato sa: -Applicare tecniche di rilevamento geologico, di prospezione e caratterizzazione di georisorse; -Valutare e quantificare i servizi ecosistemici terrestri per contribuire alla definizione di linee di sviluppo sostenibile anche in relazione alle capacità di analisi dei fabbisogni degli stakeholders locali; -Disegnare protocolli sperimentali per il monitoraggio di popolazioni animali e vegetali; -Applicare metodologie di monitoraggio della diversità biologica e delle relazioni funzionali, biotiche e abiotiche, negli ecosistemi terrestri; -Identificare i principali fattori di minaccia delle popolazioni animali e vegetali e le possibili soluzioni gestionali per la conservazione di habitat e specie; -Lavorare in gruppo e interagire con altre figure professionali, anche con ruoli di coordinamento, nella gestione dell'ambiente e del territorio; -Scegliere e utilizzare attrezzature, strumenti e metodi appropriati per rilevare la diversità strutturale e funzionale; -Elaborare carte faunistiche, geologiche e della vegetazione. Modalità di acquisizione e strumenti didattici: le conoscenze di metodo e contenuto scientifico e professionale sono acquisite attraverso lezioni frontali, integrate da esercitazioni e/o esperienze pratiche sul campo o in laboratorio. Verifica: gli studenti sono valutati, anche in base alla loro partecipazione attiva alle esercitazioni ed alle esperienze pratiche, con un esame finale e, ove previsto, con prove conoscitive intermedie e presentazione e discussione di elaborati. Area di Apprendimento: Ecosistemi marini Il laureato sa: -Fare rilevamenti di geologia marina e campionamenti in ambiente marino; -Applicare le tecniche di analisi costi/benefici e le loro evoluzioni dalla valutazione di impatto; -Valutare e quantificare i servizi ecosistemici marini per contribuire alla definizione di linee di sviluppo sostenibile anche in relazione alle capacità di analisi dei fabbisogni degli stakeholders locali; -Disegnare protocolli sperimentali per il monitoraggio di specie e habitat marini; -Identificare i principali fattori di minaccia delle popolazioni animali e vegetali e le possibili soluzioni gestionali per la conservazione di habitat e specie; -Applicare metodologie di monitoraggio della diversità biologica e delle relazioni funzionali, biotiche e abiotiche, negli ecosistemi marino costieri; -Rilevare ed elaborare carte degli habitat marini. Modalità di acquisizione e strumenti didattici: le conoscenze di metodo e contenuto scientifico e professionale sono acquisite attraverso lezioni frontali, integrate da esercitazioni e/o esperienze pratiche sul campo o in laboratorio. Verifica: gli studenti sono valutati, anche in base alla loro partecipazione attiva alle esercitazioni ed alle esperienze pratiche, con un esame finale e, ove previsto, con prove conoscitive intermedie e presentazione e discussione di elaborati.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione. ITALIANO
Competenze associate alla funzione. Manager naturalista dell'ambiente e del territorio Per lo svolgimento delle sue funzioni il laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio si basa sulle competenze acquisite che gli consentono di utilizzare rigorosamente il metodo scientifico, applicare adeguati metodi di analisi dei dati, affrontare le problematiche ambientali con approccio multidisciplinare, utilizzare strumenti adeguati per la gestione dell'ambiente, valutare le risorse e gli impatti dovuti alle attività antropiche, divulgare le informazioni in maniera rigorosa.
Funzione in contesto di lavoro. Manager naturalista dell'ambiente e del territorio Il laureato magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio è in grado di lavorare in autonomia, di interagire con figure di estrazione scientifica differente e di coordinare gruppi di lavoro multidisciplinari. Può quindi trovare inserimento in contesti lavorativi pubblici o privati per lo svolgimento di funzioni di responsabilità e organizzative relative alla gestione del territorio; al controllo dello stato di conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali; al controllo dello stato di salute dell'ambiente; alla valorizzazione e ripristino delle risorse ambientali compromesse; alla ricerca di base e applicata in campo naturalistico e ambientale; all'analisi e valutazione degli impatti delle attività antropiche sulle componenti biotiche e abiotiche degli ecosistemi e sui servizi ecosistemici; alla didattica, divulgazione scientifica ed educazione ambientale.
Descrizione obiettivi formativi specifici. Il laureato in gestione dell'Ambiente e del Territorio è una figura professionale e intellettuale che possiede conoscenze del linguaggio scientifico, dei suoi fondamenti ed ha una solida cultura sistemica di ambiente, derivante dall'integrazione delle conoscenze di base, relative alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, geologiche e biologiche, con quelle relative alla descrizione e quantificazione dei processi naturali e dei sistemi ecologici. La formazione specialistica acquisita nei diversi settori, consente al Laureato in Gestione dell'Ambiente e del Territorio di operare, in piena autonomia, nel settori della gestione e tutela delle risorse ambientali e del territorio. Le attività formative sono organizzate affinché i laureati del Corso di Laurea magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio acquisiscano conoscenze e competenze per: - analizzare, controllare e gestire realtà ambientali e territoriali complesse in una prospettiva sistemica, avendo chiara cognizione delle strutture, delle funzioni e dei relativi processi e dei fattori che li regolano; - conoscere e saper sviluppare appropriate tecniche d'indagine del territorio e di analisi dei dati, supportate da specifiche metodologie, che permettano l'integrazione delle conoscenze multidisciplinari e delle competenze a differenti scale sistemiche, temporali e spaziali; - affrontare i problemi legati al controllo e alla gestione del territorio, valutati secondo i criteri della sostenibilità e permissibilità; - saper valutare le risorse (rinnovabili e non) e gli impatti ambientali, attraverso la formulazione e l'utilizzo di modelli, con l'impiego di strumenti concettuali e metodologici; - progettare e gestire autonomamente il ripristino e la conservazione della qualità di realtà ambientali complesse. Nello specifico il Corso di Laurea magistrale darà un'idonea preparazione per: - identificare e valutare le risorse biotiche e abiotiche a livello ecosistemico; - analizzare e gestire i sistemi terrestri, acquatici interni e marini secondo un approccio di tipo olistico; - valutare la qualità ambientale, gli impatti relativi ad interventi antropici e il controllo degli inquinanti nel sistema complesso; - gestire in termini permissibili specifici ecosistemi; - gestire popolazioni di specie in pericolo di estinzione sia in situ che ex-situ; - progettare le soluzioni più adeguate per recuperare ecosistemi compromessi. Il percorso formativo è strutturato in modo da sviluppare competenze specifiche nei diversi campi relativi alla gestione dell’ambiente e del territorio. Durante il primo anno si svolgono la maggior parte delle lezioni in modo da lasciare ampio spazio nel secondo anno e, in particolare nel secondo semestre, alle esperienze di tirocinio e internato di tesi.