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Libero
Status professionale conferito dal titolo. Archeologo Gli archeologi potranno lavorare con contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato presso gli Enti pubblici (Università, Istituti di ricerca, Soprintendenze archeologiche, Poli Museali, Unioni dei Comuni et similia) e alcuni soggetti privati (Imprese edili, Cooperative, Società scientifiche, Studi professionali etc.) che operano direttamente o indirettamente nel settore della ricerca archeologica. I laureati magistrali in Archeologia potranno dunque operare con funzioni di coordinamento nei cantieri di scavo archeologico, sia in relazione a progetti di studio, valorizzazione, recupero e restauro dei Beni archeologici, sia nel caso di interventi di urgenza o scavi programmati nell'ambito degli appalti di natura pubblica e privata. Ricercatore Nel settore della ricerca gli sbocchi occupazionali conducono verso la figura dell'archeologo e/o del tecnico laureato presso Enti e Istituti di ricerca pubblici e privati. La laurea magistrale consente di operare come archeologi nei cantieri di scavo e di partecipare alle selezioni di professionisti in seno a progetti di ricerca specifici attivati da Università e altri Enti pubblici (Comuni, Soprintendenze). Coordinatore di attività museali Potranno essere ricoperti vari ruoli di carattere tecnico-scientifico nell'ambito di diversi Enti pubblici e privati quali: Musei archeologici, artistici, etnografici, Pinacoteche, Antiquaria, Fondazioni e altri luoghi e Istituti della cultura. I laureati potranno lavorare nei progetti di schedatura, catalogazione e pubblicazione di beni culturali materiali e immateriali patrocinati e finanziati dagli Enti pubblici e privati; negli interventi di adeguamento del materiale informativo e di riallestimento delle collezioni museali pubbliche e private; nei servizi di accoglienza al pubblico e nelle iniziative didattiche; nella redazione di contenuti scientifico-divulgativi.
Caratteristiche prova finale. L'esame di laurea consiste nella stesura di un elaborato scritto con carattere di originalità (su una tematica concordata con un Relatore) articolata ed approfondita, e nella successiva discussione dello stesso; l'argomento dovrà essere coerente con il percorso formativo seguito dallo studente, e, attraverso l'elaborato, il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito adeguate conoscenze sullo specifico tema prescelto e le necessarie competenze metodologiche, critiche e comunicative.
Conoscenze richieste per l'accesso. Laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali (L-1) o equivalente dei vecchi ordinamenti, per coloro che abbiano acquisito almeno 48 CFU di cui 30 CFU in discipline archeologiche e 18 CFU in discipline storiche (requisito curriculare) come sotto dettagliato: - 6 CFU nel SSD L-ANT/10 (Metodologie della ricerca archeologica); - 24 CFU nei seguenti SSD: L-ANT/01 (Preistoria e Protostoria), L-ANT/06 (Etruscologia e antichità italiche), L-ANT/07 (Archeologia classica), L-ANT/08 (Archeologia cristiana e medievale), L-ANT/09 (Topografia antica), L-OR/05 (Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico), L-OR/06 (Archeologia fenicio-punica); - 18 CFU nei seguenti SSD: M-STO/01 (Storia medievale), M-STO/02 (Storia moderna), M-STO/04 (Storia contemporanea), M-STO/09 (Paleografia), L-ANT/02 (Storia greca), L-ANT/03 (Storia romana). Possono accedere al Corso di Laurea anche: - studenti in possesso della laurea in Scienze dei beni culturali (L-1) che non abbiano maturato i 48 CFU previsti per l'accesso diretto, - oppure laureati in altre classi, - oppure studenti laureati all'estero. In questi casi è prevista la valutazione del curriculum individuale (requisiti curriculari di cui sopra) e della preparazione personale da parte di un'apposita commissione che potrà stabilire eventuali percorsi formativi di riallineamento. Si dovrà inoltre dimostrare di possedere la padronanza, scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea (liv. B1 - con riferimento alla classificazione CEFR - Common European Framework of Reference for Languages) oltre l'Italiano. Il possesso dei requisiti curriculari e della preparazione dello studente per l’accesso al Corso di Laurea viene verificato mediante colloquio con apposita commissione.
Obiettivi formativi specifici. I laureati nel Corso di Laurea in Archeologia: - acquisiscono conoscenze specialistiche negli ambiti dei Beni Culturali e della Filologia, Letterature e Storie dell'Antichità relativamente a tematiche inerenti il mondo antico nei suoi risvolti filologico-letterari, storico-epigrafici, storico-geografici, artistici, archeologici e concernenti ogni espressione della vita materiale con il supporto dei più avanzati strumenti di analisi; dovranno essere in grado di utilizzare tutte le fonti necessarie per lo studio di processi storici e di contesti archeologici; dei contesti spaziali, geografici ed ambientali del mondo antico. I laureati dovranno inoltre acquisire un'ottima padronanza della lingua italiana, con relativa conoscenza dei lessici disciplinari; per i curricula classici sarà inoltre indispensabile la conoscenza delle lingue antiche; tutti dovranno essere in grado di utilizzare fluentemente in forma scritta ed orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, anche in riferimento a lessici specialistici (Liv. B2 CEFR). I laureati dovranno acquisire una conoscenza adeguata degli strumenti telematici ed informatici per affrontare la ricerca e per diffondere contenuti scientifici. I laureati nella Classe LM-2 Archeologia acquisiranno tramite percorsi disegnati secondo uno schema cronologico e culturale conoscenze specialistiche nei diversi ambiti. Si punterà ad una conoscenza approfondita delle problematiche storiche, archeologiche e tecnologiche, sia dal punto di vista dei contenuti, sia da quello dei metodi di studio. - I laureati dovranno essere capaci di utilizzare le conoscenze acquisite, nonché di elaborare e realizzare progetti di ricerca nei campi di loro competenza e di potersi confrontare con colleghi stranieri, grazie anche alle esperienze offerte presso Università dell'Unione Europea, nel quadro del progetto Socrates-Erasmus, grazie ad esperienze didattiche alternative come le summer schools. - Saranno in grado di sviluppare, in autonomia di ricerca, soluzioni a problemi archeologici e storici che si potranno loro presentare, anche in relazione a tematiche nuove e in contesti interdisciplinari. - Il corso di laurea Magistrale si propone di formare figure competenti nella divulgazione dei relativi contenuti scientifici nell'ambito della ricerca e nelle strutture preposte alla tutela, gestione, valorizzazione e fruizione dei beni archeologici. - i laureati sviluppano capacità di studiare e apprendere le varie tematiche in maniera autonoma e con il ricorso ai principali strumenti di apprendimento. Per acquisire dette competenze il laureato compie un percorso formativo che comprende il superamento di esami dopo la frequenza (non obbligatoria) di lezioni frontali. A completamento del percorso formativo si devono frequentare obbligatoriamente attività pratiche di tirocinio presso enti e istituzioni del settore (Soprintendenze, musei, parchi archeologici e centri di ricerca) e attività di scavo e ricognizione archeologica dirette da docenti del corso in collaborazione con i suddetti enti. Per lo svolgimento di tale attività si intendono confermare le convenzioni già attive, che sono alla base di un costante rapporto tra Università e parti interessate del mondo del lavoro.
Titolo di studio rilasciato. Laurea Magistrale in ARCHEOLOGIA
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione Nel percorso formativo del Corso di Laurea magistrale in Archeologia è prevista l'acquisizione di conoscenze approfondite di una serie di discipline archeologiche già oggetto di studio nel Corso triennale in Scienze dei Beni Culturali, dalla Preistoria all'Archeologia post-medievale; i laureati potranno seguire percorsi individuali e/o curricula che porteranno ad una specializzazione entro un determinato ambito cronologico (Preistoria e protostoria, Archeologia classica, Orientalistica, Archeologia tardoantica, medievale e post-medievale). Anche le discipline storiche e filologico-letterarie previste sono funzionali a rafforzare la comprensione dei periodi di riferimento, per acquisire una maggiore coscienza esegetica e interpretativa di specifici fenomeni e applicarle in contesti di ricerca originali. Ampio spazio è dato alle discipline metodologiche e alle scienze applicate all'archeologia, che possono costituire la base per uno specifico percorso formativo; tali conoscenze consentono al laureato in Archeologia di avere padronanza in ambiti innovativi e trasversali, di affrontare problemi complessi e di elaborare idee originali nella ricerca, in una prospettiva del tutto inter e multidisciplinare. Lo stesso può dirsi per le specifiche conoscenze di ambito geografico, rivolte all'uso dei sistemi informativi territoriali, e demoetnoantropologico, approfondite nelle interazioni di metodo. Al laureato magistrale è richiesta la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, con l'uso di lessici disciplinari, ad un livello B2 (classificazione CEFR) oltre l'Italiano. Tali competenze verranno verificate innanzitutto nel corso delle lezioni, stimolando gli studenti a sviluppare un approccio critico alle tematiche affrontate, e soprattutto nelle verifiche finali, in occasione degli esami di profitto: in alcuni casi sono previste verifiche intermedie.
II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione Le capacità di applicare le conoscenze derivano innanzitutto dalla stessa struttura del corso, che permette di focalizzare l'attenzione su ambiti maggiormente circoscritti in cui si ha la necessità di porre in forte inter-relazione tutte le discipline affrontate (storiche, archeologiche, filologico-letterarie, etc). Inoltre le ampie conoscenze metodologiche, scientifiche e tecniche, acquisite non solo a livello teorico ma strettamente legate alle attività di ricerca sul campo, consentono di affrontare problematiche complesse e innovative, di maggiore specificità. Le attività di laboratorio e di tirocinio, condotte sia come didattica integrativa che come esperienze all'esterno (in collaborazione con enti e istituzioni differenti, pubbliche e private, impegnate nel campo della ricerca, della tutela, della fruizione, della valorizzazione dei Beni archeologici), sono finalizzate ad accrescere le competenze specifiche per operare nel mondo del lavoro e della ricerca in ambito archeologico, anche in settori di elevata specializzazione. Il supporto teorico delle conoscenze passa dunque, attraverso una comprensione più approfondita delle stesse e l'acquisizione di una maggiore coscienza critica, allo sviluppo delle competenze individuali. Le competenze nell'applicare le conoscenze acquisite e la comprensione delle stesse potranno essere verificate a livello teorico nel corso delle stesse lezioni, nelle attività di tutoraggio, quando previsto in occasione delle verifiche intermedie e soprattutto in quelle finali, attraverso gli esami di profitto; tali competenze potranno essere anche verificate, a livello pratico per alcuni specifici ambiti disciplinari caratterizzanti, anche nelle attività sul campo e nei tirocini.
III - Autonomia di giudizio I laureati magistrali dovranno, forti della loro conoscenza delle fonti documentali, porsi di fronte alle correnti ed ai filoni di studio in maniera consapevole e autonoma, mostrando indipendenza di giudizio ed originalità nell'approccio alle problematiche. Essi dovranno essere inoltre consapevoli del quadro storiografico entro cui si siano andate costituendo le varie correnti critiche. Ai laureati in Archeologia verranno offerti gli strumenti per acquisire una conoscenza del patrimonio archeologico mediterraneo ed europeo che consenta di avere la consapevolezza dell'importanza dell'archeologia della Sardegna. Sarà dotato di strumenti bibliografici e di esperienza sul campo per inserire la propria ricerca nel quadro più ampio dell'Italia e del Mediterraneo. Questi strumenti saranno acquisiti attraverso lezioni, partecipazione a seminari e convegni, ad attività di ricerca congiunte con altre Università italiane e straniere. I laureati potranno così integrare e accrescere progressivamente le loro conoscenze e formulare giudizi autonomi anche in relazione agli aspetti etici del proprio campo di studi. L'autonomia di giudizio, competenza che viene acquisita gradatamente, viene verificata in maniera costante nel corso delle lezioni, stimolando gli studenti ad intervenire sulle tematiche affrontate e a collegare gli eventi; fondamentali sono inoltre i servizi di ricevimento e di tutoraggio, le attività sul campo e di tirocinio e soprattutto gli esami finali.
IV - Abilità comunicative I laureati dovranno mostrare capacità espressive e compositive nella realizzazione di comunicazioni scientifiche e di saggi scritti e, tenendo conto del pubblico cui si rivolgono, dovranno sviluppare capacità linguistiche in ambito didattico, divulgativo e scientifico. Dovranno anche essere in grado di realizzare esposizioni che si avvarranno di supporti informatici e di tecnologie audiovisive. Il laureato sarà in grado di presentare le complessità dell'interpretazione di un complesso o un contesto antico durante incontri scientifici, convegni e conferenze. Inoltre sarà in grado di offrire forme di divulgazione per il grande pubblico attraverso mostre e l'utilizzo di supporti virtuali. Saranno altresì in grado di produrre in autonomia proposte per nuove forme di ricerca e di valorizzazione di complessi monumentali anche con il supporto delle più avanzate tecnologie digitali ed informatiche. Le abilità comunicative sono verificate innanzitutto in sede di lezione, nel rapporto docente-studente (ricevimento e tutoraggio), nelle attività seminariali e di laboratorio. Verifiche fondamentali si hanno inoltre nel corso degli esami di profitto e soprattutto in occasione dell'esame di laurea: questa verifica finale serve per dimostrare le abilità acquisite e le capacità di esprimere in modo articolato, con un testo scritto e con una esposizione orale, i risultati del percorso formativo individuale.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione. ITALIANO
V - Capacità di apprendimento Il corso di studi magistrale dovrà fornire allo studente gli strumenti per orientarsi nella complessa realtà bibliografica relativa al mondo antico che richiede: un'analisi specifica delle fonti bibliografiche (riviste, monografie, studi d'insieme, repertori di fonti epigrafiche, iconografiche, storiche e cartografiche); una solida formazione linguistica; la capacità di poter raggiungere le informazioni di base attraverso la padronanza dei principali studi sul mondo antico; un continuo aggiornamento relativo a database e strumenti per il reperimento di informazioni avanzate online. Attraverso le numerose attività di didattica integrativa e le attività di tirocinio formativo, il laureato svilupperà una spiccata capacità di studiare ulteriormente in modo autodiretto: ciò permetterà l'acquisizione di quelle capacità di autonomia necessarie per l'ingresso nel mondo del lavoro o che consentano la prosecuzione del curriculum formativo con Master di II livello in Beni Culturali, Scuole di Specializzazione, Dottorati di ricerca e, successivamente, con il conferimento di Assegni di ricerca o di contratti con il mondo universitario e/o con altri Enti preposti ai Beni Culturali. Le capacità di apprendimento sono verificate in diverse occasioni: nel corso delle lezioni, nei momenti di incontro tra studenti e docenti (ricevimento, attività di tutorato), nelle attività pratiche e di tirocinio, nelle prove in itinere se previste, nelle attività seminariali, in occasione degli esami di profitto. Un’ulteriore verifica, globale, si ha nella stesura dell'elaborato finale e nella sua discussione.
Competenze associate alla funzione. Archeologo Gli archeologici nel contesto lavorativo potranno applicare: le abilità maturate attraverso l'approfondimento delle metodologie della ricerca archeologica e attraverso la partecipazione attiva ad indagini di scavo; le conoscenze specialistiche e le competenze acquisite nelle discipline storiche e archeologiche; le capacità di condurre un'estesa ricerca e la corretta esegesi delle fonti documentarie; la padronanza delle principali tecnologie informatiche e di quelle specificatamente applicate ai Beni Culturali, in particolare per la gestione ed elaborazione dei dati (GIS, database etc.), per l'archeologia virtuale e la post-elaborazione digitale delle immagini; le competenze di tipo legislativo e amministrativo in relazione alla normativa del settore; le capacità di coordinamento e le conoscenze approfondite nell'uso di strumenti e attrezzature specifiche (laser scanner, stazioni totali/livelli ottici, GPS differenziale etc.); la padronanza dei processi cognitivi e delle conoscenze necessarie alla corretta interpretazione dei risultati. Nei rapporti con le Istituzioni e nel lavoro all'esterno dei cantieri di scavo, verranno altresì applicate le competenze di tipo museografico e museologico, le capacità e le competenze comunicative e linguistiche. Ricercatore Nello specifico ambito della ricerca scientifica, gli archeologici potranno applicare le abilità maturate attraverso l'approfondimento delle metodologie della ricerca archeologica e attraverso la partecipazione attiva alle indagini di scavo; le conoscenze e le competenze acquisite nelle discipline storiche e archeologiche e le capacità di condurre un'estesa ricerca e la corretta esegesi delle fonti documentarie; la padronanza delle tecnologie informatiche di base e di quelle specificatamente applicate ai Beni Culturali, in particolare per la gestione ed elaborazione dei dati (GIS, database etc.) e per l'archeologia virtuale e la post-elaborazione digitale delle immagini; le competenze di tipo legislativo e amministrativo di base e in relazione alla normativa del settore; le capacità di coordinamento e le conoscenze nell'uso di strumenti e attrezzature specifiche (laser scanner, stazioni totali/livelli ottici, GPS differenziale etc.); la padronanza delle metodologie di acquisizione dei dati, nonché dei processi cognitivi e delle conoscenze necessarie alla corretta interpretazione dei risultati. Potranno altresì essere richieste specifiche competenze nell'ambito della museografia e della museologia e particolari abilità di tipo comunicativo per la stesura di testi specialistici, anche in lingua straniera. Coordinatore di attività museali I laureati applicheranno le conoscenze e le competenze acquisite per fornire un valido supporto a tutte le attività scientifico-divulgative-gestionali dei Musei e dei luoghi della cultura, avendo la possibilità di esprimere il proprio potenziale professionale attraverso il bagaglio di esperienze maturate durante il percorso formativo che, attraverso le numerose attività di didattica integrativa e di tirocinio formativo, consente di: sperimentare forme di collaborazione continuativa in gruppi di lavoro differenziati, applicare le conoscenze per la stesura di testi sintetici, effettuare ricerche bibliografiche, elaborare schede di catalogo, digitalizzare diverse tipologie di documentazione, utilizzare i principali dispositivi digitali e le principali piattaforme internet. Nei rapporti con le Istituzioni verranno altresì applicate le competenze di tipo museografico e museologico, le capacità e le competenze comunicative e linguistiche funzionali ad attività organizzative, espositive, di didattica e di accoglienza nei Musei, parchi e aree archeologiche. Il contesto di lavoro consentirà ai laureati in Archeologia di applicare le competenze argomentative e le abilità linguistico-discorsive maturate durante il percorso formativo. Potranno inoltre essere applicate le capacità di interrelazione e coordinamento dei gruppi di lavoro.
Funzione in contesto di lavoro. Archeologo La figura dell'archeologo responsabile nei cantieri archeologici curerà il coordinamento di gruppi di lavoro sia durante le attività di indagine stratigrafica sul terreno sia durante le fasi di elaborazione e interpretazione delle informazioni, attraverso le operazioni di inventariazione, documentazione grafica e fotografica e la stesura di relazioni e schede dettagliate sulle attività di cantiere e sui reperti rinvenuti nel corso delle indagini. Oltre all'applicazione sul campo, gli archeologi avranno la funzione di esperti per le consulenze di ambito archeologico e le connesse attività presso Enti e Istituzioni, nonché la responsabilità e il coordinamento delle iniziative all'interno di Musei, parchi e aree archeologiche. Ricercatore I laureati in Archeologia potranno esercitare attività di ricerca e di coordinamento presso Università ed Enti di ricerca. La laurea magistrale consentirà di partecipare a selezioni su progetti specifici diretti da soggetti impegnati nelle indagini scientifiche di ambito archeologico. L'archeologo curerà il coordinamento di gruppi di lavoro sia durante le attività di indagine stratigrafica sul terreno sia durante le fasi di elaborazione e interpretazione delle informazioni, attraverso le operazioni di inventariazione, documentazione grafica e fotografica e la stesura di relazioni e schede dettagliate sulle attività di cantiere e sui reperti rinvenuti nel corso delle indagini. Coordinatore di attività museali I laureati potranno svolgere funzioni di assistenza didattica e organizzativa presso musei di varia tipologia, collaborando nell'articolazione degli allestimenti museali, nella realizzazione di mostre, nella redazione di testi e pannelli scientifico-divulgativi e didascalie, nelle campagne di promozione e divulgazione nei social media e nell'assistenza alle attività didattiche e ad altro genere di iniziative destinate al pubblico. Le funzioni di supporto nell'ambito della gestione di Musei, Pinacoteche, Antiquaria, Fondazioni e altri Istituti della cultura, potrà altresì concretizzarsi nei lavori di schedatura informatizzata e riordino documentario e nel supporto di tutte le attività progettuali che necessitano di conoscenze adeguate nello specifico contesto di intervento.