ANALISI DELLE POLITICHE URBANE
Orale.
Sono previste delle prove intermedie
Tra gli obiettivi del corso Analisi delle politiche urbane vi è quello di:
a) capire in che misura e con quali specificità i processi di riqualificazione decollano in Italia con riferimento ad altri casi europei;
b) focalizzare l’attenzione sulle dinamiche del consumo come modalità di azione sociale, a partire dal volume La metropoli consumata;
c) soffermare l’attenzione sulle specifiche tematiche presenti nel volume Estranee in città, in relazione alle trasformazioni delle città italiane e alle conseguenze delle politiche adottate (dai piani strategici alle pratiche di deregulation);
d) studiare la città attraverso l’uso che le popolazioni fanno degli spazi pubblici. Questo è anche oggetto specifico di ricerca all’interno del seminario integrativo
Obiettivo finale del modulo sarà quello di capire, attraverso l’esame di alcuni casi concreti di politiche urbane e territoriali, quali figure professionali siano necessarie per governare i processi decisionali relativi al governo in termini di sostenibilità delle risorse territoriali urbane ed extra-urbane.
Nel corso delle lezioni verranno approfondite periodicamente le tematiche presenti nei volumi consigliati per sostenere l’esame. Attraverso una serie di spunti di riflessione, gli studenti saranno coinvolti attivamente nelle attività didattiche relative a questo modulo, con l'ausilio della dott.ssa Sara Spanu.
I processi di cambiamento urbano dovuti alle trasformazioni strutturali e su larga scala dell’economia industriale nell’ultimo scorcio del XX secolo, si sono estesi rapidamente nell’arco di 30 anni e sono comuni a quasi tutte le città a sviluppo avanzato. Con essi si sono inaugurate le politiche di rigenerazione e le complessive strategie di marketing urbano finalizzate a rendere le città competitive in termini di investimenti e di flussi di persone, di creatività collegata alle nuove professionalità e ai servizi, di recupero delle storie locali. Si tratta di cambiamenti che hanno messo in discussione l’idea stessa di città come bene comune, a partire dai suoi spazi pubblici.
All’interno del corso e alla luce di questi cambiamenti, si pongono interrogativi su quali caratteri dovranno avere le città del XXI secolo per competere ai livelli più avanzati, in termini di innovazione e creatività, di coesione sociale, di sostenibilità ambientale, di cambiamento d’uso degli spazi pubblici e dei beni comuni. In merito, una prima attenzione è rivolta alla sostenibilità ambientale, a partire dagli indicatori utilizzati dalla European Commission nello stabilire la graduatoria delle Green Cities (mobilità eco-compatibile, aumento delle aree verdi, riduzione del consumo del suolo e dell’acqua, raccolta differenziata dei rifiuti urbani, uso prevalente di energia pulita, coinvolgimento della popolazione nella diffusione di buone pratiche); mentre un’altra attenzione è rivolta a quale tipo di città si sta costruendo sotto il profilo sociale e culturale, a partire dai comportamenti delle popolazione negli spazi pubblici.
Al fine di studiare questi mutamenti, il corso sarà articolato attorno ai seguenti nodi tematici:
1. passaggio dalla città moderna alla città postmoderna;
2. ruolo dell’urbanistica e dell’architettura;
3. alcuni esempi di politiche urbane e territoriali
4. significati di spazio pubblico e di città pubblica
È prevista l'attività didattica integrativa, tenuta dalla dott.ssa Sara Spanu, sul tema “Politiche europee in materia di Green Cities”, per un numero complessivo di 20 ore (2 CFU).
- A. Mazzette, E. Sgroi, La metropoli consumata. Antropologie, architetture, politiche, cittadinanze (Franco Angeli 2007).
- A. Mazzette (a cura di), Pratiche sociali di città pubblica. Il caso italiano (Laterza, 2013).
Ogni eventuale variazione verrà tempestivamente comunicata.
Lezioni frontali, lavori di gruppo