Testi di riferimento.
1) Fisiologia degli animali domestici con elementi di etologia.1998. G. Aguggini, V. Beghelli, L. Giulio.UTET Editore,Torino.
2) Manuale di Fisiologia Veterinaria.2006. J. G. Cunningham. 3° Edizione. A. Delfino Editore, Roma.
3) Fisiologia degli animali domestici.2002. Dukes.M. J. Swenson, W. O. Reece.Idelson Gnocchi Editore, Napoli.
4) Fisiologia Veterinaria. 2009. M.G. Clement.Point Veterinaire Italie Editore, Milano.
5) Fisiologia degli animali domestici. 2013. O. V. Sjaastad, O. Sand, K. Hove.Casa.EditriceAmbrosiana.Milano.
Altre informazioni. Le slide delle lezioni e la scheda sulle attività pratiche sono disponibili nella piattaforma multimediale eUniss-eLearning, https://evet.uniss.it e nella piattaforma Microsoft Teams. Codice univoco: hd5pm0p.
Orario di ricevimento. Il docente riceve gli studenti in presenza o tramite la piattaforma Teams (codice univoco hd5pm0p) ogni giorno, dal lunedì al venerdì, previo appuntamento condiviso tramite telefono o mail.
Modalità di verifica dell’apprendimento.
Durante la verifica dei risultati lo studente deve dimostrare:
1. Conoscenza e comprensione che cosa lo studente conosce al termine dell’apprendimento. Lo studente, alla fine del corso, dovrà dimostrare:
a) la conoscenza dei meccanismi relativi alla digestione dei glucidi, lipidi e dell’azoto proteico e non proteico,
b) il destino dei prodotti della digestione dei glucidi, lipidi, proteine e dell’azoto non proteico in funzione della salute/benessere dell’animale e delle produzioni,
c) di saper fare il prelievo del liquido ruminale e la sua analisi chimico-fisica e microbiologica.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Lo studente dovrà dimostrare di possedere conoscenze e concetti utili al fine di stabilire una correlazione tra l’ingestione degli alimenti e lo stato di salute/benessere dell’animale e la quantità/qualità delle produzioni. Dovrà dimostrare di saper fare un corretto campionamento del liquido ruminale.
3. Capacità critiche e di giudizio. lo studente dovrà dimostrare di saper operare sul campo la valutazione delle cause e dei meccanismi di natura alimentare che portano:
a) a un ridotto accrescimento o a minori produzioni,
b) a disfunzioni metaboliche come l’acidosi ruminale, il meteorismo e l’intossicazione da azoto non proteico (ammoniaca e urea). A questo scopo lo studente deve argomentare in modo critico le informazioni acquisite sul campo con le conoscenze aggiornate.
4. Capacità di comunicare quanto si è appreso. Lo studente dovrà dimostrare la capacità di esprimersi con terminologia scientificamente appropriata, in particolare per quanto riguarda le dinamiche relative alla digestione dei glucidi, lipidi, dell’azoto proteico e non proteico e al destino dei prodotti che derivano da queste digestioni. Le esercitazioni sono intese a stimolare la capacità di esprimersi su quello che si sta esaminando e la capacità di discutere scientificamente con dei pari e con linguaggio appropriato con gli allevatori.
5. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita. lo studente dovrà dimostrare di possedere la capacità di utilizzare le conoscenze teoriche e pratiche acquisite per interpretare il profilo metabolico riguardo l’ingestione energetica e azotata associandole allo stato di salute dell’animale e alle produzioni e aiutandosi con le fonti del sapere disponibili ed una solida organizzazione intellettuale delle risorse culturali professionalizzanti. Il corso di fisiologia della nutrizione concorre a sviluppare queste day one competences che lo studente potrà utilizzare già dal primo giorno di lavoro.