EPISTEMOLOGIA DEL PROGETTO II
L’esame consiste in un numero limitato di domande aperte. Ad ogni domanda lo studente dovrà rispondere separatamente, in modo ampio e discorsivo, alla maniera di un tema sollecitato da una traccia. La risposta dovrà innanzitutto essere pertinente, cioè focalizzata con lucidità sull’argomento della domanda: risposte che contengono informazioni veritiere e corrette, ma che non c’entrano con la domanda, saranno valutate negativamente. Lo scopo principale è mostrare di saper costruire argomenti convincenti e ragionamenti illuminanti utilizzando i concetti, gli strumenti e le conoscenze acquisiti durante il corso e grazie allo studio dei testi in programma.
Si sconsiglia vivamente una preparazione mnemonica. Rispondere a una domanda cercando di ricostruire con la memoria la successione dei concetti così come si presenta nelle pagine del testo d’esame – anziché creando un nuovo testo adeguato allo scopo, personale, argomentato, strutturato in funzione della domanda – sarà valutato negativamente. Ancor più negativa sarà la valutazione di risposte lunghe ma inconcludenti, in cui ci si arrabatti a riempire spazio cartaceo dando voce a ciò che il senso comune suggerisce.
È una perdita di tempo presentarsi senza aver studiato a sufficienza e tentare di passare l’esame con risposte ispirate solo dal buon senso o dalla cultura generale, peggio se si cerca di nasconderlo usando a bella posta parole difficili, o parole e frasi che possono voler dire tutto e niente, o in genere una prosa retorica ed inutilmente complicata. La chiarezza di pensiero sarà molto apprezzata. L’obiettivo è dimostrare di aver studiato abbastanza: ma di aver studiato con intelligenza.
Il tempo a disposizione e il numero esatto delle domande verranno comunicati alla fine del corso. Una domanda consegnata in bianco vale 0/30, e il voto finale derivante dalla prova equivale alla media dei voti per ciascuna domanda – quindi uno studente che sia chiamato a rispondere a 4 domande e ne consegni 2 con risposte superbe, valutate 30/30, e 2 in bianco, prenderà un voto complessivo di 15/30.
(1) Conoscenza e capacità di comprensione:
Lo studente giungerà al termine del corso a possedere una conoscenza di base dei temi e delle questioni principali della filosofia della scienza contemporanea, e una capacità di afferrare e di sfruttare la sua utilità quando volta ad illuminare vari aspetti della progettazione architettonica e urbanistica. Particolarmente importante sarà il rilievo assegnato alla ontologia della realtà sociale, e alle sue conseguenze epistemologiche.
(2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
L’aspetto cruciale del corso consiste proprio nel coltivare nello studente la capacità non intuitiva, ma ragionata e continuamente meta-ispezionata, di volgere la riflessione epistemologica e filosofico-scientifica all’illuminazione proficua di particolari aspetti dell’attività del progettare.
(3) Autonomia di giudizio:
Lo studente sarà in grado di affrontare la progettazione attivando una modalità auto-riflessiva e critica che sappia fare uso di concetti e problemi filosofici e riferimenti analogici a teorie scientifiche. Lo scopo è padroneggiare una capacità di pensiero critico sulla stessa attività del progettare, mettendo in discussione in particolare le certezze relative all’analisi che accompagna il progetto.
(4) Abilità comunicative:
Lo studente acquisirà un lessico tecnico di base in filosofia della scienza e teoria della conoscenza, e saprà utilizzarlo per generare valutazioni della propria o altrui attività progettuale, nonché per produrre argomentazioni a sostegno o contro la bontà o l’affidabilità di certe mosse progettuali.
(5) Capacità di apprendimento:
Il corso mira a fornire agli studenti gli strumenti per progettare in modo più critico e in particolare autocritico, allo scopo di permettere loro di problematizzare – e quindi comprendere più intimamente e in maniera meno semplificante – le tecniche, le metodologie, la storia e gli autori delle discipline della progettazione architettonica e urbanistica.
Il corso si occuperà di fornire le nozioni base di filosofia della scienza, con particolare attenzione al problema della dipendenza della percezione dello spazio e della realtà dal linguaggio, dagli interessi teorici, dalla cultura; del realismo e delloggettività; dellontologia della realtà sociale. Lo scopo del corso è rendere più raffinata, e problematica, la percezione degli studenti della natura dei "dati" su cui si basa il progetto.
1. Appunti delle lezioni
2. Samir Okasha, Il Primo Libro di Filosofia della Scienza, Torino, Einaudi;
3. Karl R. Popper, Logica della Scoperta Scientifica, Torino, Einaudi, capp. 1, 2, 3, 4 e 5;
4. John Searle, La Costruzione della Realtà Sociale, Torino, Einaudi, capp. 1, 2 e 3;
5. Ernest H. Gombrich, Arte e Illusione, Torino, Einaudi, capp. 1 e 2;
6. Fabio Bacchini, Epistemology and Responsibility, Corela Cognition, Représentation, Langage;
7. Silvano Tagliagambe, Le Due Vie della Percezione e lEpistemologia del Progetto, passi scelti.
Partecipazione attiva in classe; sviluppo di argomentazioni a sostegno e contro i vari punti di vista presentati.
Disponibilità a fornire un servizio di tutorato (es. ricevimento studenti, spiegazioni in aula) anche in lingua straniera per studenti Erasmus o in mobilità
Disponibilità a far sostenere gli esami anche con l’ausilio di una lingua straniera per la prova scritta e/o orale
Disponibilità di materiale didattico e riferimenti bibliografici anche in lingua straniera per gli studenti Erasmus (inglese; francese; spagnolo; portoghese)