LETTERATURE COMPARATE
Esame orale
Conoscenza dei tratti generali della storia letteraria europea dall’antichità ai giorni nostri. Analisi di testi letterari in prospettiva comparata e della ricezione.
La tragedia greca del V sec. a.C. ha lasciato in eredità alla cultura successiva figure e vicende che, nelle diverse epoche, hanno saputo rappresentare questioni, esigenze e persino fatti contemporanei. In certa misura, i protagonisti della tragedia greca, come Edipo, Medea, Antigone, sono diventati simboli di altrettante condizioni umane oppure archetipi dell’inconscio. Dopo un’introduzione generale alla tragedia ateniese nel suo proprio contesto storico, dopo precisazioni terminologiche sul concetto di ‘tragico’ (che non è antico) e dopo un panorama sulle vicende mitiche alla base delle tragedie greche superstiti, il corso si concentrerà su due di esse: le ‘Supplici’ di Eschilo, la tragedia che rappresenta l’autodeterminazione delle donne che non vogliono farsi imporre un matrimonio non voluto, ma anche il dramma di una collettività che è costretta a chiedere asilo e protezione in un’altra terra (la tragedia, dunque, dei rifiugiati); quindi l’’Antigone’ di Sofocle, la tragedia che dal ‘700 ad oggi è stata chiamata in causa ogni volta che la ‘giustizia’ (o il senso di giustizia) è sembrato collidere con la legge ed il diritto, e la cui protagonista è diventata emblema della resistenza alle tirannie oppure alla cultura patriarcale. Rileggendo attentamente in traduzione il testo greco, si tracceranno i percorsi della ricezione di queste due tragedie nel XX e nel XXI sec., anche attraverso l’uso di materiali audio-visivi.
Sofocle, Brecht, Anouilh, Antigone. Variazioni sul mito, a cura di M. G. Ciani, Venezia, Marsilio, 2000 (lettura dei testi, pp. 20-180)
Eschilo, Le supplici, traduzione e cura di G. Paduano, Pisa, Edizioni ETS, 2016 (pp. 36-108, la traduzione italiana)
Sotera Fornaro, Antigone. Storia di un mito, Roma, Carocci, 2013, pp. 177.
Lezione frontale
Gli studenti non frequentanti devono concordare un programma con la docente.