Si tenterà di ottenere le competenze necessarie per dar risposta all’architettura e ai problemi della società, tanto da un punto di vista intellettuale che strumentale, in relazione al luogo e al suo contesto geografico, alla storia e alla cultura, intendendo l’architettura come rappresentazione culturale di una società determinata.
Il mio approccio alla realtà architettonica si produce da approssimazioni che si susseguono. Il valore del progetto, soprattutto in un contesto accademico, non sta soltanto nel risultato finale ma piuttosto nella capacità di questo di trasformarsi e incorporare costantemente nuovi dati. Si parte da un’idea intuitiva in riferimento a un luogo, a una situazione, a un momento culturale o storico, in cui si inserisce il progetto, partendo da un programma base ed incorporando man mano nuovi dati con il fine di avvicinarsi ad un risultato capace di dare risposte sempre più adeguate agli input che gli si somministrano di volta in volta.
La stessa definizione del programma risulta però una parte primordiale del progetto, suscitando un dialogo tra questo e il luogo. In questa negoziazione il programma comincia a delinearsi con una impostazione generale a cui si incorporeranno nuovi input, conferendo alla proposta un valore singolare e personale.