LETTERATURA TEDESCA
Orale.
Sviluppo di una consapevolezza metodologica e riflessione critica sulla deontologia del mediatore culturale nel contesto dell’età globale.
Dopo un’introduzione alla storia della letteratura tedesca dal Settecento a oggi, il corso prende in esame alcune opere della letteratura tedesca contemporanea incentrate sulla rappresentazione delle donne nel ruolo di agenti dello sterminio nazista. Intende pertanto valorizzare la specificità del discorso letterario, la sua capacità di scavo nell’interiorità umana, e insieme rilevare le dinamiche sociali che trasformano il contributo dei singoli in violenza storico-collettiva. Le opere trattate sono le seguenti: Stephan Hermlin, Die Kommandeuse, in Arkadien. Gesammelte Erzählungen. Leipzig: Reclam, 1983 (1954), S 178-189; Hans Keilson, Der Tod des Widersachers. Frankfurt a.M.: Fischer 2010 (1958); Hans Lebert, Der Feuerkreis. München: Bertelsmann 1971; Lukas Hartmann, Die Frau im Pelz. Zürich: Nagel & Kimche 1999; Bernhard Schlink, Der Vorleser. Zürich: Diogenes 1995; Helga Schneider, Laß mich gehen. München: Piper 2003.
-CALZONI, Raul: La letteratura tedesca del secondo dopoguerra. L'età delle macerie e della ricostruzione (1945-1961). Roma: Carocci, 2013;
-SANNA, Simonetta, Nazi-Täterinnen in der deutschen Literatur. Die Herausforderung des Bösen. Frankfurt a.M. e.a.: Lang 2017.
- KEILSON, Hans, La morte dell’avversario. Milano: Mondadori 2011.
- SCHLINK, Bernhard, A voce alta. The Reader. Milano: Garzanti 2013.
- SCHNEIDER, Helga, Lasciami andare, madre. Milano: Adelphi 2001.
Metodologie di analisi dei testi letterari in prospettiva estetica e storico-sociale.