La telemedicina come alleata della diagnosi precoce 18 Dicembre 2025 La telemedicina rappresenta oggi uno degli ambiti più rilevanti per l’innovazione dei modelli di prevenzione, diagnosi e cura e per il rafforzamento dell’integrazione tra ricerca, pratica clinica e territorio. A questo tema è dedicato l’appuntamento di aggiornamento scientifico in programma venerdì 19 dicembre, presso l’Aula Magna di Piazza Università a Sassari, incentrato sul trasferimento tecnologico in telemedicina per la diagnosi precoce in ambito medico.Il convegno, rivolto ai professionisti sanitari, è promosso dall’Università degli Studi di Sassari, nell’ambito del progetto TELEMACO-S, in collaborazione con l’Aou di Sassari.I lavori saranno aperti da Gavino Mariotti, Magnifico Rettore dell’Università di Sassari e da Mario Carmine Palermo, commissario straordinario dell’Aou di Sassari, a sottolineare il valore strategico di TELEMACO-S come progetto capace di coniugare innovazione, ricerca e ricadute concrete per il sistema sanitario regionale. Responsabili scientifici dell’iniziativa sono Gavino Casu, direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare e direttore della Cardiologia interventistica dell’Aou di Sassari e Valentina Micheluzzi, infermiera e ricercatrice in telemedicina.«Il progetto TELEMACO-S si inserisce pienamente nella strategia dell’Ateneo orientata allo sviluppo di iniziative di ricerca e innovazione strettamente connesse ai bisogni del territorio e alla dimensione del servizio pubblico – ha dichiarato il professor Gavino Mariotti – La telemedicina rappresenta, in questo senso, uno strumento strategico per rafforzare il rapporto tra università, sistema sanitario e cittadini».«La telemedicina rappresenta una delle sfide più importanti per garantire una sanità moderna, equa e realmente vicina ai cittadini – ha dichiarato il dottor Mario Palermo – Progetti come TELEMACO-S dimostrano come il trasferimento tecnologico possa tradursi in strumenti concreti per la diagnosi precoce, la presa in carico dei pazienti e il rafforzamento dell’assistenza territoriale, soprattutto in una regione come la Sardegna. Investire in innovazione significa investire nella qualità delle cure e nella sostenibilità del nostro sistema sanitario».All’incontro parteciperà anche Antonio Vittorino Gaddi, presidente della Società Italiana di Telemedicina (SIT), che formalizzerà il sostegno della Società scientifica all’iniziativa, rafforzando il profilo nazionale del progetto e il suo inserimento nei più avanzati scenari della sanità digitale.Il convegno rappresenta la giornata conclusiva del ciclo “Tecnologia e medicina di precisione: nuovi percorsi per la sanità in Sardegna”, avviato il 9 e il 16 dicembre 2025, che ha coinvolto medici, professionisti sanitari, ingegneri, giuristi e studenti dei Dipartimenti di Medicina e Chirurgia e di Giurisprudenza.Nel primo incontro del 9 dicembre sono stati approfonditi, tra gli altri temi, il ruolo dell’intelligenza artificiale in igiene ed epidemiologia, la telemedicina come leva per l’integrazione ospedale–territorio e le potenzialità della teleriabilitazione e delle nuove tecnologie nei percorsi di cura, con un focus sulla diagnosi precoce da remoto e sulla gestione della tossicità da immunoterapia.La giornata del 16 dicembre è stata invece dedicata alla valorizzazione della ricerca e al trasferimento tecnologico, con la presentazione dei risultati di TELEMACO-S e di un dimostratore innovativo per la mediazione dei conflitti in ambito sanitario, con possibili applicazioni anche nel settore privato e nelle PMI sanitarie e tecnologiche.«I seminari – ha spiegato il professor Gavino Casu – hanno offerto l’opportunità di presentare i risultati e gli obiettivi raggiunti dalle diverse aree coinvolte nel progetto TELEMACO-S: dalle malattie cardiovascolari all’oncologia dermatologica, dalle neuroscienze cliniche alla diabetologia e nutrizione, fino alle patologie respiratorie, alla radiodiagnostica, alla gestione delle emergenze tempo-dipendenti, all’igiene pubblica ed epidemiologia, alla chirurgia maxillo-facciale e alla gestione dei conflitti in ambito sanitario».«Questi seminari rappresentano un’occasione unica per far convergere idee e competenze sulla telemedicina in un’ottica trasversale, multiprofessionale e multidisciplinare, creando uno spazio di confronto tra medici, professionisti sanitari, avvocati e ingegneri», ha sottolineato Valentina Micheluzzi, responsabile scientifica del convegno.Finanziato con oltre 13 milioni di euro nell’ambito del PNRR, TELEMACO-S è parte dello Spoke 01 “A new route to preventive medicine: genomic, digital innovation and Telemedicine” dell’Ecosistema e.INS (Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia).Il progetto, programma multidisciplinare di ricerca e innovazione, mira a trasformare i Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali attraverso modelli organizzativi replicabili, centrati sul paziente e l’erogazione integrata dei sei servizi essenziali di telemedicina (televisita, teleconsulto, telemonitoraggio, teleassistenza, teleriabilitazione e telerefertazione).Grazie all’impiego di tecnologie digitali avanzate per la raccolta e l’analisi dei dati clinici, TELEMACO-S punta a migliorare prevenzione, diagnosi precoce, personalizzazione delle cure e monitoraggio continuo delle patologie, rafforzando l’assistenza territoriale e l’integrazione ospedale–territorio, per una sanità regionale più vicina, inclusiva ed efficace.«TELEMACO-S rappresenta un’infrastruttura strategica per l’innovazione clinica e assistenziale della Sardegna, integrando competenze scientifiche, tecnologiche e cliniche in un unico quadro operativo», ha dichiarato infine Salvatore Masala, direttore di Scienze radiologiche, interventistiche e d’urgenza dell’Aou di Sassari e coordinatore scientifico del progetto.