“Infrastrutture verdi innovative", concluso il progetto triennale eINS

Area Meridda_Sassari

A conclusione del progetto triennale sulle “Infrastrutture verdi”, sviluppato come Work Package 5 dello Spoke 9 – Valorizzazione e Protezione Ambientale all'interno dell'Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia (e.INS), si è svolto il 28 novembre nell’aula magna dell’Università di Sassari l’evento finale dal titolo “Infrastrutture verdi innovative per un futuro sostenibile”.

Hanno aperto i lavori il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, Delfina Pala del Consiglio di amministrazione della s.c.a.r.l. e.INS, e Alessandra Carucci, coordinatrice scientifica dello Spoke 9 dell’Università degli Studi di Cagliari.

A seguire la tavola rotonda “Sfide scientifiche, amministrative, economiche e culturali per un futuro sostenibile: il contributo dell’Ecosistema per l’Innovazione della Sardegna”, che ha visto il confronto tra esponenti del mondo dell’impresa, della politica, della cultura e rappresentanti dei due atenei regionali.

Il caso dell’antico Orto botanico di via repubblica Romana

Nel corso della giornata sono stati illustrati i temi e i principali risultati delle ricerche condotte dallo Spoke, con particolare attenzione ai contributi delle giovani ricercatrici e dei giovani ricercatori che, durante il triennio, hanno sviluppato studi specifici sulle infrastrutture verdi.

La sessione conclusiva, moderata da Emmanuele Farris, coordinatore WP5 Spoke 09 di e.INS, DISCI UniSS è stata dedicata a un caso emblematico di infrastruttura verde recuperata alla fruizione pubblica grazie all’impegno di cittadini e associazioni: la porzione rimanente dell’antico orto botanico cittadino attivo negli anni Venti del Novecento, situato nell’area dell’attuale via Repubblica Romana. Un’azione civica di successo che ha permesso di salvare un’area dalla cementificazione e di avviarne il percorso verso una piena valorizzazione sociale e ambientale.

Le infrastrutture verdi

Le infrastrutture verdi, intese come una rete strategica di aree naturali e seminaturali gestite per fornire molteplici benefici ambientali, economici e sociali, rappresentano un asset fondamentale dei sistemi socio-ecologici contemporanei, in quanto garanti di una vasta gamma di servizi ecosistemici e di connessioni ecologiche nei contesti rurali e urbani.

All’interno dello Spoke 9, la task “Optimization of green infrastructures of urban and agrosilvopastoral systems”, coordinata dall’Università di Sassari, ha lavorato sia per colmare importanti gap conoscitivi sia per promuovere l’ottimizzazione gestionale delle infrastrutture verdi, rafforzando la comunicazione e la collaborazione tra istituzioni e portatori d’interesse. Tra i principali ambiti approfonditi rientrano: le caratteristiche dei suoli urbani; gli effetti delle dinamiche meso- e microclimatiche sulla vegetazione a scala di dettaglio; il censimento e il monitoraggio della biodiversità urbana; le trasformazioni ultraventennali degli habitat nelle aree protette.

Parallelamente, è stato dedicato un rilevante impegno all’organizzazione di attività di divulgazione, partecipazione e trasferimento delle conoscenze: oltre 60 eventi realizzati nel triennio 2023–2025, rivolti in particolare agli studenti delle scuole superiori e dell’università per favorire l’avvicinamento ai green jobs; iniziative di supporto alle amministrazioni locali per la progettazione e gestione di contesti strategici (il sistema dunale della spiaggia di Maria Pia ad Alghero e di Cala Brandinchi a San Teodoro; il progetto del Centro di educazione ambientale di Galtellì; la valorizzazione del paesaggio attorno al sito archeologico di Sos Furrighesos ad Anela nell’ambito della candidatura delle Domus de Janas a Patrimonio UNESCO); un percorso di Agricoltura Sociale per persone detenute, in collaborazione con le Direzioni Penitenziarie di Alghero e Tempio Pausania; attività partecipative e di community mapping sui valori storico-culturali e i benefici delle infrastrutture verdi a Genoni (OR), Capo Testa (Palau, SS) e Capo Caccia.

Per testare approcci innovativi di gestione sistemica delle infrastrutture verdi territoriali, è stato inoltre siglato un accordo d’intenti con l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte e con le Amministrazioni comunali di Alghero, Ittiri e Sassari. In quest’area target, le infrastrutture verdi sono state analizzate lungo un gradiente che va dagli ambiti urbani a quelli naturali protetti, passando per contesti periurbani, agricoli e pastorali. La consistente mole di dati raccolti è stata restituita alle comunità locali attraverso tre eventi tematici organizzati nell’autunno 2025: a Ittiri (infrastrutture verdi nelle aree agricole periurbane, con focus sugli oliveti storici), ad Alghero-Parco Regionale di Porto Conte (infrastrutture verdi nelle aree protette) e a Sassari (infrastrutture verdi urbane).

L’evento del 28 novembre ha rappresentato perciò un momento di restituzione pubblica dei risultati del triennio, ma anche un’occasione di confronto e co-progettazione per immaginare gli sviluppi futuri del progetto, nella consapevolezza che la pianificazione e la gestione di infrastrutture verdi capaci di sostenere i sistemi socio-economici nel contesto di rapido cambiamento attuale costituiscono una delle sfide cruciali per un futuro equo e sostenibile.