Alla scoperta dei segreti dei santuari “nuragici” con Uniss 5 Agosto 2024 L’Università degli Studi di Sassari, con il suo Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali, ha appena concluso le annuali campagne di ricerche archeologiche in tre edifici cultuali protostorici: Iloi a Sedilo (Oristano), Sos Muros a Buddusò (Sassari), Ponte a Dualchi (Nuoro). Le indagini hanno portato nuove informazioni per la comprensione del peculiare e significativo fenomeno di costruzione e organizzazione di templi e santuari che caratterizza la Sardegna alla fine dell’età del bronzo e nella prima età del ferro (XII-VIII sec. a.C.). Protagonisti delle ricerche sono stati gli studenti dell’Università di Sassari, dei corsi di laurea triennale e magistrale di Archeologia e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, che hanno lavorato assieme ai colleghi delle Università di Cagliari, Genova, Bologna, Pisa e delle Universitad de Cadiz, Universität Weimar, University of California - Los Angeles.Gli ambiti indagati riguardano tutti la prima età del ferro (a partire dal X sec. a.C.) con qualche indizio di una frequentazione precedente del Bronzo Finale (XI-X sec. a.C.) e sono riferibili a contesti di tipo cultuale connessi a strutture templari (rispettivamente tempio a megaron, tempio a pozzo, “rotonda”). Le indagini si sono svolte con concessione ministeriale, di concerto con la Soprintendenza e i Comuni di riferimento.Iloi. Tra inizio giugno e fine luglio, i lavori hanno consentito di ampliare notevolmente la superficie di scavo, di mettere in luce nuove strutture e alcuni filari del poderoso bastione del nuraghe complesso, prima nascosti dal deposito terroso. Sono emersi i resti di un edificio di culto e anche materiali ceramici della prima età del ferro non locali, di imitazione o di provenienza vicino orientale. Si rafforza l’ipotesi della destinazione cultuale di molti edifici individuati, strettamente connessi ad attività metallurgiche e integrati in un complesso santuariale. I lavori dello Iloi Archaeological Project sono diretti da Anna Depalmas, coadiuvata sul campo da Marta Pais, Veronica Ortu, Rossana Conti, dottorande del corso di Culture, Letterature, Diritti, Turismo e Territorio.Sos Muros. Tra maggio e giugno, le ricerche nel santuario con pozzo sacro di Sos Muros hanno messo in luce a breve distanza dal tempio una struttura circolare, probabilmente abbandonata a seguito di un incendio che ne ha distrutto la copertura. All’interno, manufatti funzionali alla filatura e alla tessitura, e ceramiche per la preparazione e il consumo di cibo. Inoltre è stato messo in evidenza il perimetro del grande edificio circolare di circa 12 metri di diametro, molto vicino al pozzo (direzione dei lavori Giovanna Fundoni, coadiuvata da Matteo Pischedda).Ponte Dualchi. A luglio nel Nuraghe Ponte di Dualchi le indagini si sono concentrate all’interno del grande edificio di pianta ellittica posto in asse con l’ingresso del nuraghe, suddiviso in due ambienti separati. I materiali ritrovati sono sia ceramici sia di bronzo e confermano l’impianto e la prima fase di vita della struttura tra la fine dell’età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro (direzione lavori Claudio Bulla, coadiuvato da Gerolamo Barra).In concomitanza con le attività di scavo del mese di luglio, nel Museo del Territorio di Sedilo è stata organizzata una Summer School di archeologia articolata in sei incontri aperti agli studenti e alle imprese, in linea con le azioni previste nell’ambito dello Spoke 2 - e.INS (PNRR), alla cittadinanza in senso lato e al pubblico di non addetti ai lavori.