Prevenzione rischio stress lavoro correlato

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Nell’ultimo ventennio è cresciuta la consapevolezza di come l’ambiente di lavoro determini un impatto rilevante sulla salute psicofisica degli individui, con conseguenze sull’efficacia, l’efficienza, la produttività e sulla qualità dei servizi offerti.

L’ambiente di lavoro è inteso come una rete di relazioni sociali e lavorative che intervengono e agiscono in ambiti disciplinari e contesti lavorativi differenti.

Negli ambienti di lavoro sussiste l’obbligo di valutazione del rischio stress lavoro-correlato (D. Lgs. 81/2008), non più come rischio emergente, ma “concreto”, in grado di interessare trasversalmente qualsiasi settore lavorativo e ciascun lavoratore/lavoratrice e nel 2019, l’OMS ha introdotto lo stress cronico lavorativo fra le patologie emergenti.

Le emergenze, come ad esempio la pandemia da COVID19 mettono in evidenza, da un lato le criticità presenti nell’organizzazione del lavoro all’interno delle aziende pubbliche e private, nelle Istituzioni scolastiche e nello specifico nelle Università, mentre dall’altro la fragilità delle persone, sottoposte a costrizioni inusuali che hanno richiesto un adattamento, a volte traumatico, verso nuovi stili di vita, di socializzazione e di cura della salute fisica, psicologica e sociale.

Il percorso metodologico Uniss 2022/2025, è aggiornato alle recenti sperimentazioni effettuate negli Atenei italiani e negli Atenei spagnoli con i quali sono stati costituiti specifici gruppi di lavoro.

La metodologia è stata aggiornata, pubblicata negli anni in riviste internazionali e nazionali (Rapporti Istisan 16/21 e 21/4), presentata durante i Simposi Internazionali del 2015, del 2017 organizzati dal nostro Ateneo e nel webinar del 2020 organizzato dalla Rete delle Università Catalane (Xarxa Vives).

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