Collezione di Botanica Generale

Dipartimento di Scienze Chimiche, fisiche, matematiche e naturali

Botanica

La collezione raccoglie modelli di fiori e di altre parti anatomiche di vegetali di fabbricazione tedesca risalenti alla fine dell’Ottocento-inizio Novecento, più l'erbario risalente al 1876.

Le origini di una tradizione botanica sarda risalgono agli anni del riformismo piemontese e della rifondazione delle due Università del Regno (1764-65). Uno dei primi esempi di rilevazione della flora sarda è costituito dal Fasciculus Stirpium Sardiniae di Carlo Allioni (sul materiale di Michele Antonio Plazza, professore a Cagliari).

Alla fine del Settecento il sassarese Gavino Pittalis, professore di medicina all’Università di Sassari, compose una Flora Turritana, andata purtroppo perduta. Lo studio più ampio ed esaustivo rimane la Flora Sardoa di Giuseppe Giacinto Moris, pubblicata a Torino in tre volumi, corredati da numerosissime tavole, tra il 1837 e il 1859.

La Collezione di Botanica è costituita da un insieme di modelli di fiori e di vegetali, microscopi e altre piccole attrezzature.
È conservato inoltre l’erbario noto con il codice internazionale SS. L’erbario, fondato nel 1876, contiene circa 100.000 exsiccata relativi all’Erbario sardo, con campioni della flora della Sardegna e all’Erbario generale, con campioni della flora europea e mediterranea.

Nell’erbario vengono oggi depositati anche gli esemplari collegati alle ricerche sulla flora, vegetazione, conservazione della biodiversità, sistematica e filogenesi, monitoraggio ambientale del Laboratorio di Botanica ambientale e Biosistematica vegetale del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio.

L’erbario SS è articolato in tre sezioni:

  1. Campioni raccolti negli anni 1960-2000
  2. Sezione storica dell’erbario italiano del 1800-1900
  3. Sezione dell’erbario 2000- in progress

Le foto

Dal Laboratorio animazionedesign