Conferito a Ilaria Capua il Dottorato honoris causa in Scienze veterinarie 4 Diciembre 2025 L’Università degli Studi di Sassari ha conferito per la prima volta nella propria storia un Dottorato honoris causa. La persona prescelta è Ilaria Capua, scienziata di fama internazionale, che oggi è stata protagonista di una mattinata memorabile assieme al Magnifico Rettore Gavino Mariotti e all’intera comunità accademica.L’evento si è aperto con la piantumazione di un ulivo in ricordo della compianta veterinaria Rina Mazzette, docente dell’Ateneo di Sassari dal 1992. All’orto botanico, Ilaria Capua, socia fondatrice dell’associazione WeTree, ha spiegato il significato di questo gesto: ricordare, attraverso la nuova vita di una pianta, figure di donne che hanno dato tanto, distinguendosi con le loro attività per una società migliore. Sono intervenuti il Rettore, la stessa Ilaria Capua, il direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria, Enrico De Santis, e uno dei fratelli di Rina Mazzette.In Aula Magna l’atmosfera si è fatta più solenne, complici le toghe indossate da una rappresentanza di docenti del Dottorato in Scienze veterinarie. Dopo il saluto del Magnifico Rettore Gavino Mariotti, sono intervenuti Eugenio Garribba, Direttore della Scuola di Dottorato dell’ateneo di Sassari, Alberto Alberti, Coordinatore del Corso di Dottorato in Scienze Veterinarie, Pier Luigi Fiori, già Professore Ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica, che ha pronunciato la laudatio, ricordando il lungo curriculum scientifico della professoressa Capua a partire dalla laurea in Medicina Veterinaria conseguita nel 1989. A lei si deve l’introduzione del concetto di “Salute Circolare” (a partire dall’intuizione “One health” di Rudolf Virchow nel 1800), un modello che propone un approccio integrato e interdisciplinare alla salute, come sistema unico che comprende esseri umani, animali, piante e ambiente.Come sottolineato a più riprese durante la presentazione della “dottoranda”, uno dei suoi contributi principali è stato aver reso pubblici i dati genetici del virus dell’influenza aviaria, con grande senso etico di responsabilità. “Perché quello che è stato conferito oggi è un riconoscimento alla persona e non solo alla scienziata”, ha affermato Eugenio Garribba.La lectio doctoralis di Ilaria Capua “Salute Circolare, la sintesi necessaria fra salute e sostenibilità”, ha avuto il pregio non scontato inestimabile della chiarezza, tratto distintivo di una scienziata carismatica di sicura abilità comunicativa. Influenza spagnola, pesta bubbonica, HIV, spillover, salti di specie, zanzare tigre: un viaggio dalle origini ai giorni nostri all’interno del lessico pandemico, reso tristemente popolare dall’epidemia da Sars-Cov-2 che si è imposto come uno spartiacque nelle vite di tutti.In chiusura, un cenno alla sfida dei nostri giorni, l’antibiotico-resistenza, e un auspicio: la dedica di un albero alla virologa esperta di peste suina Cristiana Patta, scomparsa nel 2012. Il Rettore Gavino Mariotti alla fine della cerimonia ha proclamato il dottorato honoris causa, consegnando a Ilaria Capua la pergamena unitamente al sigillo storico dell’ateneoIlaria Capua, nata a Roma il21 aprile 1966, si è laureata in Medicina Veterinaria cum laude nel 1989; ha conseguito una specializzazione in Virologia all’Università di Pisa e un dottorato in Sanità pubblica a Padova. Ha diretto per oltre tre decenni gruppi di ricerca in Italia e all’estero, dedicandosi allo studio dei virus a potenziale zoonotico e pandemico. È Courtesy Professor e direttore emerito del One Health Center of Excellence dell’Università della Florida. Ha pubblicato numerosi saggi divulgativi tradotti nelle principali lingue, tra cui Salute circolare. Una rivoluzione necessaria (Egea, 2019); Il dopo. Il virus che ci ha costretto a cambiare mappa mentale (Mondadori, 2020); La meraviglia e la trasformazione. Verso una salute circolare (Mondadori, 2021); Le parole della salute circolare (Aboca, 2023).