TELEMACO-S: tecnologia e medicina di precisione, nuovi percorsi per la sanità in Sardegna 9 Octubre 2025 SASSARI. L’Università degli Studi di Sassari e il Rettore Gavino Mariotti, estensore del progetto di ecosistema e.Ins per generare innovazione in Sardegna, presentano le sinergie in atto nell’ambito della telemedicina, finanziate dal PNRR, in particolare all’interno dello spoke 1 (Medicina) il cui comitato scientifico è coordinato dal professor Salvatore Masala."Tecnologia e medicina di precisione: nuovi percorsi per la sanità in Sardegna" è il tema al centro della Tavola rotonda in programma giovedì 9 ottobre nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Sassari . Un evento dedicato al confronto sullo sviluppo della telemedicina in Sardegna grazie al progetto TELEMACO-S, guidato dal prof. Gavino Casu, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare. Finanziato con oltre 10 milioni di euro nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il progetto TELEMACO-S, cuore delle azioni di e.INS – Ecosistema dell’Innovazione per la Next Generation Sardegna, è realizzato dall’Università di Sassari in stretta collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari (AOUSS). L’iniziativa mira a sviluppare nuovi progetti di ricerca al fine di potenziare l’assistenza territoriale e l’integrazione ospedale-territorio, attraverso il trasferimento di tecnologie digitali avanzate e la progettazione di nuovi modelli organizzativi per la cura e il monitoraggio dei pazienti affetti da patologie croniche, contribuendo a rendere la sanità regionale più vicina ai cittadini, inclusiva, sostenibile ed efficace. Un esempio concreto è rappresentato dai programmi di teleriabilitazione per i pazienti con scompenso cardiaco in cui, grazie all’utilizzo di visori di realtà mista, è possibile per il paziente vedere e ascoltare, direttamente dal suo domicilio, le indicazioni del fisioterapista presente in ospedale. Inoltre, grazie a dispositivi indossabili di telemonitoraggio come smartwatch, e grazie a una piattaforma di telemedicina, è possibile per il fisioterapista monitorare in tempo reale i parametri clinici del paziente garantendo una riabilitazione cardiologica sicura e personalizzata. Parallelamente, il progetto mira a sviluppare algoritmi basati sull’intelligenza artificiale capaci di predire il rischio di riacutizzazione di patologie croniche, come lo scompenso cardiaco. L’algoritmo analizza in modo integrato diversi parametri come la pressione arteriosa, frequenza cardiaca, peso e dati bioimpedenzometrici raccolti da dispositivi indossabili in maniera automatica ma sempre personalizzata e a impatto minimo sulla quotidianità del pazienteSe confermati, i risultati della ricerca potrebbero cambiare l’organizzazione delle cure: percorsi più equi e sostenibili, interventi mirati di medicina di precisione, minori accessi impropri in pronto soccorso e negli ambulatori con un conseguente minor impatto economico sul sistema sanitario.ll progetto eINS sta ampliando il proprio potenziale di azione grazie alle sinergie che si stanno generando tra gli Spoke 1 – Telemedicina, 6 – Transizione Digitale, e 10 – Biofarmacologia, che aprono nuovi fronti di innovazione per la sanità regionale. In particolare, la collaborazione con lo Spoke 10 – Biofarmacologia, guidato da CyberTech cui partecipano anche l’impresa di biotecnologia GenomeUP e le unità di ricerca dell’Università di Sassari e di Cagliari, unisce l’efficienza clinica della telemedicina con la robustezza tecnologica, garantendo protezione e cybersicurezza dei dati, interoperabilità con i flussi informativi regionali e scalabilità delle soluzioni sul territorio.La collaborazione con lo Spoke 6, dedicato alla transizione digitale e guidato presso l’Università degli Studi di Sassari dal Prof. Enrico Grosso, assicura un’evoluzione tecnologica solida e di qualità per il progetto e dà slancio a partnership stabili tra ambito sanitario e ingegneristico, con ricadute concrete sull’adozione delle tecnologie nella pratica clinica. Questa sinergia è supportata con l’investimento di risorse PNRR che vanno ad arricchire il già cospicuo investimento fatto da eINS sulla telemedicina, rafforzando la capacità dell’ecosistema di promuovere soluzioni innovative che incidono sulla qualità dei servizi sanitari in Sardegna.L’incontro è stato aperto dal Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, che ha evidenziato come il progetto rappresenti un passo fondamentale per la modernizzazione del sistema sanitario sardo, rafforzando il legame tra ricerca, tecnologia e assistenza sanitaria di prossimità. “Con TELEMACO-S – afferma il Magnifico Rettore – la Sardegna diventa un laboratorio di innovazione in continuo movimento, in cui la ricerca scientifica, le competenze cliniche e le tecnologie digitali si combinano per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, favorendo soluzioni che potranno essere replicate in altri territori.”L’Università degli Studi di Sassari ha acquisito 119 milioni di euro del PNRR dal Ministero dell’Università e della Ricerca ma l’investimento raggiunge quasi i 130 milioni, considerando le quote di finanziamento dei soggetti privati che partecipano all’ecosistema.