Nuovo palazzo di Agraria: è il giorno di Antonio Segni

Taglio del nastro palazzo didattico Agraria_Uniss

SASSARI. E’ stato intitolato al Presidente emerito della Repubblica Antonio Segni il nuovo palazzo didattico del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. La cerimonia, molto partecipata, si è svolta stamattina in viale Italia alla presenza del figlio Mariotto. Dopo la benedizione dell’ingresso del palazzo da parte dell’arcivescovo Mons. Gianfranco Saba, il Magnifico Rettore Gavino Mariotti, il direttore del dipartimento Ignazio Floris, il Sindaco di Sassari Giuseppe Mascia e Mariotto Segni hanno scoperto la targa. 

Il taglio del nastro, con la partecipazione della Prefetta Grazia La Fauci, ha dato il via al giro inaugurale all’interno dell’edificio: due piani più due interrati, 4 aule didattiche, due aule studenti da 30 posti, un’aula magna da 330 posti per complessivi 4.500 metri quadri contribuiscono a disegnare il volto di un ateneo che punta sulla modernizzazione degli spazi e delle tecnologie per costruire un ambiente di apprendimento al passo con i tempi, inclusivo e accessibile alle persone con disabilità. Particolare attenzione è stata posta al risparmio energetico.

L’evento è proseguito nell'aula magna dell'edificio con l’intervento del Rettore: “Come Medicina, importante per la tutela della salute delle persone, anche Veterinaria e Agraria hanno una particolarità che va salvaguardata in una regione come la Sardegna in cui il settore agro-pastorale è una parte molto rilevante della nostra economia”, ha dichiarato Mariotti. “Proviamo gratitudine per chi, come Antonio Segni, ha lavorato in maniera tale da permetterci di essere qui oggi”. Hanno preso successivamente la parola il Sindaco Giuseppe Mascia, il direttore Ignazio Floris, il prorettore alla Didattica Pietro Pulina, la rappresentante degli studenti e delle studentesse Sara Masala, l’ingegner Simone Loddo e il prorettore alla Ricerca Giuseppe Pulina, che ha tenuto una relazione intitolata “L'alta formazione in agraria in Italia: dall'Unità alla fondazione della Facoltà di Sassari”. In chiusura, Mario Segni, che ha ricevuto dal rettore il sigillo dell’ateneo, ha espresso “emozione e gratitudine” da parte di tutta la sua famiglia. “Ricordo che l’impulso dominante di tutta la sua azione politica era questo: riscattare il bracciantato, innalzare la qualità di vita degli agricoltori del Sud che si trovavano in condizioni di straordinaria povertà”, ha detto Mariotto Segni. Era presente anche l’ex Ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu.

Per citare Pietro Pulina, la scelta per l’intitolazione del palazzo è ricaduta sullo statista Segni non tanto come atto dovuto, ma proprio come slancio “spontaneo” visto il grande lavoro fatto con la riforma Agraria quando era Sottosegretario e Ministro dell’Agricoltura e nel prosieguo della sua lunga carriera politica. Senza dimenticare che Antonio Segni, già rettore dell’Università di Sassari, ha posato la prima pietra dell’attuale edificio della Facoltà di Agraria nel 1963.

L’edificio: caratteristiche tecniche

L'edificio è realizzato in cemento armato e copertura in legno lamellare, con pelle esterna realizzata con un cappotto misto in gres e pannelli metallici in alluminio, con una superficie totale realizzata di circa 4.500 mq. 

Sono stati costruiti 2 piani interrati destinati a parcheggi per un totale di 50 posti e spazi per deposito libri con sistema di spegnimento incendi a gas inerte. Al piano terra è realizzata la Biblioteca centrale di Agraria con 56 posti studio. Sono stati realizzati spazi per studio libero per 32 postazioni con allestimenti e arredi pensati per favorire la socializzazione degli studenti.

Al primo piano sono presenti 4 aule per un totale di 270 posti dotate di wifi e di attrezzature multimediali per lezioni a distanza, ciascun posto aula è dotato di alimentazione elettrica. Al piano secondo è presente l'aula magna con un totale di 330 posti con sistema di videoproiezione a laser, l'aula è dotata di postazione per traduzione simultanea e utilizzabile sia per lezioni che per convegni importanti.

L'impiantistica dell'edificio è pensata per un risparmio energetico integrato evoluto, l'impianto di climatizzazione utilizza un sistema geotermico di scambio del calore con il terreno sottostante l'edifico. Quale ulteriore contributo al risparmio dei consumi dell'edificio è presente una serie di pannelli fotovoltaici in copertura, connessi con il più ampio parco fotovoltaico realizzato in copertura degli altri edifici del Dipartimento di Agraria. L'illuminazione degli ambienti è integralmente realizzata con luci a led e sistemi di spegnimento automatico mediante sensori.