Attività A.3: L'Hackathon L'Hackathon "Come può il mare diventare un legame, anziché una barriera?" comprendeva le seguenti sessioni. Poster Hackathon ATTIVITÀ A.3.1 (TRARRE ISPIRAZIONE) Sono stati condivisi alcuni esempi di progetti internazionali finanziati che cercano di sfruttare il potenziale del mare e di ridurne gli ostacoli, per consentire ai partecipanti di trarre ispirazione per la fase successiva. ACTIVITY A.3.2 (BRAINSTORMING) I partecipanti sono stati impegnati in una serie di discussioni su come gli ambienti marini e marittimi possano influenzare o essere influenzati dalle attività umane, tra cui i viaggi, la produzione di energia, la ricerca, le interazioni sociali e culturali, la formazione e il trasferimento di conoscenze. È interessante notare che, oltre alle questioni comuni che spesso compaiono nei programmi politici dei governi nazionali, il risultato dell'hackathon ha incluso anche elementi che sembrano essere rilevanti per le comunità locali e contribuire a migliorare le potenziali interazioni tra l'alleanza e il contesto locale.In particolare, sono stati individuati i seguenti elementi:La consapevolezza ambientale (o meglio, la sua mancanza) sembra essere identificata come una fonte sia di problemi tangibili legati alle attività umane e che portano al degrado ambientale, ma anche come un elemento che influenza la mentalità e la sensibilità delle persone.Il mare è raramente percepito come una barriera dalle comunità costiere.Diversamente da quanto sostenuto da una parte della società e dai media, il mare è per lo più visto come un luogo in cui si creano ricordi, in cui le persone interagiscono e come un ponte che collega le coste, per non parlare di una potenziale fonte inesauribile di energia e, forse, della migliore via di comunicazione per lo scambio di grandi quantità di merci.L'approccio non coordinato allo sviluppo delle infrastrutture costiere e marine è un problema che preoccupa parte delle comunità.È sorprendente che le comunità costiere e insulari spesso non percepiscano la migrazione come una preoccupazione significativa. Ciò potrebbe suggerire che le questioni della migrazione irregolare e non regolamentata possono essere notevolmente "mediatizzate" e ingigantite per ragioni politiche e di comunicazione di massa, in particolare nel bacino del Mediterraneo.Sorprendentemente, la ricerca universitaria è raramente percepita come essenziale per creare soluzioni alle criticità locali. La distanza tra il mondo accademico e le comunità locali suggerisce un divario tra lo sviluppo della conoscenza e i bisogni della comunità. Per questo motivo, è necessario impegnarsi per invertire questa prospettiva.Lo sviluppo tecnologico e gli strumenti digitali sono per lo più percepiti come utili. Nonostante la percezione comune che l'aumento della tecnologia abbia portato all'isolamento sociale e a un dialogo più scarso tra le persone, la tecnologia applicata alla condivisione dei dati e all'intrattenimento può servire sia come piattaforma interessante per condividere informazioni utili tra governi e organizzazioni, sia per migliorare il livello di coinvolgimento degli studenti e del personale docente, rispettivamente. ATTIVITÀ A.3.3 (PROGETTAZIONE AZIONI) I partecipanti sono stati divisi in gruppi e hanno progettato in modo collaborativo le azioni per perseguire gli obiettivi individuati durante la sessione precedente. ATTIVITÀ A.3.4 (PITCHING E STESURA) Ogni gruppo ha presentato la propria proposta di azione al resto del pubblico, in particolare:Il primo progetto ("Guardians of the deep") si è concentrato sullo sviluppo di un gioco di strategia per uno o più giocatori pensato per educare e formare bambini e adulti alla gestione delle risorse marine e della biodiversità, con l'obiettivo di sensibilizzare sulla complessità degli ambienti marini e marittimi.Il secondo progetto ("ISOU") si è concentrato sulla necessità di far emergere le attività che contribuiscono al degrado ambientale e di sviluppare un'Unità internazionale del mare e degli oceani per promuovere attività ambientali per i bambini, la sensibilizzazione sui social media e l'uso di strumenti VR/AR/AI per migliorare i risultati del progetto.Il terzo progetto ("Data net") si è concentrato sullo sviluppo di infrastrutture digitali per colmare il divario fisico del mare e aiutare i governi e le comunità a raccogliere dati e informazioni utili per sviluppare politiche più sensate e coerenti, possibilmente condivise e sviluppate congiuntamente.Tutti i progetti comprendevano un elenco di potenziali stakeholder da coinvolgere e un'attenzione particolare è stata rivolta all'impegno delle nuove generazioni. Mettendo in evidenza le questioni in gioco, le potenziali soluzioni e i gruppi target/stakeholder da coinvolgere, le tre azioni sviluppate dai partecipanti potrebbe integrare le attività dell'Alleanza come primo passo per coinvolgere le comunità locali. Naviga la sezione Attività A.1: Sessione di apprendimento da remoto Attività A.2: Cerimonia di apertura Attività A.3: L'Hackathon Attività A.4: visita in loco al Centro di ricerca "Porto Conte Ricerche". Attività A.5: visita alla città costiera di Alghero Attività A.6: cerimonia di chiusura