Collezione di Fisica

Museo scientifico dell'Università di Sassari

Fisica

La collezione raccoglie oggi circa 150 apparecchi didattici e strumenti, di laboratorio e sperimentali, relativi agli ambiti dell'Ottica, dell'Elettromagnetismo, della Meccanica e della Termologia.

La riforma degli ordinamenti didattici dell’Università di Sassari (1765) sostituì alla vecchia impostazione aristotelico-tomistica dell’età spagnola una netta apertura verso le correnti razionaliste del tempo e in particolare la fisica newtoniana.

La disciplina era impartita nella Facoltà di Filosofia e Arti: le dimostrazioni sperimentali delle lezioni di Giuseppe Gagliardi e di Francesco Cetti attiravano un gran pubblico anche non universitario. Risale a questo periodo il Gabinetto di fisica, che fu ulteriormente incrementato nel 1831 con una donazione del re Carlo Felice di cui si conserva ancora qualche strumento.

La Fisica sperimentale fu una delle materie fondamentali e propedeutiche ai corsi di Medicina e Chirurgia. Dagli inizi del Novecento la disciplina fu insegnata dagli allievi della scuola romana di Pietro Blaserna e da quelli della scuola bolognese di Augusto Righi. Un inventario relativo agli anni 1882-1936, segnala la presenza di 1.723 strumenti e libri: la maggior parte dei materiali esposti nel nostro museo risalgono appunto a questa fase.

La collezione raccoglie oggi circa 150 apparecchi didattici e strumenti di laboratorio e sperimentali, relativi agli ambiti dell'Ottica, dell'Elettromagnetismo, della Meccanica e della Termologia. Un ulteriore fondo di strumentazione degli anni Cinquanta del Novecento testimonia l’evoluzione delle tecnologie del secondo dopoguerra.

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