Sardegna senza futuro? L'isola nella spirale della decrescita demografica Aula Magna dell’Università 11 juliol 2023 17:00 La sottovalutiamo, ma la demografia ci sta parlando chiaramente. Da una parte poche nascite ed emigrazioni (molti i giovani che lasciano l’Italia), dall’altra chiusura agli ingressi e mancanza di manodopera stanno creando un cortocircuito che impoverisce, di fatto, il Paese.Dai 59 milioni attuali, la popolazione italiana perderà 7 milioni di abitanti nel 2050 e passerà a 37 milioni nel 2100.La decrescita sarà ancora più marcata in Sardegna, la regione italiana dove si fanno meno figli, con un saldo naturale negativo da circa trenta anni, difficilmente compensabile dall’attuale saldo migratorio. Entro la fine di questo secolo si prevede una popolazione quasi dimezzata e composta prevalentemente da anziani, così da rappresentare un caso unico nel panorama nazionale e internazionale.Lo svuotamento dell’entroterra sardo a favore delle zone costiere è inoltre sempre più marcato e mette a rischio anche la presenza di servizi pubblici essenziali in zone già in estrema difficoltà economica e sociale. Quanto potrà scendere ancora la natalità? E quanto a lungo potrà durare questa spirale di decrescita demografica, senza danneggiare troppo gli equilibri dell’isola? Il volume ricostruisce il percorso storico, politico e sociale che ha condotto alla situazione attuale e offre alcune ipotesi interpretative, oltre che qualche considerazione sul futuro e sui possibili effetti socio-economici connessi alla contrazione e all’invecchiamento della popolazione. Calo demografico, flussi migratori in uscita e in entrata, istruzione, lavoro e servizi sono cose che riguardano tutti, avvantaggiati e svantaggiati: ne va del nostro futuro. Udine: Forum; Sassari: Dipartimento di Scienze economiche e aziendali, Università degli Studi di Sassari, 2023 Locandina