Info corso

DIpartimento di

ARCHITETTURA, DESIGN E URBANISTICA

Durata corso

2 anni

ALGHERO

Tipologia di accesso

Programmato

Lingua del corso

Italiano

In poche parole

Il corso di laurea magistrale forma un esperto nell’analisi delle dinamiche urbane, territoriali e ambientali, in grado di operare professionalmente nelle attività di progettazione, redazione e valutazione di piani e progetti, nonché di definizione di programmi e politiche che riguardano la città e il territorio.
Gli studenti sono indirizzati verso metodi di lavoro interdisciplinari, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici che consentono loro di operare in contesti multiscalari, complessi e di livello internazionale.

Il pianificatore è così in grado di coordinare gruppi interdisciplinari di progettazione, monitorare e valutare azioni di trasformazione e di “misurare” processi e risultati, di dirigere attività di management e auditing ambientale, coordinando anche specialisti con diverse basi culturali e competenze, di definire strategie per amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, alla valorizzazione e alla trasformazione della città, del territorio, del paesaggio e dell'ambiente.

Info corso

Classe:
[LM-48] Classe delle lauree magistrali in Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale
Crediti:
120
Presidente:
PAOLA RIZZI
Modalità didattica:
Blend/modalità mista
Frequenza:
Obbligatoria
Il piano degli studi
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA

Requisiti

Titoli obbligatori
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [L2] - Laurea Triennale
  • [L1] - Laurea
  • [LM] - Laurea Magistrale
  • [LS] - Laurea Specialistica
  • [TS] - Titolo straniero

Programma, testi e obiettivi

Status professionale conferito dal titolo.
Profilo Generico - Pianificatore territoriale
Le competenze e le capacità descritte sopra consentono ai laureati magistrali di lavorare sia come consulenti e liberi professionisti, sia come esperti negli enti locali o presso istituti, aziende e agenzie. Il loro sbocco occupazionale si colloca nel campo della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, con particolare riferimento alla messa a punto di progetti, piani, programmi e politiche. Le attività professionali specifiche prevedono la definizione e gestione di strumenti di governo del territorio, con particolare riferimento a:
- progettazione, pianificazione e politiche per la trasformazione e riqualificazione della città, del territorio e dell'ambiente (progetti, programmi, piani e politiche a varie scale territoriali, pianificazione e politiche di settore, regolamenti e norme);
- coordinamento e gestione delle attività di valutazione di progetti, programmi, piani e politiche urbane, territoriali e ambientali;
- gestione dei processi di costruzione delle azioni di governo e delle relative forme di comunicazione.
I laureati possono praticare la libera professione (dopo aver superato l'esame di Stato) per le attività previste dalla sezione A "pianificatori" dell'Albo degli architetti, pianificatori e paesaggisti, o per libere consulenze non regolamentate nel campo della pianificazione e più in generale nel campo della ricerca relativa alle trasformazioni territoriali e ambientali.
In particolare il DPR 328/2001 "Modifica disciplina delle professioni" stabilisce che "formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione A - settore "pianificazione territoriale":
a) la pianificazione del territorio, del paesaggio, dell'ambiente e della citta';
b) lo svolgimento e il coordinamento di analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche e ambientali, il coordinamento e la gestione di attivita' di valutazione ambientale e di fattibilita' dei piani e dei progetti urbani e territoriali;
c) strategie, politiche e progetti di trasformazione urbana e territoriale"
Queste funzioni e sbocchi professionali si specificano e si aprono anche a nuove competenze in un contesto più ampio grazie all'offerta formativa internazionale con diversi Paesi partner.
Caratteristiche prova finale.
La prova finale per l'acquisizione della laurea magistrale consiste nella discussione, svolta davanti a una commissione nominata dal corso di studio, di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore e coerente con gli obiettivi formativi interdisciplinari del corso di laurea. Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative in Italia o in una delle sedi dell'università partner previste dal piano di studi.
Per i percorsi internazionali a doppio titolo è possibile la co-tutela di un docente proveniente dall'università partner.
Conoscenze richieste per l'accesso.
Sono ammessi al corso di laurea magistrale, previa verifica della preparazione personale, i candidati che abbiano conseguito la laurea triennale in una delle seguenti classi:

L 6 – Geografia (ex classe 30, e precedenti denominazioni ante 270/04)
L17 – Scienze dell’architettura (ex classe 4, e precedenti denominazioni ante 270/04)
L 21 – Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale (ex classe 7, e precedenti denominazioni ante 270/04)
L 25 – Scienze e tecnologie agrarie e forestali (ex classe 20, e precedenti denominazioni ante 270/04)
L 32 – Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura (ex classe 27, e precedenti denominazioni ante 270/04)
L 7 Ingegneria civile e ambientale (ex classe 8, e precedenti denominazioni ante 270/04)
L 9 Ingegneria industriale (ex classe 10, e precedenti denominazioni ante 270/04)
L 1 Beni culturali (ex classe 13, e precedenti denominazioni ante 270/04)
L 15 Scienze del turismo (ex classe 15 e precedenti denominazioni ante 270/04)

La verifica della preparazione personale sarà effettuata secondo le modalità previste dal regolamento didattico.
Titolo di studio rilasciato.
Laurea Magistrale in Pianificazione e Politiche per la Citta', l'ambiente e il Paesaggio
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati.
Profilo Generico - Pianificatore territoriale
Le competenze e le capacità descritte sopra consentono ai laureati magistrali di lavorare sia come consulenti e liberi professionisti, sia come esperti negli enti locali o presso istituti, aziende e agenzie. Il loro sbocco occupazionale si colloca nel campo della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, con particolare riferimento alla messa a punto di progetti, piani, programmi e politiche. Le attività professionali specifiche prevedono la definizione e gestione di strumenti di governo del territorio, con particolare riferimento a:
- progettazione, pianificazione e politiche per la trasformazione e riqualificazione della città, del territorio e dell'ambiente (progetti, programmi, piani e politiche a varie scale territoriali, pianificazione e politiche di settore, regolamenti e norme);
- coordinamento e gestione delle attività di valutazione di progetti, programmi, piani e politiche urbane, territoriali e ambientali;
- gestione dei processi di costruzione delle azioni di governo e delle relative forme di comunicazione.
I laureati possono praticare la libera professione (dopo aver superato l'esame di Stato) per le attività previste dalla sezione A "pianificatori" dell'Albo degli architetti, pianificatori e paesaggisti, o per libere consulenze non regolamentate nel campo della pianificazione e più in generale nel campo della ricerca relativa alle trasformazioni territoriali e ambientali. 
In particolare il DPR 328/2001 "Modifica disciplina delle professioni" stabilisce che "formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione A - settore "pianificazione territoriale":
a) la pianificazione del territorio, del paesaggio, dell'ambiente e della citta';
b) lo svolgimento e il coordinamento di analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche e ambientali, il coordinamento e la gestione di attivita' di valutazione ambientale e di fattibilita' dei piani e dei progetti urbani e territoriali;
c) strategie, politiche e progetti di trasformazione urbana e territoriale"
Queste funzioni e sbocchi professionali si specificano e si aprono anche a nuove competenze in un contesto più ampio grazie all'offerta formativa internazionale con diversi Paesi partner.
Abilità comunicative.
I laureati sanno comunicare in modo chiaro le conclusioni e le ipotesi di intervento proposte, nonché le conoscenze, la struttura e le motivazioni che le rendono possibili, a interlocutori specialisti e non specialisti.
I laureati sviluppano capacità di lavoro cooperativo e interdisciplinare, soprattutto attraverso:
- modalità interattive con cui viene organizzata l'offerta formativa (attività di laboratorio e di tirocinio);
- opportunità di studiare con colleghi provenienti da diverse classi di laurea e contesti;
- opportunità di arricchire ed integrare approcci metodologici e linguaggi in sedi di studio diverse, grazie alle possibilità offerte dai workshop, dai Progetti Erasmus e dalle sedi consorziate.
Inoltre, maturano capacità di comunicare i contenuti di analisi, proposte, conclusioni, valutazioni e progetti in lingua italiana, in lingua inglese e, possibilmente, in un'altra lingua straniera, per iscritto, graficamente e oralmente, con il supporto di tecniche e strumenti di comunicazione avanzati, anche in relazione alle tecnologie e con riferimento a diversi contesti e attori.
Le esperienze di laboratorio contribuiscono, in modo particolare, allo sviluppo delle abilità comunicative, richieste da attività professionali orientate alla costruzione di processi di pianificazione partecipata, ove negoziazione, decisione e costruzione di agende pubbliche, giocano un ruolo di primo ordine. In particolare, i laureati maturano capacità di :
- esporre in modo semplice e chiaro percorsi analitici complessi e proposte progettuali articolate;
- lavorare in gruppo, confrontandosi con culture e saperi disciplinari diversi in modo cooperativo e orientato a sintesi propositive;
- comunicare in pubblico ponendo attenzione al linguaggio usato in relazione alle capacità di comprensione degli interlocutori;
- facilitare la comunicazione e il dialogo in contesti multiattoriali;
- far emergere dal dialogo fra saperi e soggetti valori e principi condivisibili;
- comunicare utilizzando tecniche di rappresentazione adeguate.
Capacità di apprendimento.
I laureati sviluppano capacità di apprendimento che consentono di continuare a studiare e ad aggiornarsi in modo auto-diretto e autonomo, individuando le occasioni di formazione continua e le esperienze più adeguate al proprio profilo professionale. I laureati sviluppano, in particolare, capacità di:
- trasformare la partecipazione ad esperienze concrete in occasioni di apprendimento, utilizzando studi di caso, metodi comparativi e di inchiesta;
- individuare le occasioni di formazione continua adatte al proprio profilo, tenendo conto della evoluzione delle discipline, della cultura e delle pratiche di intervento sul territorio.
Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati sono i seguenti:
- moduli di insegnamento integrati in cui il confronto fra i docenti costringe gli studenti a un continuo lavoro di traduzione e confronto fra i punti di vista personali e disciplinari;
- laboratori di progetto ispirati alla complessità e alla interdisciplinarità;
- costante richiamo didattico alla adozione di nuovi punti di vista teorici e alla necessità di fornire giustificazioni ragionate per le scelte effettive e possibili;
- confronto interpersonale, ottenuto attraverso lavoro di gruppo e discussioni critiche in classe;
- coltivazione dell'autonomia di giudizio.
Oltre a tali strumenti, si attueranno:
- periodiche verifiche, strutturate e coordinate dai tutores, su temi e questioni sia teoriche che progettuali scelte autonomamente dagli studenti e da loro interpretate con i metodi e le tecniche che riterranno adeguati;
- un'attività costante di verifica delle capacità comunicative, sia verbali, che scritte, che di rappresentazione negli esami e nelle prove in itinere.
Oltre agli strumenti indicati e, in particolare, le prove di interpretazione e analisi individuale del materiale dei laboratori e dei corsi, è lo stesso percorso dell' 'imparare facendo' come le numerose verifiche e l'interazione costante con docenti, esperti e tutores a costituire il momento decisivo della valutazione delle capacità di apprendimento.
I laureati sviluppano capacità di apprendimento che consentono di continuare a studiare e ad aggiornarsi in modo auto-diretto e autonomo, individuando le occasioni di formazione continua e le esperienze più adeguate al proprio profilo professionale. I laureati sviluppano, in particolare, capacità di:
- trasformare la partecipazione ad esperienze concrete in occasioni di apprendimento, utilizzando studi di caso, metodi comparativi e di inchiesta;
- individuare le occasioni di formazione continua adatte al proprio profilo, tenendo conto della evoluzione delle discipline, della cultura e delle pratiche di intervento sul territorio.
Autonomia di giudizio.
I laureati sono in grado formulare giudizi e definire scelte entro un quadro di consapevolezza degli approcci, delle matrici etiche a cui possono essere ricondotti, nonché degli impatti che potranno determinare. In particolare dispongono di capacità che consentono di:
- affrontare questioni complesse con attenzione alle diverse dimensioni e ricadute delle decisioni collettive;
- comprendere (e far comprendere) l'entità delle poste in gioco rispetto agli interessi collettivi, con particolare riferimento alle scelte non reversibili, e proporre azioni precauzionali appropriate;
- selezionare e costruire, rispetto a contesti cognitivi comunque limitati, le informazioni essenziali ad affrontare questioni specifiche;
- proporre progetti, scenari e politiche contestualizzati alle differenti dinamiche del territorio
- predisporre disegni valutativi coerenti con i problemi trattati e utili per approfondire i rapporti fra azioni e contesto.
Il percorso formativo interdisciplinare si indirizza sulla costruzione di competenze che riguardano: l'interpretazione delle dinamiche ecologiche dei paesaggi 'sensibili', le dinamiche e le strategie dell'organizzazione urbana e territoriale della città; la progettazione alla scala territoriale e urbana di azioni di trasformazione dei paesaggi che rappresentano luoghi significativi della città contemporanea; la fattibilità economica, sociale, istituzionale, gestionale e tecnica delle azioni progettuali proposte; l'allestimento di politiche pubbliche che consentano di mettere il paesaggio e l'ambiente al centro dell'organizzazione urbana e del futuro culturale della città.
I laureati sono, inoltre, in grado di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei processi di pianificazione ambientale, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso corsi frontali, workshop, seminari e attività laboratoriali in cui vengono proposti (anche in prospettiva comparativa) diversi approcci e metodi. In particolare, nei percorsi laboratoriali e nei workshop viene richiesto agli studenti capacità di lavoro coordinato, di auto-organizzazione e di argomentazione e valutazione delle azioni di progetto su basi plausibili.
Conoscenza e comprensione.
Area Urbanistica e pianificazione
Il laureato magistrale acquisirà̀ e approfondirà conoscenze nell’ambito della pianificazione e dell’urbanistica supportate dai programmi didattici interdisciplinari. Queste conoscenze saranno rafforzate nell’ambito delle discipline ambientali, dell’economia, politica e sociologia, ma anche delle attività didattiche integrative.
Alcune discipline, in continuità con la laurea triennale sono approfondite in relazione ai metodi applicativi in contesti reali che consentono allo studente di pianificazione di trattare la complessità del progetto urbano e territoriale. La comprensione avviene principalmente attraverso l’esperienza interdisciplinare di laboratori progettuali che affrontano problemi e tracciano prospettive di trasformazione della città, del territorio e del paesaggio. 

Area dell'ingegneria e scienze del territorio
Il laureato magistrale affinerà̀ le capacità interpretative e gli strumenti tecnico-pratici utili ad affrontare, secondo un approccio integrato, temi quali l’organizzazione del sistema dei trasporti all’interno del più complesso e ampio processo di pianificazione e riqualificazione territoriale. Si rafforza soprattutto l’abilità di cogliere i rapporti di influenza reciproca tra la mobilità e le altre componenti dell’organizzazione insediativa e aumenta la consapevolezza dell’importanza di costruire sistemi di coerenze tra gli interventi che concorrono al funzionamento della città.

Area dell'economia, della politica e della sociologia
Nell'ambito della gestione urbana il laureato magistrale avrà conoscenze che afferiscono all'ambito della valutazione di piani e progetti in coerenza con le dinamiche dell’ambiente. I metodi e le tecniche di aiuto alle decisioni verranno approfonditi attraverso l'ausilio strumenti e software di supporto alla decisione, applicati alla pianificazione territoriale ed ambientale. Anche la sociologia contribuisce a costruire metodi per la gestione di processi urbani che spesso contemplano la mediazione tra gli attori, in un processo decisionale in cui le trasformazioni della città comprendono interessi tra le parti (ad esempio in riferimento alle amministrazioni pubbliche, a gruppi sociali, ai cittadini).

Area ambiente
Il corso di ecologia urbana sarà orientato a fornire gli elementi applicativi della pianificazione, dell’uso del territorio e dell'ambiente urbano. A ogni lezione frontale, su una specifica tematica, corrisponde la discussione critica, nell'ambito di ogni specifico progetto che lo studente o gruppo di studenti deve allestire, di modo che il concetto ecosistemico di soglia d'uso sia un obiettivo primario di ogni azione o ipotesi progettuale. 

Area delle attività formative affini o integrative
Il percorso formativo del laureato è supportato da alcune discipline affini o integrative che approfondiscono le conoscenze specialistiche della figura del pianificatore in relazione a temi emergenti e sui quali si rafforzerà nei prossimi anni la richiesta di competenze nel mondo del lavoro. In particolare lo studio dei metodi e delle tecniche per approfondire la resilienza degli ecosistemi in relazione alle dinamiche dell’acqua e ai rischi ambientali; la costruzione dello spazio urbano e la sua composizione in coerenza con le dinamiche dell’ambiente; l’approfondimento delle relazioni dinamiche tra beni pubblici storico-culturali in relazione ai processi di valorizzazione e di sviluppo territoriale; il rapporto tra l’ambiente urbano e i temi della salute pubblica.
Queste discipline consentono di comprendere i requisiti ambientali del progetto della città e del territorio in relazione alla possibilità̀ di generare nuovi paesaggi innovando gli strumenti del Piano alla scala urbana e territoriale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione.
Area Urbanistica e pianificazione
Il laureato Magistrale sarà in grado di affrontare problemi complessi della pianificazione della città, del territorio e del paesaggio applicando conoscenze, metodi, tecniche e strumenti acquisiti nelle discipline afferenti all’ambito dell’urbanistica e della pianificazione. Il progetto formativo consente inoltre di individuare le strategie più opportune di intervento che consentono di realizzare piani urbanistici, progetti urbani e territoriali, e allestire programmi d’azione in relazione alle diverse scale di intervento. Le “immersioni” nei contesti reali, spesso promossi dai docenti in accordo con gli Enti Territoriali, creano le occasioni per comprendere le questioni urbane, per applicare le conoscenze su problemi specifici, grazie alla realizzazione di laboratori, scuole estive e workshop, in cui lo studente è coinvolto attivamente e può misurare la sua capacità di apprendere.

Area dell'ingegneria e scienze del territorio
Attraverso il continuo alternarsi dell’attività di analisi e progettazione in relazione ai contesti di studio, il laureato amplia il proprio panorama conoscitivo, sviluppa uno sguardo aperto e non settoriale della mobilità urbana e territoriale e apprende una modalità di lavoro dinamica, aperta alle contaminazioni con altre discipline.

Area dell'economia, della politica e della sociologia
Nell'ambito della gestione urbana il laureato magistrale sarà in grado di applicare quanto appreso attraverso rielaborazioni e restituzione di casi concreti di pianificazione territoriale e di pianificazione urbanistica con i metodi della valutazione ambientale e della sociologia.
Nell'ambito della sociologia e dei processi e dei sistemi di aiuto alle decisioni, le esercitazioni interattive, spesso sviluppati in coerenza con i temi trattati nella pianificazione e nell’urbanistica, consentono di applicare le conoscenze acquisite. 

Area ambiente
L'impostazione didattica prevede che le lezioni e le esercitazioni di ecologia urbana consentano di rendere coerenti i requisiti ambientali delle ipotesi progettuali effettuate nei laboratori di urbanistica, pianificazione territoriale o dell’architettura del paesaggio. L’applicazione delle conoscenze è favorita dalle esercitazioni sul campo e dalla interdisciplinarietà.

Area delle attività formative affini o integrative
Il laureato Magistrale svilupperà̀ un metodo critico di approccio rigoroso alle tematiche di interesse. Sarà a conoscenza di un percorso gestionale delle risorse ambientali: dalla scelta di applicazione del principio di prevenzione o di precauzione; alle forme di tutela assoluta delle matrici ambientali. Le conoscenze interdisciplinari consono allo studente di allestire strategie urbane e territoriali che trattano processi complessi e problematici della realtà urbana e consentono di affinare le capacità di ricerca, di interazione con esperti delle diverse discipline e di applicare le conoscenze con fattiva operatività̀.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
ITALIANO
Competenze associate alla funzione.
Profilo Generico - Pianificatore territoriale
Per tutte le funzioni occorre:
- conoscenza del quadri normativi, amministrativi e istituzionali di riferimento italiano e europeo, in particolare quelli delle sedi partner del CdSnon italiane;
- capacità di dialogare con esperti di altre discipline;
- capacità di lavorare all'interno di gruppi interdisciplinari e non;
- capacità di coordinare gruppi di lavoro;
- capacità di comunicare e dialogare con soggetti non esperti;
- capacità di mettere in relazione campi di problemi e aspetti differenti;
- capacità di scegliere e applicare in modo critico metodi, tecniche e strumenti per l'analisi e la strutturazione di problemi di pianificazione;
- conoscenze nel campo dello sviluppo locale;
- capacità di svolgere analisi dei sistemi locali, sociali ed ambientali;
- conoscenza critica dei concetti e dei principi della sostenibilità;
- capacità di svolgere analisi complesse e specialistiche nel campo del paesaggio e dell'ambiente;
- capacità di coordinare e gestire attività di valutazione ambientale;

Inoltre le conoscenze e le capacità acquisite nel corso di laurea magistrale sono requisiti di accesso a corsi universitari postlaurea anche internazionali quali Master di secondo livello e Corsi di Dottorato di ricerca.
Funzione in contesto di lavoro.
Profilo Generico - Pianificatore territoriale
Il laureato magistrale in pianificazione può svolgere funzioni tipiche legate alla libera professione (dopo aver superato l'esame di stato e essersi iscritto all'Ordine degli Architetti, pianificatori e paesaggisti e conservatori).
Nel dettaglio il laureato magistrale
A. coordina gruppi di lavoro nel campo della pianificazione urbanistica, territoriale e paesaggistica a varie scale
B. redige, coordina e gestisce piani, politiche, progetti di trasformazione urbana e territoriale, programmi, strategie e politiche di governo della città e del territorio alle diverse scale. 
C. svolge e coordina analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche e ambientali, progetta e coordina processi di valutazione ambientale e di fattibilita' dei piani e dei progetti urbani e territoriali; 
D. progetta, gestisce e coordina processi di partecipazione per la redazione, attuazione e gestione di piani e programmi per la città  e il territorio
E. è responsabile di procedimenti tecnico-amministrativi nella pubblica amministrazione e può accedere a funzioni dirigenziali.
Descrizione obiettivi formativi specifici.
Il corso di laurea magistrale in Pianificazione e politiche per la città, l'ambiente e il paesaggio è a numero programmato.
La didattica del percorso formativo è erogata in modalità mista. Prevede la modalità a distanza prevalentemente per le lezioni teoriche dei corsi caratterizzanti e delle discipline affini.
Per gli ambiti disciplinari caratterizzanti dell'urbanistica e pianificazione la didattica in presenza è prevalente rispetto alla modalità a distanza e comprende tutti i laboratori di progettazione e le esercitazioni pratiche. Gli altri ambiti disciplinari caratterizzanti (Ambiente, Economia Politica e sociologia, Ingegneria e Scienze del territorio) e per gli ambiti affini il numero di crediti formativi della didattica a distanza e in presenza è equilibrato.
Il corso prevede la didattica in modalità mista in quanto:
_coinvolge un più ampio target di studenti e amplia il bacino di studenti provenienti da altre regioni;
_risponde alle proposte delle parti sociali (ANCI, amministrazioni locali, mondo delle professioni) in riferimento alle nuove indicazioni sulla formazione continua;
_risponde alle esigenze di cui al protocollo di intesa firmato recentemente tra l'Università di Sassari e il Ministero della Pubblica Amministrazione per ampliare le conoscenze e competenze dei dipendenti pubblici (un target già presente nel corso di studi).

Prevede per lo studente la possibilità di seguire un percorso formativo interamente locale o un percorso internazionale.
Il CdS si focalizza sul progetto del territorio, del paesaggio e della città, nonché sulla sua capacità di intessere relazioni con le dinamiche ecologiche, con le tendenze socio-economiche e culturali di un contesto, con i processi in atto di gestione e governo del territorio.
Il CdS indirizza gli studenti su metodi di lavoro interdisciplinari che consentano loro di operare in contesti multiscalari, complessi e incerti, anche a livello internazionale.
Il percorso formativo si misura sulla possibilità di innovazione dei territori a partire dalla conoscenza profonda delle matrici della storia e dell'ambiente e la possibilità di stabilire interconnessioni strategiche con la realtà delle diverse situazioni insediative, anche dei contesti extra-europei, in relazione ai temi cruciali della contemporaneità (cambiamento climatico, processi di planetarizzazione dell'economia, modificazioni urbane indotte dalle dismissioni, dall'abbandono e dal riuso, forme della disuguaglianza, movimento di popoli e culture, ecc.).
Il laureato pianificatore nell'arco del percorso formativo sviluppa capacità e competenze finalizzate a governare le trasformazioni, agendo su temi urbani strategici che individuano ad esempio modelli alternativi di sviluppo locale, che applicano metodi di pianificazione strategica e innovativa delle risorse ambientali, approcci della pianificazione urbana e
territoriale in relazione al tema del riuso, approcci della governance dei processi complessi, metodi di mediazione di conflitti, ecc..

Il percorso di studi fornisce le competenze per costruire una figura in grado di:
- interpretare le dinamiche dell'ambiente e delle diverse forme della città, di saper favorire il dialogo con le sue differenti popolazioni e culture, e di aprire scenari futuri di sviluppo urbano e territoriale;
- progettare scenari di sviluppo urbano e territoriale che affrontano i problemi che attraversano i paesaggi contemporanei e in particolare la crisi degli ecosistemi ambientali e della società contemporanea anche in relazione ai cambiamenti climatici e al depauperamento delle risorse non rinnovabili.

I laureati magistrali sono in grado di:
- analizzare, rappresentare e interpretare problemi urbani e ambientali nei processi di trasformazione del territorio e del paesaggio;
- interpretare tendenze ed esiti delle trasformazioni della città e del territorio, anche in relazione alle dinamiche ed alle morfologie socioeconomiche;
- costruire scenari e politiche ambientali finalizzati alla tutela, valorizzazione, riqualificazione urbana, del territorio e del paesaggio;
- applicare teorie, metodi e tecniche per progettare piani e programmi con particolare attenzione alle risorse ambientali;
- configurare processi di attuazione ancorati alle politiche e strategie all'educazione ambientale, alla partecipazione degli abitanti, alle pratiche spaziali che mettono al centro il diritto alla città;
- monitorare e valutare azioni di trasformazione insediativa, culturale e socio-economica di un territorio, con strumenti in grado di 'misurare' processi e risultati;
- dirigere attività di management e auditing ambientale, coordinando anche specialisti con diverse basi culturali e competenze.
- definire strategie per amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, alla valorizzazione e alla trasformazione della città, del territorio, del paesaggio e dell'ambiente.

Descrizione del percorso formativo e modalità didattiche

Le diverse discipline contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi formativi in coordinamento tra loro rispetto ai temi del progetto urbano e territoriale a cui fa capo il laboratorio di progettazione interdisciplinare che caratterizza ogni semestre.
Il percorso formativo è infatti organizzato in quattro semestri in cui si articolano unità didattiche e moduli che hanno un 'titolo' distintivo. Le unità didattiche si focalizzano su un tema portante di progetto attorno a cui si integrano diverse discipline; ogni laboratorio prevede la produzione di un elaborato individuale o di gruppo.

Durante il primo anno si approfondiscono due temi progettuali:
_progetto alla scala territoriale che sperimenta il rapporto tra progetti dell'insediamento e politiche per il paesaggio in cui sono prevalenti temi ambientale legati alla gestione del suolo e delle acque in relazione a differenti paesaggi di un contesto di studio e agli obiettivi del laboratorio progettuale; si indaga inoltre sulle matrici fondative della storia dei luoghi e si sperimenta il confronto con le popolazioni locali.
_progetto alla scala urbana che si misura sul rapporto tra città, ambiente e architettura in cui si declinano nella città i temi della sostenibilità rispondendo ai requisiti dell'approccio sistemico dell'ecologia urbana e dell'igiene ambientale; si esplorano inoltre i modelli e gli strumenti di valutazione e di supporto alla decisione in campo urbanistico, territoriale ed ambientale.
Nel secondo anno il percorso si concentra sull'interpretazione del paesaggio attraverso l'architettura delle trasformazioni anche di tipo infrastrutturale, si indaga sul patrimonio esistente di un contesto e sulle possibilità di risignificazione e riuso. L'anno si completa con un percorso di tirocinio e di prova finale, che potrà essere svolto presso le sedi convenzionate del DADU o presso le sedi convenzionate dei partner.

Il manifesto degli studi e il regolamento didattico del CdL evidenziano le attività formative che possono essere scelte autonomamente dagli studenti, nell'ottica di un approfondimento del proprio percorso.
Le attività di progettazione prevedono la presenza di tutores, che seguono le attività di laboratorio e progetto, e in alcuni casi le attività didattiche delle lezioni frontali. Alcuni insegnamenti si sviluppano in modo indipendente dalle attività di progettazione (anche se in molti casi possono approfondire aspetti interdisciplinari e indagini specifiche che riguardano il lavoro progettuale).
Sono previste attività intermedie di verifica dell'apprendimento (prove scritte e orali, critiche intermedie dei progetti dei laboratori).

L'offerta formativa va incontro alle diverse esigenze degli studenti che, oltre ad imparare un metodo di lavoro e ad avere maggiori opportunità di job placement, hanno l'opportunità di proiettarsi in un ambiente di apprendimento e di scambio internazionale.
La dimensione internazionale del Corso di Studi, offre l'opportunità di misurarsi su contesti e approcci progettuali differenti che possono fornire metodi di lavoro inediti, maggiore spendibilità dei titoli rilasciati. e più ampie prospettive occupazionali in un contesto globale sempre più competitivo.

Le prospettive verso contesti più ampi anche extra-europei come la Cina e la sponda sud del Mediterraneo (e in particolare la Tunisia), rafforzano il percorso formativo e le prospettive dei pianificatori in relazione ai propri progetti di vita, grazie alla possibilità di approfondire metodi di lavoro che consentiranno di accogliere le sfide dei diversi contesti in cui potrà operare, non solo a livello locale o nella dimensione esclusivamente europea, ma anche in contesti extra continentali.