Info corso

DIpartimento di

STORIA, SCIENZE DELL'UOMO E DELLA FORMAZIONE

Durata corso

2 anni

SASSARI

Tipologia di accesso

Programmato

Lingua del corso

Italiano

In poche parole

Il corso di laurea magistrale in Archeologia, prosecuzione del corso triennale di Scienze dei Beni Culturali, fornisce una formazione scientifica e metodologica specifica nel campo delle discipline archeologiche e storiche, oltre a competenze tecnico-scientifiche e di gestione e conservazione del patrimonio archeologico. 

Il corso presenta due curricula: il primo in Archeologia dalla Preistoria al post Medioevo distinto in tre percorsi (preistorico e protostorico; classico; medievale e postmedievale); il secondo in Metodologie e tecnologie per i beni archeologici. 

I curricula contemplano discipline che affrontano rispettivamente tematiche relative a differenti ambiti cronologico-culturali e contenuti di carattere metodologico e tecnologico. Il percorso è arricchito da altre materie strettamente correlate ai beni archeologici (Antropologia dell’ambiente, Geomorfologia, Applicazioni GIS ai Beni Culturali). Rivestono un ruolo fondamentale le attività di tirocinio, che prevedono prospezioni, scavi archeologici ed esercitazioni in laboratorio, coordinate da docenti del Corso, in ambito nazionale e internazionale, o, in alternativa, presso Enti e Istituzioni convenzionati (quali ad es. Soprintendenze, Musei, Archivi, Parchi etc.), dove si potranno maturare esperienze nella gestione dei beni archeologici. 

Info corso

Classe:
[LM-2] Classe delle lauree magistrali in Archeologia
Crediti:
120
Presidente:
ANNAMARI NIEDDU
Modalità didattica:
Convenzionale
Il piano degli studi
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA
Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA

Requisiti

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [L1] - Laurea
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [L2] - Laurea Triennale
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [TS] - Titolo straniero

Programma, testi e obiettivi

Status professionale conferito dal titolo.
Archeologo
Gli archeologi potranno lavorare con contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato presso gli Enti pubblici (Università, Istituti di ricerca, Soprintendenze archeologiche, Poli Museali, Unioni dei Comuni et similia) e alcuni soggetti privati (Imprese edili, Cooperative, Società scientifiche, Studi professionali etc.) che operano direttamente o indirettamente nel settore della ricerca archeologica. I laureati magistrali in Archeologia potranno dunque operare con funzioni di coordinamento nei cantieri di scavo archeologico, sia in relazione a progetti di studio, valorizzazione, recupero e restauro dei Beni archeologici, sia nel caso di interventi di urgenza o scavi programmati nell'ambito degli appalti di natura pubblica e privata.

Ricercatore
Nel settore della ricerca gli sbocchi occupazionali conducono verso la figura dell'archeologo e/o del tecnico laureato presso Enti e Istituti di ricerca pubblici e privati. La laurea magistrale consente di operare come archeologi nei cantieri di scavo e di partecipare alle selezioni di professionisti in seno a progetti di ricerca specifici attivati da Università e altri Enti pubblici (Comuni, Soprintendenze).

Coordinatore di attività museali
Potranno essere ricoperti vari ruoli di carattere tecnico-scientifico nell'ambito di diversi Enti pubblici e privati quali: Musei archeologici, artistici, etnografici, Pinacoteche, Antiquaria, Fondazioni e altri luoghi e Istituti della cultura. I laureati potranno lavorare nei progetti di schedatura, catalogazione e pubblicazione di beni culturali materiali e immateriali patrocinati e finanziati dagli Enti pubblici e privati; negli interventi di adeguamento del materiale informativo e di riallestimento delle collezioni museali pubbliche e private; nei servizi di accoglienza al pubblico e nelle iniziative didattiche; nella redazione di contenuti scientifico-divulgativi.
Caratteristiche prova finale.
L'esame di laurea consiste nella stesura di un elaborato scritto con carattere di originalità (su una tematica concordata con un Relatore) articolata ed approfondita, e nella successiva discussione dello stesso; l'argomento dovrà essere coerente con il percorso formativo seguito dallo studente, e, attraverso l'elaborato, il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito adeguate conoscenze sullo specifico tema prescelto e le necessarie competenze metodologiche, critiche e comunicative.
Conoscenze richieste per l'accesso.
Laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali (L-1) o equivalente dei vecchi ordinamenti, per coloro che abbiano acquisito almeno 48 CFU di cui 30 CFU in discipline archeologiche e 18 CFU in discipline storiche (requisito curriculare) come sotto dettagliato:

- 6 CFU nel SSD L-ANT/10 (Metodologie della ricerca archeologica);
- 24 CFU nei seguenti SSD: L-ANT/01 (Preistoria e Protostoria), L-ANT/06 (Etruscologia e antichità italiche), L-ANT/07 (Archeologia classica), L-ANT/08 (Archeologia cristiana e medievale), L-ANT/09 (Topografia antica), L-OR/05 (Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico), L-OR/06 (Archeologia fenicio-punica);
- 18 CFU nei seguenti SSD: M-STO/01 (Storia medievale), M-STO/02 (Storia moderna), M-STO/04 (Storia contemporanea), M-STO/09 (Paleografia), L-ANT/02 (Storia greca), L-ANT/03 (Storia romana).

Possono accedere al Corso di Laurea anche:
- studenti in possesso della laurea in Scienze dei beni culturali (L-1) che non abbiano maturato i 48 CFU previsti per l'accesso diretto,
- oppure laureati in altre classi,
- oppure studenti laureati all'estero.
In questi casi è prevista la valutazione del curriculum individuale (requisiti curriculari di cui sopra) e della preparazione personale da parte di un'apposita commissione che potrà stabilire eventuali percorsi formativi di riallineamento.

Si dovrà inoltre dimostrare di possedere la padronanza, scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea (liv. B1 - con riferimento alla classificazione CEFR - Common European Framework of Reference for Languages) oltre l'Italiano.

Il possesso dei requisiti curriculari e della preparazione dello studente per l’accesso al Corso di Laurea viene verificato mediante colloquio con apposita commissione.
Titolo di studio rilasciato.
Laurea Magistrale in ARCHEOLOGIA
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati.
Archeologo
Gli archeologi potranno lavorare con contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato presso gli Enti pubblici (Università, Istituti di ricerca, Soprintendenze archeologiche, Poli Museali, Unioni dei Comuni et similia) e alcuni soggetti privati (Imprese edili, Cooperative, Società scientifiche, Studi professionali etc.) che operano direttamente o indirettamente nel settore della ricerca archeologica. I laureati magistrali in Archeologia potranno dunque operare con funzioni di coordinamento nei cantieri di scavo archeologico, sia in relazione a progetti di studio, valorizzazione, recupero e restauro dei Beni archeologici, sia nel caso di interventi di urgenza o scavi programmati nell'ambito degli appalti di natura pubblica e privata.

Ricercatore
Nel settore della ricerca gli sbocchi occupazionali conducono verso la figura dell'archeologo e/o del tecnico laureato presso Enti e Istituti di ricerca pubblici e privati. La laurea magistrale consente di operare come archeologi nei cantieri di scavo e di partecipare alle selezioni di professionisti in seno a progetti di ricerca specifici attivati da Università e altri Enti pubblici (Comuni, Soprintendenze).

Coordinatore di attività museali
Potranno essere ricoperti vari ruoli di carattere tecnico-scientifico nell'ambito di diversi Enti pubblici e privati quali: Musei archeologici, artistici, etnografici, Pinacoteche, Antiquaria, Fondazioni e altri luoghi e Istituti della cultura. I laureati potranno lavorare nei progetti di schedatura, catalogazione e pubblicazione di beni culturali materiali e immateriali patrocinati e finanziati dagli Enti pubblici e privati; negli interventi di adeguamento del materiale informativo e di riallestimento delle collezioni museali pubbliche e private; nei servizi di accoglienza al pubblico e nelle iniziative didattiche; nella redazione di contenuti scientifico-divulgativi.
Abilità comunicative.
I laureati dovranno mostrare capacità espressive e compositive nella realizzazione di comunicazioni scientifiche e di saggi scritti e, tenendo conto del pubblico cui si rivolgono, dovranno sviluppare capacità linguistiche in ambito didattico, divulgativo e scientifico. Dovranno anche essere in grado di realizzare esposizioni che si avvarranno di supporti informatici e di tecnologie audiovisive. Il laureato sarà in grado di presentare le complessità dell'interpretazione di un complesso o un contesto antico durante incontri scientifici, convegni e conferenze. Inoltre sarà in grado di offrire forme di divulgazione per il grande pubblico attraverso mostre e l'utilizzo di supporti virtuali. Saranno altresì in grado di produrre in autonomia proposte per nuove forme di ricerca e di valorizzazione di complessi monumentali anche con il supporto delle più avanzate tecnologie digitali ed informatiche.
Le abilità comunicative sono verificate innanzitutto in sede di lezione, nel rapporto docente-studente (ricevimento e tutoraggio), nelle attività seminariali e di laboratorio.
Verifiche fondamentali si hanno inoltre nel corso degli esami di profitto e soprattutto in occasione dell'esame di laurea: questa verifica finale serve per dimostrare le abilità acquisite e le capacità di esprimere in modo articolato, con un testo scritto e con una esposizione orale, i risultati del percorso formativo individuale.
Capacità di apprendimento.
Il corso di studi magistrale dovrà fornire allo studente gli strumenti per orientarsi nella complessa realtà bibliografica relativa al mondo antico che richiede: un'analisi specifica delle fonti bibliografiche (riviste, monografie, studi d'insieme, repertori di fonti epigrafiche, iconografiche, storiche e cartografiche); una solida formazione linguistica; la capacità di poter raggiungere le informazioni di base attraverso la padronanza dei principali studi sul mondo antico; un continuo aggiornamento relativo a database e strumenti per il reperimento di informazioni avanzate online. Attraverso le numerose attività di didattica integrativa e le attività di tirocinio formativo, il laureato svilupperà una spiccata capacità di studiare ulteriormente in modo autodiretto: ciò permetterà l'acquisizione di quelle capacità di autonomia necessarie per l'ingresso nel mondo del lavoro o che consentano la prosecuzione del curriculum formativo con Master di II livello in Beni Culturali, Scuole di Specializzazione, Dottorati di ricerca e, successivamente, con il conferimento di Assegni di ricerca o di contratti con il mondo universitario e/o con altri Enti preposti ai Beni Culturali.
Le capacità di apprendimento sono verificate in diverse occasioni: nel corso delle lezioni, nei momenti di incontro tra studenti e docenti (ricevimento, attività di tutorato), nelle attività pratiche e di tirocinio, nelle prove in itinere se previste, nelle attività seminariali, in occasione degli esami di profitto. Un’ulteriore verifica, globale, si ha nella stesura dell'elaborato finale e nella sua discussione.
Autonomia di giudizio.
I laureati magistrali dovranno, forti della loro conoscenza delle fonti documentali, porsi di fronte alle correnti ed ai filoni di studio in maniera consapevole e autonoma, mostrando indipendenza di giudizio ed originalità nell'approccio alle problematiche. Essi dovranno essere inoltre consapevoli del quadro storiografico entro cui si siano andate costituendo le varie correnti critiche. Ai laureati in Archeologia verranno offerti gli strumenti per acquisire una conoscenza del patrimonio archeologico mediterraneo ed europeo che consenta di avere la consapevolezza dell'importanza dell'archeologia della Sardegna. Sarà dotato di strumenti bibliografici e di esperienza sul campo per inserire la propria ricerca nel quadro più ampio dell'Italia e del Mediterraneo. Questi strumenti saranno acquisiti attraverso lezioni, partecipazione a seminari e convegni, ad attività di ricerca congiunte con altre Università italiane e straniere. I laureati potranno così integrare e accrescere progressivamente le loro conoscenze e formulare giudizi autonomi anche in relazione agli aspetti etici del proprio campo di studi.
L'autonomia di giudizio, competenza che viene acquisita gradatamente, viene verificata in maniera costante nel corso delle lezioni, stimolando gli studenti ad intervenire sulle tematiche affrontate e a collegare gli eventi; fondamentali sono inoltre i servizi di ricevimento e di tutoraggio, le attività sul campo e di tirocinio e soprattutto gli esami finali.
Conoscenza e comprensione.
DISCIPLINE DELL'AMBITO STORICO
Conoscenza di aspetti e problematiche di approfondimento riguardo a temi e discipline storiche riferibili a periodi e ambiti differenti: si rivolge quindi particolare attenzione a specifici ambiti geografico-culturali (come il Vicino Oriente), allo studio delle fonti epigrafiche (per l'età romana) e all'importanza delle dinamiche marittimo-commerciali per la storia dell'economia (per l'epoca medievale) 

DISCIPLINE DELL'AMBITO GEOGRAFICO
Conoscenza delle caratteristiche geomorfologiche di un territorio e dei relativi cambiamenti, anche in rapporto all'intervento antropico. In quest'ottica il quadro delle conoscenze prevede altresì l'utilizzo dell'applicazione GIS e di altre tecnologie per i beni culturali in relazione al territorio di riferimento.

DISCIPLINE DELL'AMBITO ARCHEOLOGICO
Conoscenza e comprensione di aspetti e temi di approfondimento delle discipline archeologiche pertinenti a un lungo arco temporale, compreso tra Preistoria ed età postmedievale, e a differenti ambiti culturali e geografici. Il quadro delle conoscenze in ambito archeologico contempla anche discipline di segno metodologico che, rispetto ai vari ambiti cronologico-culturali, offrono utili strumenti diagnostici per l'analisi di paesaggi, comunità, ambiente e tecnologie produttive. Il complesso dei dati archeologici implica la conoscenza di modalità di comunicazione degli stessi, strettamente collegata alle attività di valorizzazione del patrimonio dei beni culturali. 

DISCIPLINE DELL’AMBITO DEMO-ETNO-ANTROPOLOGICO  
Conoscenza avanzata della ricerca antropologica ed etnologica e dell'attuale panorama teorico ed epistemologico delle discipline dell'ambito demo-etno-antropologico; conoscenza e comprensione dei rapporti tra antropologia culturale e archeologia, strettamente connesse da comuni matrici.

DISCIPLINE DELL'AMBITO SCIENTIFICO E TECNICO
Conoscenza dei metodi di prospezione geofisica applicata alla ricerca archeologica; conoscenza di elementi di mineralogia generale e sistematica e degli strumenti di analisi più utilizzati per la caratterizzazione dei materiali lapidei pertinenti a contesti archeologici e architettonici.

DISCIPLINE NELL'AMBITO DELLE FILOLOGIE E LETTERATURE ANTICHE E MEDIEVALI
Conoscenza della lingua latina; conoscenza e comprensione di testi pertinenti alla letteratura latina antica, medievale e umanistica e dei relativi contesti letterari, storici e culturali. Conoscenza e comprensione di aspetti peculiari della cultura letteraria antica.

DISCIPLINE DELL’AMBITO DELLE LINGUE STRANIERE
Buona conoscenza, scritta e orale, di una lingua straniera dell'Unione Europea.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione.
DISCIPLINE DELL'AMBITO STORICO
Capacità di delineare ricostruzioni storiche coerenti, con l'uso di fonti differenziate in rapporto a determinati ambiti geografici-culturali e a tematiche di ordine economico, sociale e politico.

DISCIPLINE DELL'AMBITO GEOGRAFICO
Competenze avanzate nell'analisi di un territorio rispetto alle peculiarità geografiche e geomorfologiche, che devono condurre a un'interpretazione coerente  e a una gestione di tali dati grazie all'utilizzo di sistemi informativi geografici.

DISCIPLINE DELL'AMBITO ARCHEOLOGICO
Capacità di analisi e riflessione critica su temi e problematiche specifici pertinenti ai diversi contesti cronologico-culturali, grazie anche al contributo fondamentale degli approfondimenti in campo metodologico. Padronanza degli strumenti interpretativi utili a collocare i dati acquisiti attraverso le ricerche sul campo nell'ambito di un contesto archeologico coerente. 
Il percorso formativo deve inoltre consentire allo studente di acquisire consapevolezza dell'importanza degli aspetti comunicativi legati all'archeologia e del ruolo professionale che l'archeologo è chiamato a svolgere nella società e nel mondo del lavoro attuale, anche nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile.

DISCIPLINE DELL’AMBITO DEMO-ETNO-ANTROPOLOGICO  
Capacità di affrontare analisi e letture di carattere antropologico ed etnologico alla luce del dibattito attuale attraverso le competenze metodologiche acquisite e di rapportarle a diversi quadri storici di riferimento.

DISCIPLINE DELL'AMBITO SCIENTIFICO E TECNICO
Capacità d'individuare i metodi di analisi geofisiche adeguati alla ricerca archeologica di un determinato contesto, in rapporto alle sue caratteristiche fisiche e geologiche. Capacità di selezionare gli strumenti utili alla caratterizzazione litologica dei materiali da costruzione, anche in funzione di interventi di conservazione e restauro.

DISCIPLINE NELL'AMBITO DELLE FILOLOGIE E LETTERATURE ANTICHE E MEDIEVALI
Capacità di misurarsi con l'analisi critica di testi letterari antichi, anche di carattere agiografico, e di ambito medievale e umanistico, in relazione ai contesti culturali e storici di riferimento, e di condurre una corretta esegesi delle fonti.

DISCIPLINE DELL’AMBITO DELLE LINGUE STRANIERE
Buona capacità nella comprensione di testi e nella comunicazione orale di contenuti in una lingua straniera dell'Unione Europea: lo studente è in grado di esprimersi in modo più autonomo, di misurarsi con una maggiore varietà di argomenti e di utilizzare diversi registri linguistici e formali, nonché di acquisire un linguaggio tecnico.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
ITALIANO
Competenze associate alla funzione.
Archeologo
Gli archeologici nel contesto lavorativo potranno applicare: le abilità maturate attraverso l'approfondimento delle metodologie della ricerca archeologica e attraverso la partecipazione attiva ad indagini di scavo; le conoscenze specialistiche e le competenze acquisite nelle discipline storiche e archeologiche; le capacità di condurre un'estesa ricerca e la corretta esegesi delle fonti documentarie; la padronanza delle principali tecnologie informatiche e di quelle specificatamente applicate ai Beni Culturali, in particolare per la gestione ed elaborazione dei dati (GIS, database etc.), per l'archeologia virtuale e la post-elaborazione digitale delle immagini; le competenze di tipo legislativo e amministrativo in relazione alla normativa del settore; le capacità di coordinamento e le conoscenze approfondite nell'uso di strumenti e attrezzature specifiche (laser scanner, stazioni totali/livelli ottici, GPS differenziale etc.); la padronanza dei processi cognitivi e delle conoscenze necessarie alla corretta interpretazione dei risultati. Nei rapporti con le Istituzioni e nel lavoro all'esterno dei cantieri di scavo, verranno altresì applicate le competenze di tipo museografico e museologico, le capacità e le competenze comunicative e linguistiche.

Ricercatore
Nello specifico ambito della ricerca scientifica, gli archeologici potranno applicare le abilità maturate attraverso l'approfondimento delle metodologie della ricerca archeologica e attraverso la partecipazione attiva alle indagini di scavo; le conoscenze e le competenze acquisite nelle discipline storiche e archeologiche e le capacità di condurre un'estesa ricerca e la corretta esegesi delle fonti documentarie; la padronanza delle tecnologie informatiche di base e di quelle specificatamente applicate ai Beni Culturali, in particolare per la gestione ed elaborazione dei dati (GIS, database etc.) e per l'archeologia virtuale e la post-elaborazione digitale delle immagini; le competenze di tipo legislativo e amministrativo di base e in relazione alla normativa del settore; le capacità di coordinamento e le conoscenze nell'uso di strumenti e attrezzature specifiche (laser scanner, stazioni totali/livelli ottici, GPS differenziale etc.); la padronanza delle metodologie di acquisizione dei dati, nonché dei processi cognitivi e delle conoscenze necessarie alla corretta interpretazione dei risultati. Potranno altresì essere richieste specifiche competenze nell'ambito della museografia e della museologia e particolari abilità di tipo comunicativo per la stesura di testi specialistici, anche in lingua straniera.

Coordinatore di attività museali
I laureati applicheranno le conoscenze e le competenze acquisite per fornire un valido supporto a tutte le attività scientifico-divulgative-gestionali dei Musei e dei luoghi della cultura, avendo la possibilità di esprimere il proprio potenziale professionale attraverso il bagaglio di esperienze maturate durante il percorso formativo che, attraverso le numerose attività di didattica integrativa e di tirocinio formativo, consente di: sperimentare forme di collaborazione continuativa in gruppi di lavoro differenziati, applicare le conoscenze per la stesura di testi sintetici, effettuare ricerche bibliografiche, elaborare schede di catalogo, digitalizzare diverse tipologie di documentazione, utilizzare i principali dispositivi digitali e le principali piattaforme internet. Nei rapporti con le Istituzioni verranno altresì applicate le competenze di tipo museografico e museologico, le capacità e le competenze comunicative e linguistiche funzionali ad attività organizzative, espositive, di didattica e di accoglienza nei Musei, parchi e aree archeologiche. Il contesto di lavoro consentirà ai laureati in Archeologia di applicare le competenze argomentative e le abilità linguistico-discorsive maturate durante il percorso formativo. Potranno inoltre essere applicate le capacità di interrelazione e coordinamento dei gruppi di lavoro.
Funzione in contesto di lavoro.
Archeologo
La figura dell'archeologo responsabile nei cantieri archeologici curerà il coordinamento di gruppi di lavoro sia durante le attività di indagine stratigrafica sul terreno sia durante le fasi di elaborazione e interpretazione delle informazioni, attraverso le operazioni di inventariazione, documentazione grafica e fotografica e la stesura di relazioni e schede dettagliate sulle attività di cantiere e sui reperti rinvenuti nel corso delle indagini. Oltre all'applicazione sul campo, gli archeologi avranno la funzione di esperti per le consulenze di ambito archeologico e le connesse attività presso Enti e Istituzioni, nonché la responsabilità e il coordinamento delle iniziative all'interno di Musei, parchi e aree archeologiche.

Ricercatore
I laureati in Archeologia potranno esercitare attività di ricerca e di coordinamento presso Università ed Enti di ricerca. La laurea magistrale consentirà di partecipare a selezioni su progetti specifici diretti da soggetti impegnati nelle indagini scientifiche di ambito archeologico. L'archeologo curerà il coordinamento di gruppi di lavoro sia durante le attività di indagine stratigrafica sul terreno sia durante le fasi di elaborazione e interpretazione delle informazioni, attraverso le operazioni di inventariazione, documentazione grafica e fotografica e la stesura di relazioni e schede dettagliate sulle attività di cantiere e sui reperti rinvenuti nel corso delle indagini.

Coordinatore di attività museali
I laureati potranno svolgere funzioni di assistenza didattica e organizzativa presso musei di varia tipologia, collaborando nell'articolazione degli allestimenti museali, nella realizzazione di mostre, nella redazione di testi e pannelli scientifico-divulgativi e didascalie, nelle campagne di promozione e divulgazione nei social media e nell'assistenza alle attività didattiche e ad altro genere di iniziative destinate al pubblico. Le funzioni di supporto nell'ambito della gestione di Musei, Pinacoteche, Antiquaria, Fondazioni e altri Istituti della cultura, potrà altresì concretizzarsi nei lavori di schedatura informatizzata e riordino documentario e nel supporto di tutte le attività progettuali che necessitano di conoscenze adeguate nello specifico contesto di intervento.
Descrizione obiettivi formativi specifici.
I laureati nel Corso di Laurea in Archeologia:
- acquisiscono conoscenze specialistiche negli ambiti dei Beni Culturali e della Filologia, Letterature e Storie dell'Antichità relativamente a tematiche inerenti il mondo antico nei suoi risvolti filologico-letterari, storico-epigrafici, storico-geografici, artistici, archeologici e concernenti ogni espressione della vita materiale con il supporto dei più avanzati strumenti di analisi; dovranno essere in grado di utilizzare tutte le fonti necessarie per lo studio di processi storici e di contesti archeologici; dei contesti spaziali, geografici ed ambientali del mondo antico.
I laureati dovranno inoltre acquisire un'ottima padronanza della lingua italiana, con relativa conoscenza dei lessici disciplinari; per i curricula classici sarà inoltre indispensabile la conoscenza delle lingue antiche; tutti dovranno essere in grado di utilizzare fluentemente in forma scritta ed orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, anche in riferimento a lessici specialistici (Liv. B2 CEFR).
I laureati dovranno acquisire una conoscenza adeguata degli strumenti telematici ed informatici per affrontare la ricerca e per diffondere contenuti scientifici.
I laureati nella Classe LM-2 Archeologia acquisiranno tramite percorsi disegnati secondo uno schema cronologico e culturale conoscenze specialistiche nei diversi ambiti. Si punterà ad una conoscenza approfondita delle problematiche storiche, archeologiche e tecnologiche, sia dal punto di vista dei contenuti, sia da quello dei metodi di studio.

- I laureati dovranno essere capaci di utilizzare le conoscenze acquisite, nonché di elaborare e realizzare progetti di ricerca nei campi di loro competenza e di potersi confrontare con colleghi stranieri, grazie anche alle esperienze offerte presso Università dell'Unione Europea, nel quadro del progetto Socrates-Erasmus, grazie ad esperienze didattiche alternative come le summer schools.

- Saranno in grado di sviluppare, in autonomia di ricerca, soluzioni a problemi archeologici e storici che si potranno loro presentare, anche in relazione a tematiche nuove e in contesti interdisciplinari.

- Il corso di laurea Magistrale si propone di formare figure competenti nella divulgazione dei relativi contenuti scientifici nell'ambito della ricerca e nelle strutture preposte alla tutela, gestione, valorizzazione e fruizione dei beni archeologici.

- i laureati sviluppano capacità di studiare e apprendere le varie tematiche in maniera autonoma e con il ricorso ai principali strumenti di apprendimento.

Per acquisire dette competenze il laureato compie un percorso formativo che comprende il superamento di esami dopo la frequenza (non obbligatoria) di lezioni frontali. A completamento del percorso formativo si devono frequentare obbligatoriamente attività pratiche di tirocinio presso enti e istituzioni del settore (Soprintendenze, musei, parchi archeologici e centri di ricerca) e attività di scavo e ricognizione archeologica dirette da docenti del corso in collaborazione con i suddetti enti. Per lo svolgimento di tale attività si intendono confermare le convenzioni già attive, che sono alla base di un costante rapporto tra Università e parti interessate del mondo del lavoro.