Il fondo

Progettato sin dal 2005, da un'idea di Maria Corti e Nicola Tanda, nel marzo 2008 è stato formalmente istituito presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari un Archivio letterario degli scrittori sardi moderni e contemporanei, contrassegnato dall'acronimo FASS (Fondo Autografi Scrittori Sardi). Il FASS nasce all'interno del progetto finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna "Creazione di un Fondo Autografi Scrittori Sardi" (L.R. 7/2007 bando 2008) e rientra anche in un più ampio progetto di ricerca ministeriale (FIRB 2006 - "A.Le.N.I.": Archivi Letterari del Novecento Italiano), che prevede la costruzione di una rete di archivi letterari ad opera di cinque Unità di Ricerca (oltre a Sassari vi partecipano le Università di Pavia, Firenze, Roma e Napoli). Di entrambi i progetti il responsabile scientifico è il prof. Aldo Maria Morace, che è anche Presidente del FASS. Direttore del FASS è il prof. Marco Manotta.
Il FASS è nato con il proposito di costituire un archivio che conservi in cartaceo e/o in digitale autografi e documenti relativi agli scrittori sardi dei secoli XIX e XX, mettendoli a disposizione degli studiosi, per consentire uno studio filologicamente esaustivo ed ovviare alla dispersione di un materiale di incalcolabile ricchezza. È inoltre prevista la messa on line degli archivi periferici, apportando così un notevole accrescimento del loro potenziale fruitivo.
In questa prima fase l'attività del FASS è quella del reperimento e dell'acquisizione di materiale autografo per consentirne l'inventariazione e la digitalizzazione, al fine di conservare, censire, catalogare e indicizzare il materiale manoscritto prodotto da letterati sardi. La fase successiva, attraverso un percorso al tempo stesso policentrico e centralizzato, improntato alle stesse metodiche e agli stessi protocolli di classificazione e consultazione degli altri centri, prevede la realizzazione di un data-base informatico strutturato e quindi la riproduzione digitale dei materiali autografi in un formato facilmente utilizzabile in video, per incentivarne la fruizione telematica. Elemento che caratterizza il FASS è la tutela sia dei diritti d'autore, sia di quelli relativi alla proprietà di ciò che è stato depositato o digitalizzato presso l'archivio, secondo quanto già realizzato negli archivi di Pavia e di Firenze.
Nel gennaio 2010 è stato istituito (su richiesta avanzata dalla Facoltà di Lettere e Filosofia, dal Dipartimento di Teorie e Ricerche dei Sistemi Culturali, dalla Scuola di Dottorato in Scienze dei Sistemi Culturali, dal Dipartimento di Storia e dal Dipartimento di Scienze dei Linguaggi della Facoltà di Lingue e Letterature) un "Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Tradizione Manoscritta di Autori Sardi Moderni e Contemporanei" (TRA.MAN.A.SAR.). Il TRA.MAN.A.SAR., che in seguito ha mutato la sigla in TRA.M.A.S., costituisce un organo sovradipartimentale teso a sviluppare una virtuosa sinergia tra personalità scientifiche e competenze operative utili alla promozione e alla gestione del FASS, perseguendo finalità quali la custodia, la cura scientifica e l'incremento del fondo nonché l'organizzazione di convegni di studi, seminari, momenti di divulgazione della cultura letteraria e la promozione di pubblicazioni di opere inedite ovvero la definizione di edizioni critiche, attraverso lo studio dei documenti conservati nel fondo.
Dopo una lunga incubazione nella sede provvisoria del Dipartimento di Teorie e Ricerche dei Sistemi Culturali, che è stata utile ad una prima catalogazione del materiale, e terminati alcuni lavori di ristrutturazione della Biblioteca Interfacoltà degli Studi Umanistici, nel marzo 2010 il FASS è stato trasferito all'interno di questa struttura, in una sala appositamente predisposta. Il giorno 26 marzo, in occasione dei quarant'anni dall'attivazione del vecchio Magistero sassarese, è stato ufficialmente inaugurato il Fondo, alla presenza dei rappresentanti istituzionali e accademici e di due ospiti d'eccezione e illustri scrittori: il sassarese Salvatore Mannuzzu e il poeta Corrado Calabrò.
Allo stato attuale il FASS vanta l'acquisizione degli autografi di alcuni importanti scrittori sardi, che sono conservati nella Biblioteca Interfacoltà degli Studi Umanistici, in una sala appositamente predisposta, e gestiti dal Centro Interdipartimentale creato ad hoc. Tra le carte di maggior pregio si trovano quelle di Salvatore Satta (gli autografi del Giorno del giudizio, manoscritto e dattiloscritti, della Veranda e del De Profundis, oltre agli scritti giuridici), nonché il suo vasto epistolario: si tratta di una documentazione molto significativa, che in parte è già stata catalogata e riprodotta in formato digitale e che ha già consentito di realizzare una nuova edizione (Il Maestrale, 2005), con fissazione del testo critico, del capolavoro sattiano. Altra perla dell'archivio è costituita dalle carte di Salvatore Mannuzzu, che l'autore, con grande generosità, ha donato al Fondo. In virtù dello stretto legame tra lo scrittore e l'Ateneo (che nel 2004 gli ha conferito la laurea honoris causa), Mannuzzu ha dato alle stampe alcuni radiodrammi inediti che si conservano nel FASS; ne è venuto fuori un elegante volumetto (dal titolo La polvere d'oro) che è stato presentato durante i festeggiamenti del Quarantennale della Facoltà. Altri autori contemporanei di cui si conservano i preziosi autografi sono Giulio Angioni, Luciano Marrocu e Alberto Capitta. Nei prossimi mesi il Fondo potrà vantare nuove importantissime acquisizioni, sia da parte di molti scrittori sardi contemporanei che hanno già dato la loro disponibilità, sia grazie alla collaborazione di quei soggetti che andranno a costituire i punti della rete archivistica, si pensi all'archivio dell'Università di Cagliari o all'ISRE di Nuoro, con il quale il FASS avvierà una riproduzione digitale dei manoscritti di Grazia Deledda. Sempre sul fronte delle digitalizzazioni è imminente la riproduzione dei fondi di altri importanti scrittori sardi che sono conservati nel Fondo manoscritti della Biblioteca Universitaria di Sassari, tra i quali Grazia Deledda (i manoscritti Il Ritorno del figlio e L'edera), Sebastiano Satta e Salvatore Farina. Un particolare occhio di riguardo sarà per un ambito creativo, solitamente trascurato dagli archivi letterari, ovvero la scrittura cinematografica: nel frattempo, il FASS FASS si fregia di conservare il dattiloscritto del romanzo Squarciò del grande sceneggiatore maddalenino Franco Solinas. E i materiali autografi del regista Enrico Pau. Si registra anche il caso anche di donazioni di autori non sardi, come il cospicuo archivio di Michele Spina (1923-1990), di origini messinesi ma divenuto poi inglese d'adozione. Le carte, che contengono molti inediti, sono state trasferite, tra 2009 e 2010, da Londra a Sassari per volontà della vedova dello scrittore: Emma Spina.
Il FASS, pur essendo ancora giovane, ha già riscosso un generale apprezzamento e sente di avere davanti a sé un compito assai importante da svolgere, nella consapevolezza di costituire per la Sardegna il primo archivio letterario di portata regionale. Con l'aiuto indispensabile di tutti quei soggetti che operano nel campo della letteratura e della cultura in Sardegna, il FASS si candida a diventare un centro di eccellenza nel panorama degli archivi letterari europei.