
Ferdinando Imposimato ospite dell'Università di Sassari
"Un popolo che non conosce la verità è destinato a essere suddito". Ne è profondamente convinto il giudice Ferdinando Imposimato, che ha tenuto incollati alle sedie ieri pomeriggio, nell'aula Lessing di via Roma, decine e decine di studenti dell'Università di Sassari, con una lezione su "Una storia nella storia: la Repubblica delle stragi".
Dalla strage di piazza Fontana alle stragi di via D'Amelio e Brindisi, dalla strategia della tensione alla mafia: in cinquant'anni di lavoro in magistratura, Imposimato ha conosciuto dall'interno i segreti che incombono sulla Repubblica Italiana, ne avvolgono il passato e, in parte, anche il presente. E tutti questi misteri il giudice, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, li ha messi per iscritto in una serie di libri a seguito dei quali - afferma il magistrato - "non ho mai ricevuto smentite".
"Attentato al Papa", "La Repubblica delle stragi impunite", "I 55 giorni che hanno cambiato l'Italia", "Doveva morire", "L'Italia segreta dei sequestri", sono alcuni dei volumi pubblicati da Imposimato negli ultimi anni. Quello che emerge dalle parole del giudice, è che il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro sono il vero spartiacque nella storia italiana, l'avvenimento che determina "il prima" e "il dopo". Di questo caso Imposimato è stato giudice istruttore.
Dopo aver toccato anche il tema della loggia P2 e l'organizzazione Gladio, alla quale il territorio sardo non è stato estraneo, l'ospite ha risposto alle domande del pubblico che hanno spaziato dagli anni di piombo alla recente riforma della giustizia.
Il seminario è stato organizzato dal Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali, dal Corso di dottorato in Lingue, letterature e culture dell'età moderna e contemporanea e la Scuola di dottorato in Scienze dei sistemi culturali.