Info corso

DIpartimento di

ARCHITETTURA, DESIGN E URBANISTICA

Durata corso

2 anni

ALGHERO

Tipologia di accesso

Programmato

Lingua del corso

Italiano

In poche parole

Il corso di laurea magistrale in Architettura costituisce il completamento del percorso di studi che forma la figura dell'Architetto, in grado di operare all’interno dei più diversi processi complessi di progettazione. Il corso prevede l'ampliamento delle competenze maturate nel precedente corso di laurea triennale, favorendo lo sviluppo di competenze specialistiche nel campo del progetto architettonico, urbano e territoriale secondo un approccio interdisciplinare e interscalare, nonché la conoscenza degli aspetti culturali, estetici, etici, ecologici, sociali, gestionali, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, esecutivi, normativi ed economici del progetto.

L’obiettivo chiave del corso di laurea è la formazione di progettisti in grado di confrontarsi con competenza, consapevolezza e autonomia con la complessità dell’ambiente e del patrimonio storico e culturale secondo un approccio incentrato su durabilità e sostenibilità. In particolare, si considera la progettazione del paesaggio naturale e del paesaggio culturale con l'obiettivo di creare dei modelli abitativi individuali e sociali con carattere sostenibile, considerando come imperativa la necessità di utilizzare e recuperare al meglio il patrimonio esistente, senza dover consumare ulteriore territorio. I laureati magistrali sanno sviluppare le proprie competenze tecnico-scientifiche e storico-critiche in contesti nuovi e in situazioni inedite che richiedono la sperimentazione di soluzioni progettuali innovative.

Info corso

Classe:
Classe delle lauree magistrali in Architettura e ingegneria edile-architettura
Crediti:
120
Presidente:
ENRICO CICALÒ
Modalità didattica:
Convenzionale
Frequenza:
Obbligatoria

Il piano degli studi

Requisiti

Titoli obbligatori
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [L2] - Laurea Triennale
  • [L1] - Laurea
  • [LM] - Laurea Magistrale
  • [LS] - Laurea Specialistica
  • [TS] - Titolo straniero

Programma, testi e obiettivi

Status professionale conferito dal titolo.
Profilo generico - Architetto
Il laureato magistrale in Architettura può conseguire l'abilitazione per l'esercizio delle seguenti professioni regolamentate: Architetto, Dottore agronomo e Dottore forestale, Ingegnere civile e ambientale, paesaggista, Pianificatore territoriale.
In seguito al superamento dell'esame all'esercizio della professione trova una sua naturale collocazione nel mondo del lavoro presso uffici tecnici di enti pubblici ed imprese private, in studi di architettura e di ingegneria operanti nel campo della progettazione architettonica o della produzione dei processi e dei manufatti edilizi.
In dettaglio il laureato potrà trovare occupazione presso:
-strutture private di progettazione organizzate anche come società di ingegneria;
-uffici tecnici di enti pubblici integrato nei ruoli di progettazione e gestione del processo di affidamento dei lavori che competono alla stazione appaltante con ruoli di primaria importanza scientifica e disciplinare;
-uffici tecnici di enti pubblici integrato nei ruoli funzionario addetto di istruzione dei processi legati in vario modo al controllo del territorio dal punto di vista dell'attività edilizia in senso generale con ruoli di primaria importanza scientifica e disciplinare;
-società private legate alla produzione e commercializzazione dei prodotti edilizi, dei manufatti e dei servizi connessi.
-strutture di formazione professionale e scolastica a vari livelli e sia di natura privata che pubblica;
-enti pubblici di varia natura in ruoli non immediatamente legati al profilo della laurea ma al livello del titolo di studio quale requisito di accesso.
Caratteristiche prova finale.
La prova finale consiste nella consegna di un portfolio sulle attività svolte nel corso di laurea e nella discussione in seduta pubblica di un elaborato finale, redatto con la guida di un docente referente, nella forma di elaborazione grafico-progettuale e/o saggio monografico, che potrà essere redatto anche in lingua inglese. Potranno essere utilizzate presentazione video e modelli esplicativi a corredo delle elaborazioni grafiche.

I CFU previsti per la prova finale sono 9.
I punti attribuiti complessivamente alla prova finale sono 9 di cui
- 6 per la discussione dell'elaborato finale
- 3 per la mobilità internazionale.
Conoscenze richieste per l'accesso.
I candidati che facciano richiesta di accesso al Corso di Laurea Magistrale devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) superamento del test di ammissione al numero chiuso programmato nazionale;
b) possesso della Laurea in classe L17 o conseguimento dei crediti minimi indicati nella classe L 17 per ogni ambito disciplinare.
Secondo le modalità indicate nel Regolamento didattico del Corso di Laurea è inoltre è prevista una verifica della personale preparazione del candidato sulla base del curriculum degli studi precedenti, del portfolio e di un colloquio o test.
Tale verifica darà luogo ad una graduatoria per l'ammissione al Corso.
La valutazione dei curricula di studio svolti all'estero verrà effettuata sulla base di corrispondenze tra i contenuti dei corsi e i Settori scientifico-disciplinari. Eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale.
Obiettivi formativi specifici.
Obiettivo formativo specifico del Corso di Laurea Magistrale in Architettura è la formazione nel campo del progetto architettonico ed urbano a tutte le scale, intesa come un'attività integrata basata su uno sfondo teorico interdisciplinare e olistico, che si concretizza con l'attenzione ai temi della materialità, dello spazio aperto e dello spazio pubblico, della costruzione sostenibile e dell'attenzione ai contesti storici urbani e territoriali.

Il Corso di laurea nel suo complesso è organizzato con una concezione innovativa che si basa sostanzialmente sui seguenti aspetti:
- 'imparare facendo': non solo tutte le nozioni teoriche acquisite vengono sistematicamente verificate rispetto alla realtà, ma il confronto stesso con condizioni reali diventa ulteriore argomento per sviluppare ragionamenti critici;
- strutturazione dei piani di studio orientata al progetto che consente di applicare direttamente quanto appreso nelle sezioni teoriche dei corsi; si acquisisce così la capacità di trasformare i concetti appresi in elaborati, e ci si abitua ai ritmi e alle scadenze imposte dall'attività professionale;
- una formazione pluralistica realizzata sia attraverso la cooperazione di diverse discipline su ogni singolo progetto, sia attraverso l'insegnamento di docenti provenienti da scuole diverse, italiane ed estere;
- la scansione dei laboratori tematici, generalmente due in una annulaità, fa seguito ai mutati ritmi di apprendimento;
- l'apprendimento delle lingue durante il lavoro, anche attraverso blocchi didattici in cui l'insegnamento si svolge in lingua inglese, per sviluppare oltre alla conoscenza della lingua quella del lessico disciplinare specifico;
- una forte apertura alla dimensione europea data sia dall'organizzazione della didattica, sia dall'ampio ricorso a programmi Erasmus, sia all'inclusione del corso in accordi internazionali per la formazione di uno spazio europeo dell'apprendimento che prevedano l'attribuzione di titoli doppi o congiunti;
- un ottimale rapporto tra il numero di docenti e il numero degli studenti, che permette agli allievi di essere seguiti costantemente durante le ore di lezione e di laboratorio;
- un uso ampio e creativo delle nuove tecnologie sia come ambiente di studio e di lavoro, sia come apprendimento ed utilizzo di nuovi strumenti professionali.
Quest'organizzazione dei corsi di laurea nasce da un'attenta analisi e da un'approfondita valutazione delle principali esperienze internazionali in relazione all'evoluzione delle discipline, delle modalità di apprendimento e delle attività professionali.
Ogni anno è suddiviso in semestri, nei quali sono distribuiti i crediti formativi universitari (CFU).
L'attività formativa, secondo le norme del Regolamento didattico di Ateneo e del Regolamento del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica si articola in:
- Laboratori didattici progettuali
- corsi monodisciplinari
- attività a scelta dello studente e tirocini
- attività di orientamento alle professioni
- prova finale
I laboratori didattici semestrali sono coordinati e didatticamente concatenati tra loro; sono caratterizzati da un tema progettuale complesso, che richiede allo studente di servirsi di tutte le conoscenze disciplinari possedute e di farle convergere verso l'obiettivo della soluzione di problemi, dell'effettuazione di analisi e della giustificazione delle scelte.
In ogni laboratorio e per ogni disciplina sono svolte attività di lezione frontale, esercitazioni e laboratori progettuali integrati con docenti e tutores. Nel corso di tutto l'anno accademico si svolgono inoltre le lezioni dei corsi a sviluppo prolungato e dei corsi monodisciplinari.
Un uso diffuso delle nuove tecnologie caratterizza i programmi del piano di studi, creando un ambiente di studio e di lavoro creativo e permettendo l'apprendimento e l'utilizzo di nuovi strumenti professionali.
Il calendario degli esami si articola in tre sessioni: febbraio, luglio e settembre (per i laboratori di progettazione l'esame è previsto a fine laboratorio).
Titolo di studio rilasciato.
Laurea Magistrale in ARCHITETTURA
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione
Gli studenti che ricevono la laurea magistrale devono aver dimostrato di possedere una conoscenza approfondita e analitica di tutte le discipline coinvolte nel percorso formativo. I dottori magistrali, utilizzando le fondamenta delle competenze costruite nel primo ciclo, devono mostrare di sapersi spingere in ciascun campo disciplinare oltre una visione di base, e verso una costruzione della conoscenza personale, flessibile, dinamica, adattabile alle molteplici situazioni. In particolare, i dottori magistrali devono essere in grado di affrontare temi conoscitivi con una sicurezza e una capacità di orientamento che vada al di là del confinamento disciplinare e della trattazione manualistica, sapendo gestire con perizia la complessità della interdisciplinarità del pensiero e la profondità della ricerca.
Occorre che essi:
- sappiano prendere in carico le variabili circostanziali e contestuali, e che il progetto architettonico abbia uno spessore storico, sociologico e filosofico sempre di alta qualità e di grande forza di retroazione sulle azioni e sulle giustificazioni;
- comprendano immediatamente la natura delle questioni scientifiche e tecniche poste dall'impegno progettuale concreto, e sappiano impostarne lo studio con criteri corretti e la capacità di rendere tali momenti occasioni di ricerca teorica;
- non guardino all'oggetto architettonico come isolato dal suo ambiente, dal suo territorio, dalla storia e dalla complessità del contesto;
- sappiano arricchire ciascuna incursione nell'approfondimento analitico di un tema disciplinare attraverso la convocazione cognitiva delle risorse derivanti dagli altri saperi;
- siano capaci di estrarre dagli stili e dalle esperienze progettuali gli schemi logici e non rigidi di impostazione e interazione con i problemi;
- siano in grado di vedere al disegno e alla progettazione architettonica come un'occasione di conoscenza della realtà.

Gli strumenti di valutazione dei risultati consistono nelle prove d'esame scritte e orali, nelle attività progettuali e nella loro discussione critica da parte della classe guidata dai docenti, nel giudizio di docenti e tutores sull'operato dello studente nei laboratori di progetto, nelle eventuali attività professionali e di torocinio, nel laboratorio di tesi magistrale. Particolare attenzione sarà impiegata da tutores e docenti nel monitorare la capacità dello studente di gestire nel modo migliore la dialettica individuo/gruppo, in particolare per quanto riguarda la cura dell'interdisciplinarità, della profondità di analisi e della necessità di una visione sinottica.
 II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I dottori magistrali possiedono una poliedrica abilità nell'applicare le proprie conoscenze a situazioni nuove e inedite – abilità non rispondente a regole rigide e prefissate né d'altra parte intuitiva o istintiva, bensì rispondente a una metodologia esplorativa che è parte integrante del progetto di conoscenza del Corso di Studi.
Essi rivelano di sapere integrare ed arricchire ogni applicazione di conoscenza attraverso una presa in carico responsabile delle dimensioni sociali, psicologiche, culturali, epistemologiche ed etiche, debitamente sviluppate per ciò che concerne l'analisi, e debitamente integrate per ciò che attiene alla costruzione e alla gestione della complessità.
Sanno sviluppare le proprie competenze tecnico-scientifiche e storico-critiche in contesti nuovi o innovativi, in situazioni mai affrontate prima, in condizioni di parziale o vaga conoscenza dell'informazione rilevante.
Sono in grado di rimodulare le proprie esperienze in funzione delle specificità che contraddistinguono le nuove sfide; sono consapevoli che l'analisi preliminare al progetto non può fornire una comprensione totale della realtà né può suggerire univocamente in quale direzione del possibile compiere le proprie scelte; hanno una visione olistica e al contempo profonda dei problemi, e sanno specificarli e ampliarne il quadro con strumenti che sono adeguati a quelli utilizzati nella ricerca più avanzata delle varie discipline.

In aggiunta agli strumenti menzionati in relazione al precedente indicatore "Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)", i laboratori progettuali e di tesi sono qui centrali per la verifica della sussistenza di capacità di comprensione e di applicazione delle conoscenze negli studenti da parte dei docenti. La messa in opera delle capacità acquisite in situazioni concrete di progetto coordinato da docenti strutturati, da visiting professors e da esperti e professionisti internazionali costituirà un momento ulteriore di verifica.
 III - Autonomia di giudizio
I dottori magistrali usano il progetto architettonico non come mero strumento di risoluzione di problemi, ma anche come strumento di conoscenza e di esplorazione della realtà; sanno disporre le proprie capacità critiche, e in genere l'intero spessore culturale del proprio percorso universitario, al servizio del proprio approccio al progetto architettonico. In tal modo, i dottori magistrali sono dotati di una capacità di giudizio matura e aperta, e attraverso l'analisi empirica, la gestione delle conoscenze e la sintesi progettuale sono in grado di formulare valutazioni e scelte autonome. Tale autonomia va intesa sia come abilità responsabile nel reclutamento dei concetti e dei ragionamenti in funzione di un obiettivo, sia come capacità di strutturare percorsi logicamente comprensibili e metodologicamente ancorati a pratiche condivise. Tali risultati sono ottenuti mediante:
- laboratori di progetto in cui l'autonomia di scelta e di giudizio, benché impostata in lavori di gruppo e di condivisione della responsabilità, è favorita;
- discussioni critiche in cui gli studenti sono invitati a confrontarsi in maniera individuale con situazioni difficili e tipiche della realtà professionale;
- costante invito didattico alla formulazione dei giudizi e al loro supporto logico.

Oltre agli strumenti indicati nei descrittori precedenti, sarà attentamente valutata – nelle prove scritte e orali, nelle discussioni e nel procedere delle attività progettuali – la capacità degli studenti di supportare le proprie preferenze e le proprie scelte con l'argomentazione razionale e le premesse desunte dalle varie discipline. L'autonomia di giudizio sarà anche riscontrata nella capacità individuale di creare una dialettica ottimale fra singolo e gruppo di lavoro, in cui la specializzazione non ceda alla visione globale e dove la tendenza inerziale del gruppo sia ostacolata e diretta dalla intenzionalità progettuale ben motivata. Il giudizio dei tutores e degli esperti che dirigeranno workshop e attività didattiche particolari sarà in questo rispetto tanto importante quanto quello dei docenti.
 IV - Abilità comunicative
I dottori magistrali sono in grado di comunicare le proprie scelte progettuali a pubblici diversi, modulando la comunicazione in funzione dei diversi destinatari e obiettivi, la sensibilità nella valutazione e nell'orchestrazione del discorso grafico e verbale deve essere massima nei riguardi delle argomentazioni adducibili a sostegno o in opposizione alle varie tesi coinvolte; in particolare, a una sicura capacità di individuare punti deboli e punti di forza di qualsiasi scelta progettuale corrisponde una adeguata perizia nell'individuare le migliori ragioni atte a giustificare, a difendere, a rendere conto delle proprie azioni.
Nei laboratori e nei corsi, si coltiva espressamente l'insieme delle abilità descritte; nelle esperienze pratiche e in contesti di intensa internazionalizzazione viene ricercato l'affinamento di queste stesse capacità in altre lingue oltre che in italiano, in modo che le barriere linguistiche possano essere superate da una permeabilità transilinguistica delle capacità comunicative acquisite.

Una attenzione particolare verrà posta da docenti e tutores nel valutare la capacità degli studenti di argomentare razionalmente a sostegno (ma anche all'occorrenza a sfavore, prefigurando le possibili critiche) delle proprie scelte progettuali. Nelle discussioni in classe verrà valutata positivamente la abilità nel dissociare la propria opinione dalla propria disponibilità a rintracciare le argomentazioni a favore di altre posizioni. La chiarezza espositiva e l'adeguatezza concettuale verranno tenute in gran conto nell'espletamento delle varie prove d'esame e nella presentazione della dissertazione.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
ITALIANO
 V - Capacità di apprendimento
I dottori magistrali sono dotati di capacità di apprendimento ampie e rapide, in modo da non avere difficoltà a dirigersi autonomamente verso campi di studio e di ricerca specifici e non affrontati in precedenza. Essi hanno capacità di ricerca che li mettono in grado di affrontare qualunque questione con intensità e qualità, e mettono agevolmente le stesse esperienze progettuali al servizio di una costante crescita culturale.

Oltre agli strumenti indicati in relazione ai descrittori precedenti, lo strumento principe per la valutazione della capacità d'apprendimento sarà costituito dall'elemento didattico del laboratorio di progetto, in cui tutores e docenti sorveglieranno che gli studenti sappiano far interagire in maniera ricca e complessa conoscenze teoriche e capacità progettuali, e che queste ultime si sviluppino insieme una maggiore capacità di ricerca, di apprendimento dai propri errori e dalle proprie esitazioni, di capacità di far fronte alla complessità con le risorse della ricerca delle pertinenze.
Competenze associate alla funzione.
Profilo generico - Architetto
Il laureato magistrale in Architettura sarà in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell'architettura e dell'ingegneria edile, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnicocostruttivi, gestionali, economici con attenzione critica ai temi della sostenibilità ambientale e ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea.
Funzione in contesto di lavoro.
Profilo generico - Architetto
Il laureato sarà in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell'architettura e dell'ingegneria edile, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico–costruttivi, gestionali, economici e ambientali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea. Potrà predisporre progetti di opere e dirigere la realizzazione, coordinando a tal fine altri specialisti e operatori nei campi dell'architettura, dell'ingegneria edile, dell'urbanistica e del restauro architettonico.
In particolare il laureato avrà le seguenti competenze:
-conoscenza degli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio e capacità di identificare e risolvere i problemi dell'architettura e dell'edilizia utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati;
- adeguate conoscenze degli aspetti riguardanti la fattibilità tecnica ed economica, il calcolo dei costi e il processo di produzione e di realizzazione dei manufatti architettonici ed edilizi, nonché gli aspetti connessi alla loro sicurezza;
- capacità di utilizzare le tecniche e gli strumenti della progettazione dei manufatti architettonici ed edili.

Le suddette competenze possono consentirgli autonomia progettuale:
-nella ricerca applicata nel campo dell'architettura e dell'ingegneria civile;
-nella progettazione di edifici e manufatti civili e nei processi ideativi e procedurali connessi;
-nella progettazione di interventi di restauro di beni architettonici anche di carattere complesso;
-nei processi utili per rilevare, rappresentare, progettare, sovrintendere alla costruzione e alla manutenzione dei manufatti e degli impianti d'uso e dei sistemi legati alla sicurezza;
-nella analisi dei prezzi dei processi di architettura e nelle economiche delle opere edilizie.