All'inizio del secondo semestre di un altro anno difficile, sentiamo il dovere di fare il punto sullo stato delle cose e ragionare sui nostri futuri possibili.
Ci auguriamo che le condizioni minime di base per poter proseguire un percorso ormai ben più che decennale siano assicurate: crediamo di averlo meritato.
Se così fosse dobbiamo ripensare la nostra storia e pensare alle prospettive.

Bisogna anche fare la nostra parte, a rafforzare i servizi per la didattica, a dare ulteriore impulso all'internazionalizzazione, a rimodulare l'offerta formativa, a costruire delle relazioni forti con Cagliari nell'ottica di una Scuola di Architettura della Sardegna, dentro il Mediterraneo e aperta al mondo, ad approfondire e organizzare le tematiche di ricerca, ad accrescere le attività di servizio al territorio, ad organizzare azioni concrete per favorire l'inserimento professionale dei laureati.