Lavoro agile - Smart working

L’Università degli Studi di Sassari ha approvato per il triennio 2023-25 il Piano integrato delle attività dell’organizzazione, che include una sezione dedicata al nuovo Piano organizzativo del lavoro agile – POLA. Lo scopo del piano è quello di regolamentare lo svolgimento dell’attività lavorativa da remoto, nel rispetto dell’esigenza di garantire la continuità ed efficienza dei servizi erogati dall’Ateneo.
Al fine di garantire un’adeguata programmazione e parità di accesso al lavoro agile, le istanze presentate dai dipendenti devono essere esaminate dalla figura apicale di riferimento (Dirigente, Responsabile ufficio o Direttore di Dipartimento) entro il 28 febbraio del 2023* compilando entrambi i moduli indicati:
*La domanda può essere presentata anche oltre il termine sopra indicato nel caso in cui si verifichino nuove esigenze da parte del lavoratore, non precedentemente conoscibili.
Quante sono le giornate di lavoro agile a disposizione del dipendente?
La richiesta di lavoro agile avrà durata coincidente con l’anno solare, salvo che il dipendente chieda la fruizione per periodo inferiore. Le giornate di lavoro agile, non superiori a 8 giorni al mese, individuate per l’intero periodo in accordo tra il dipendente in lavoro agile e il proprio responsabile, possono essere modificate per esigenze di servizio, non sono differibili né cumulabili.
Nell’individuazione delle giornate da inserire nell’accordo o ove sia necessario garantire una rotazione dei dipendenti svolgenti attività lavorativa in modalità agile, i responsabili della struttura tengono in debita considerazione esigenze connesse alla necessità di conciliare l’attività lavorativa e la vita privata per i genitori e i prestatori di assistenza, nonché di conseguire la condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e la parità di genere in ambito lavorativo e familiare.
Da dove posso svolgere la mia attività di lavoro agile?
Il luogo di svolgimento dell’attività in lavoro agile è individuato discrezionalmente dal singolo dipendente, nel rispetto della salute e della sicurezza sul luogo indicato.
Con quali strumenti svolgerò la mia attivtà?
La strumentazione per svolgere l’attività in modalità agile è, di norma, di proprietà del dipendente ma, nel caso si rendesse necessario, potrà anche essere assegnata in comodato d’uso dall’Ateneo.
Qual è l’iter di presentazione della domanda?
l fine di garantire un’adeguata programmazione e parità di accesso al lavoro agile, le istanze devono essere esaminate dalla figura apicale di riferimento (Dirigente, Responsabile ufficio o Direttore di Dipartimento) entro il 28 febbraio del 2023.
Il responsabile della struttura valuta e verifica i contenuti del Piano (PILA) proposto dal dipendente, acquisisce la dichiarazione con la quale il dipendente si impegna a mettere a disposizione, per lo svolgimento dell’attività in modalità da remoto, la propria dotazione informatica, e ne dà atto nell’accordo individuale.
Concluse positivamente le valutazioni e le verifiche sopra indicate, previa condivisione con il Dirigente di Area/Direttore di Dipartimento/Direttore generale dei contenuti proposti e delle modalità e tempi di erogazione della prestazione in modalità agile, il responsabile della struttura predispone, d’intesa con il dipendente, l’Accordo individuale che verrà sottoscritto dal dipendente, vistato dal Dirigente di Area o Direttore di Dipartimento e successivamente dalla Direttrice generale, quale datore di lavoro.
L’Accordo sottoscritto dalle parti, contestualmente al PILA, dovrà essere consegnato all’Ufficio Reclutamento, Gestione, Sviluppo e Benessere Organizzativo del PTAB che provvederà alla protocollazione e all’invio alla Funzione pubblica.
L’eventuale diniego di ammissione al lavoro agile deve essere motivato e comunicato al lavoratore richiedente con le stesse forme con le quali il lavoratore ne ha fatto richiesta.